Question Time, chiarimenti sulle azioni messe in atto per contrastare i fenomeni delle dipendenze
L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulle azioni messe in atto per contrastare i fenomeni delle dipendenze....
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L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulle azioni messe in atto per contrastare i fenomeni delle dipendenze.
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Se qualcuno ancora a Bologna non fosse a conoscenza del fatto che il mercato dell'eroina ha avuto una ripresa, basta leggere la lettera allegata in calce anche se in realtà non si può parlare di un ritorno dell’eroina, perché l’eroina non ha mai smesso di essere venduta e consumata in Italia. Il prezzo dell’eroina è molto calato così come è calata l'età di coloro che si approcciano a questo mondo. Sono a chiedere al Signor Sindaco e alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei sapere se l'amministrazione visto l'età sempre più giovane delle persone che si avvicinano in senso generale alle dipendenze, siano di gioco siano di droga eccetera... quali azioni di concerto con SERT, Università o altri enti si vogliono mettere in campo nelle scuole del nostro territorio per cercare di arginare ed informare più possibile i ragazzi dei rischi che corrono".
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"Grazie presidente, confermo che l'interesse non solo dell'assessore, ma anche della Giunta su questo tema è alto e provato da fatti concreti, nel senso che nel corso dello scorso mandato il sistema di investimenti su una progettualità specifica che adesso velocemente dettaglierò, ha fatto si che il Comune di Bologna si sia dotato di una strategia che precedentemente non aveva, o che non aveva certo in questa misura, poi è evidente che parlando di un fenomeno sulle dipendenze vasto e articolato eventuali risorse in più potrebbero consentire ulteriori azioni. Per esempio anche quello dei finanziamenti europei è un contesto sul quale svolgere un approfondimento rafforzato per recuperare risorse a questo fine. Ci tengo anche a segnalare anche che questo impegno del Comune di Bologna sul tema delle dipendenze ha trovato un recente riscontro all'interno della rete italiana "Città sane" della quale sono divenuto vicepresidente nazionale proprio con lo specifico compito si sviluppare un'azione e un coordinamento fra le città della rete per l'area tematica dipendenze.
In particolare il lavoro di questi anni, la strategia a cui appunto facevo riferimento, sul tema della promozione alla salute e della prevenzione di comportamenti a rischio - ovviamente in particolare relazione alle dipendenze - avviene attraverso il progetto "Guida la Notte" da un lato e il servizio "Area 15" in gestione ad Asp Città di Bologna dall'altro. Con entrambi gli interventi siamo già in rete con l'Azienda Sanitaria di Bologna, il Dipartimento delle Cure Primarie, il Dipartimento della Sanità Pubblica e il Sert della nostra città. Siamo anche in contatto con l'Università di Bologna, con l'Ufficio scolastico provinciale oltre che con alcune associazioni del Terzo settore. C'è dunque una strategia condivisa e costruita con gli altri attori della nostra città.
Sotto il profilo scuola stiamo lavorando su oltre 20 istituti scolastici con un target che va dalle scuole secondarie di primo grado a quelle di secondo grado arrivando a contattare oltre 5700 adolescenti e giovanissimi. I progetti attraverso i quali lavoriamo sono: il progetto "Free Zone" che riguarda le scuole secondarie di primo grado con 140 classi coinvolte nell'anno scolastico 2015/2016; il progetto "Paese delle Meraviglie" con 89 classi coinvolte nell'anno scolastico 2015/2016 e il progetto specifico "Beat Project" che prevede interventi serali e notturni anche all'interno dei locali e che ha visto oltre 3000 contatti con i servizi presenti in quei luoghi. In particolare con "Area 15" intercettiamo un ulteriore target di giovani, quello che va dai 18 ai 28 anni - quindi una facia d'età più adulta che gravita in zona universitaria a cui viene offerto un servizio di supporto , consulenza, primo counselling breve su eventuali comportamenti a rischio legati a consumi saltuari che peraltro coinvolge in molti di questi percorsi, nella fase successiva al primo contatto, anche le famiglie quando vi sia la loro disponibilità. "Area 15" ha compreso un progetto particolare con gruppi infoeducativi sul tema dei cannabinoidi con la partecipazione di 127 ragazzi di questo target d'età e la consulenza diretta ad altri 21 utenti, ai quali si aggiungono vari incontri culturali incentrati sul tema delle sostanze e una forte presenza di visitatori e di utenti sul sito dedicato.
Abbiamo inaugurato nel 2016, in collaborazione con il Link, un progetto sperimentale di implementazione dei servizi di prevenzione e valorizzazione della zona in cui è situato il Link, denominato "Factory Lab" ed è prevista una convezione di durata pari a 36 mesi con l'attribuzione gratuita di un immobile del Comune in cambio dell'implementazione dei servizi "Guida la Notte", in particolare della sezione Beat Project e Free Zone. Per la maggior parte della spesa stiamo utilizzando risorse del bilancio del Comune di Bologna e in parte minore risorse oggetto di trasferimento da altri enti, in particolare dalla Regione. Sempre per quanto riguarda il tema delle risorse posso specificare che la sezione "Paese delle Meraviglie" è finanziato con 58.000 euro; la sezione "Free Zone" con 78.000 euro e la sezione "Beat Project" con 120.000 euro, mentre il servizio di "Area 15" è finanziato con 45.882 euro all'anno.
Quindi in tutto questo vi è l'evidenza di una strategia sulle politiche di riduzione del rischio e di prevenzione e a proposito delle collaborazioni e delle sinergie ricordiamo il tavolo permanete con i diversi attori della sanità pubblica sul tema delle sostanze attivo anche per puntualizzare le modalità di intervento per quanto riguarda non solo la prevenzione, ma anche le dipendenze. Infine è nostra intenzione mettere in campo una politica aggiornata e con nuovi strumenti di riduzione del danno, di emersione delle situazioni più complesse, una strategia che non vogliamo sia fatta di nostalgie di strumenti che abbiamo già sperimentato e che non sono a nostro avviso riutilizzabili, ma di strumenti nuovi, anche in un confronto aperto con chi di questi temi si occupa con competenze professionali".
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Se qualcuno ancora a Bologna non fosse a conoscenza del fatto che il mercato dell'eroina ha avuto una ripresa, basta leggere la lettera allegata in calce anche se in realtà non si può parlare di un ritorno dell’eroina, perché l’eroina non ha mai smesso di essere venduta e consumata in Italia. Il prezzo dell’eroina è molto calato così come è calata l'età di coloro che si approcciano a questo mondo. Sono a chiedere al Signor Sindaco e alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei sapere se l'amministrazione visto l'età sempre più giovane delle persone che si avvicinano in senso generale alle dipendenze, siano di gioco siano di droga eccetera... quali azioni di concerto con SERT, Università o altri enti si vogliono mettere in campo nelle scuole del nostro territorio per cercare di arginare ed informare più possibile i ragazzi dei rischi che corrono".
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"Grazie presidente, confermo che l'interesse non solo dell'assessore, ma anche della Giunta su questo tema è alto e provato da fatti concreti, nel senso che nel corso dello scorso mandato il sistema di investimenti su una progettualità specifica che adesso velocemente dettaglierò, ha fatto si che il Comune di Bologna si sia dotato di una strategia che precedentemente non aveva, o che non aveva certo in questa misura, poi è evidente che parlando di un fenomeno sulle dipendenze vasto e articolato eventuali risorse in più potrebbero consentire ulteriori azioni. Per esempio anche quello dei finanziamenti europei è un contesto sul quale svolgere un approfondimento rafforzato per recuperare risorse a questo fine. Ci tengo anche a segnalare anche che questo impegno del Comune di Bologna sul tema delle dipendenze ha trovato un recente riscontro all'interno della rete italiana "Città sane" della quale sono divenuto vicepresidente nazionale proprio con lo specifico compito si sviluppare un'azione e un coordinamento fra le città della rete per l'area tematica dipendenze.
In particolare il lavoro di questi anni, la strategia a cui appunto facevo riferimento, sul tema della promozione alla salute e della prevenzione di comportamenti a rischio - ovviamente in particolare relazione alle dipendenze - avviene attraverso il progetto "Guida la Notte" da un lato e il servizio "Area 15" in gestione ad Asp Città di Bologna dall'altro. Con entrambi gli interventi siamo già in rete con l'Azienda Sanitaria di Bologna, il Dipartimento delle Cure Primarie, il Dipartimento della Sanità Pubblica e il Sert della nostra città. Siamo anche in contatto con l'Università di Bologna, con l'Ufficio scolastico provinciale oltre che con alcune associazioni del Terzo settore. C'è dunque una strategia condivisa e costruita con gli altri attori della nostra città.
Sotto il profilo scuola stiamo lavorando su oltre 20 istituti scolastici con un target che va dalle scuole secondarie di primo grado a quelle di secondo grado arrivando a contattare oltre 5700 adolescenti e giovanissimi. I progetti attraverso i quali lavoriamo sono: il progetto "Free Zone" che riguarda le scuole secondarie di primo grado con 140 classi coinvolte nell'anno scolastico 2015/2016; il progetto "Paese delle Meraviglie" con 89 classi coinvolte nell'anno scolastico 2015/2016 e il progetto specifico "Beat Project" che prevede interventi serali e notturni anche all'interno dei locali e che ha visto oltre 3000 contatti con i servizi presenti in quei luoghi. In particolare con "Area 15" intercettiamo un ulteriore target di giovani, quello che va dai 18 ai 28 anni - quindi una facia d'età più adulta che gravita in zona universitaria a cui viene offerto un servizio di supporto , consulenza, primo counselling breve su eventuali comportamenti a rischio legati a consumi saltuari che peraltro coinvolge in molti di questi percorsi, nella fase successiva al primo contatto, anche le famiglie quando vi sia la loro disponibilità. "Area 15" ha compreso un progetto particolare con gruppi infoeducativi sul tema dei cannabinoidi con la partecipazione di 127 ragazzi di questo target d'età e la consulenza diretta ad altri 21 utenti, ai quali si aggiungono vari incontri culturali incentrati sul tema delle sostanze e una forte presenza di visitatori e di utenti sul sito dedicato.
Abbiamo inaugurato nel 2016, in collaborazione con il Link, un progetto sperimentale di implementazione dei servizi di prevenzione e valorizzazione della zona in cui è situato il Link, denominato "Factory Lab" ed è prevista una convezione di durata pari a 36 mesi con l'attribuzione gratuita di un immobile del Comune in cambio dell'implementazione dei servizi "Guida la Notte", in particolare della sezione Beat Project e Free Zone. Per la maggior parte della spesa stiamo utilizzando risorse del bilancio del Comune di Bologna e in parte minore risorse oggetto di trasferimento da altri enti, in particolare dalla Regione. Sempre per quanto riguarda il tema delle risorse posso specificare che la sezione "Paese delle Meraviglie" è finanziato con 58.000 euro; la sezione "Free Zone" con 78.000 euro e la sezione "Beat Project" con 120.000 euro, mentre il servizio di "Area 15" è finanziato con 45.882 euro all'anno.
Quindi in tutto questo vi è l'evidenza di una strategia sulle politiche di riduzione del rischio e di prevenzione e a proposito delle collaborazioni e delle sinergie ricordiamo il tavolo permanete con i diversi attori della sanità pubblica sul tema delle sostanze attivo anche per puntualizzare le modalità di intervento per quanto riguarda non solo la prevenzione, ma anche le dipendenze. Infine è nostra intenzione mettere in campo una politica aggiornata e con nuovi strumenti di riduzione del danno, di emersione delle situazioni più complesse, una strategia che non vogliamo sia fatta di nostalgie di strumenti che abbiamo già sperimentato e che non sono a nostro avviso riutilizzabili, ma di strumenti nuovi, anche in un confronto aperto con chi di questi temi si occupa con competenze professionali".