Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sull'aumento di iscrizioni alle scuole cittadine

La vicesindaco, con delega alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Francesco sassone (Forza Italia) ed Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) sull'aumento delle iscrizioni alle scuole cittadine.Domanda d...

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La vicesindaco, con delega alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Francesco sassone (Forza Italia) ed Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) sull'aumento delle iscrizioni alle scuole cittadine.

Domanda d'attualità del consigliere Sassone
"Con riferimento alle liste di attesa nelle scuole cittadine, come da articolo di stampa su Il Resto del Carlino, Bologna, 8 febbraio, chiede al Signor Sindaco il proprio pensiero politico in merito. Si chiede poi come l'Amministrazione intenda intervenire per ovviare a tale problema".

Domanda d'attualità della consigliera Foresti
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi al boom di iscrizioni scolastiche nella nostra città che hanno evidenziato una carenza di aule per alcune scuole primarie come quelle presenti nel Quartiere Porto-Saragozza, pone la seguente domanda di attualità:
per avere una valutazione politico - amministrativa sull'argomento;
per sapere come l'Amministrazione abbia intenzione di procedere per risolvere il problema e se sia fattibile mettere a disposizione altri edifici comunali oppure utilizzare appositi container;
per sapere come il Comune intenda risolvere il problema delle richieste in esubero per le prime elementari del Quartiere Porto-Saragozza".

Risposta della vicesindaco Pillati
"Gentili Consiglieri, con riferimento agli articoli di stampa apparsi in questi giorni sui quotidiani, pochi giorni dopo la chiusura delle iscrizioni, ritengo necessario, come già altre volte ho fatto, fare una premessa sui meccanismi che da alcuni anni il MIUR ha introdotto per regolare, non solo a Bologna ma in tutta Italia, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali.
Come voi certamente saprete, con le iscrizioni on line le famiglie devono indicare, come prima scelta, la scuola d’interesse, non necessariamente del proprio terriorio, e poi hanno la possibilità di esprimere una seconda e una terza scelta che non necessariamente devono essere scuole della medesima Istituzione Scolastica della prima.
Tutti gli anni, inevitabilmente, in alcune scuole si vengono a determinare eccedenze di domande, che possono essere gestite attraverso i criteri di precedenza definiti dai rispettivi Consigli di Istituto.
Non solo la variabilità di anno in anno dell'utenza potenziale di un determinato territorio, ma anche le preferenze espresse dai genitori – che possono essere legate al tempo scuola o all'offerta formativa di una data scuola – fanno sì che la distribuzione della domanda non sia aderente alla distribuzione dell'offerta.
E' per questo che, oltre ad esercitare il nostro ruolo di programmazione dell'offerta in via preventiva attraverso un'attenta verifica dell'andamento dell'utenza potenziale e della capienza degli edifici scolastici, da alcuni anni abbiamo attivato un tavolo di coordinamento cittadino con l'Ufficio scolastico regionale e con tutti i dirigenti scolastici per monitorare le iscrizioni alle scuole del primo ciclo. È all'interno di quel tavolo che, alla luce delle iscrizioni raccolte, e non delle ipotesi avanzate prima delle iscrizioni, si valuta verso quali plessi indirizzare le domande in eccesso o dove, se necessario, attivare nuove classi.
L'aumento in questo anno scolastico dell'utenza potenziale nel Quartiere Porto-Saragozza era nota e per questo sono state ipotizzate alcune possibili soluzioni. Per scegliere quali di queste attivare abbiamo la necessità di conoscere informazioni di dettaglio sulle iscrizioni, non solo i numeri esatti, ma anche i territori di provenienza.
Per esempio, in riferimento agli esuberi a cui la stampa ha dato molta enfasi, cioè quelli delle Longhena, che peraltro, lo voglio ricordare, si verificano ogni anno, conoscere da quali zone del Quartiere Porto-Saragozza provengono ci può aiutare a individuare la soluzione da preferirsi.
Per questo oggi il Presidente del Quartiere incontrerà gli Istituti comprensivi di quel territorio, e lunedì si riunirà il tavolo di coordinamento cittadino a cui io stessa, come gli altri anni, parteciperò.
In questo modo potremo avere un quadro puntuale e complessivo della situazione cittadina, compresa la situazione di quel particolare territorio, e insieme individuare le soluzioni.
Di fronte a dinamiche diversificate tra domanda e offerta negli anni scorsi, le soluzioni si sono trovate come già dicevo o in altre scuole dello stesso quartiere o in quartieri limitrofi. Talvolta, infatti, le preferenze dei genitori vanno verso scuole che sono fuori dallo stradario o addirittura fuori dal quartiere. Quindi tutte queste informazioni sono necessarie per capire come affrontare già da ora la situazione per il prossimo anno.
Prenderemo comunque in considerazione gli spazi disponibili all'interno degli edifici esistenti, senza con questo compromettere la loro funzionalità e la loro sicurezza. Gli edifici che ospitano le nostre scuole sono stati spesso costruiti molti anni fa e hanno spazi talvolta molto ampi e facevano riferimento a esigenze didattiche che oggi sono mutate.
Da ultimo, vorrei richiamare la delibera, a cui si è fatto riferimento, che la Giunta ha approvato alcuni mesi fa sulle scuole Longhena e di cui si è parlato proprio in quest'aula. Ricorderete certamente che la quota su cui i residenti del Quartiere potevano contare era, prima, del 50%. Noi in considerazione della riorganizzazione dei Quartieri abbiamo deciso di innalzare quella percentuale all'80%, di poco superiore alla quota di utenti già frequentanti di Porto e Saragozza. Proprio in considerazione, però, del particolare picco di utenza potenziale prevista per il prossimo anno scolastico, abbiamo scelto in realtà di inserire in quell'atto di Giunta non una percentuale esattamente pari all'80% ma abbiamo indicato che 'almeno' l'80% dei posti delle Longhena sia ogni anno disponibile per i bambini residenti nel Quartiere senza indicare un preciso stradario ma ricomprendendo l'intero territorio del Quartiere.
La scuola, proprio in considerazione dell'eccezionale aumento dell'utenza potenziale di cui era a conoscenza, avrebbe potuto dare la precedenza, anche solo il prossimo anno scolastico, ai bambini del Quartiere. Il Consiglio di Istituto però, nella sua autonomia, ha deliberato che solo l'80% dei posti fosse riservato ai bambini del quartiere Porto-Saragozza. Non è la delibera di Giunta, il problema: la delibera avrebbe potuto in qualche modo rappresentare una soluzione. Se avessimo lasciato le cose così com'erano, e cioè che solo metà dei posti di quella scuola del Quartiere Porto-Saragozza rimanessero riservati a coloro che provengono da altri Quartieri della città, gli esuberi in quel territorio sarebbero stati ancora più alti: credo che su questo un po' tutti dovremmo riflettere".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
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