Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sull'apertura dell'anno scolastico in Emilia-Romagna

La vicesindaco, Marilena Pillati, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time alla domanda del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico) sull'apertura dell'anno scolastico in Emilia-Romagna.La domanda del consigliere Fattori"Visti gl...

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La vicesindaco, Marilena Pillati, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time alla domanda del consigliere Roberto Fattori (Partito Democratico) sull'apertura dell'anno scolastico in Emilia-Romagna.

La domanda del consigliere Fattori
"Visti gli articoli di stampa sull'ipotesi di apertura dell'anno scolastico in Emilia-Romagna il 3° lunedì del mese di settembre, si chiede cortesemente al Sindaco e alla Giunta qual è la posizione dell'Amministrazione Comunale rispetto a questa ipotesi e quali attività si vorrebbero promuovere per favorire la ripresa graduale prima dell'inizio dell'anno scolastico.".

La risposta della vicesindaco Pillati
"Gentile consigliere Fattori,
il dibattito di questi giorni riportato a più riprese dalla stampa locale anche nel corso dell'estate denota la grande attenzione al tema del calendario scolastico, per la rilevanza che questo riveste nell'organizzazione della scuola e della vita delle famiglie. Al contempo, però, non posso non osservare come al momento non vi sia in realtà alcuna proposta compiuta al riguardo da parte della Giunta regionale, nelle cui competenze rientra la definizione del calendario scolastico. Lo stesso assessore Bianchi, che ha la delega alla scuola nella nostra regione, ha più volte detto che la discussione è aperta e che considera la posizione delle famiglie e degli insegnanti molto importante. Sono certa, quindi, che l’attenzione alle tante valutazioni che provengono dal mondo della scuola non mancherà, quando l'assessore promuoverà entro l'autunno in Conferenza Regionale del Sistema Formativo un momento di valutazione sull'applicazione della delibera 353 del 2012, che ha definito il calendario scolastico dall'anno 2012/2013, anche al fine di considerare l'opportunità di aggiornare i contenuti dall'anno scolastico 2018/2019, come annunciato in una nota congiunta a firma sua e del direttore dell'Ufficio scolastico regionale inviata a giugno alle istituzioni scolastiche e contenente chiarimenti interpretativi della stessa delibera regionale del 2012.
Sono convinta che i tempi della scuola debbano primariamente rispondere alle esigenze degli studenti e trovo per questo francamente riduttivo che la discussione su un tema così rilevante si concentri sulla questione che attiene ad alcuni, pochi giorni, in avvio di anno scolastico, senza peraltro ancora sapere se, ad esempio, verrà proposto un conseguente posticipo della chiusura nel mese di giugno. La questione di cui discutere semmai riguarda più in generale l'ampio periodo di sospensione delle lezioni, che è oggi di oltre tre mesi. Anche il Ministro Fedeli ha parlato più volte della necessità di lavorare a un piano di scuole aperte in estate.
Ne è consapevole anche questa Amministrazione che da diversi anni ha dato il via, insieme ad alcuni istituti scolastici, al progetto Scuole aperte in alcune scuole secondarie di primo grado. Il progetto da quest’anno è stato esteso in via sperimentale anche a due scuole secondarie di secondo grado (Belluzzi Fioravanti e Manfredi Tanari), che hanno autonomamente deciso di aprire la scuola ad attività per i ragazzi prima dell'avvio dell'anno scolastico. Il Comune di Bologna, con l’Istituzione Educazione e Scuola, ha deciso di sostenere questa iniziativa, mettendo a disposizione risorse finanziarie ed educative, proprio perché in linea con un pensiero politico che già da qualche anno ha trovato concrete applicazioni.
Quest'anno per 15 giorni al "Belluzzi-Firavanti" e per 12 giorni al "Manfredi-Tanari" i ragazzi dei primi anni hanno potuto usufruire prima dell'avvio dell'anno scolastico di attività in aula per allineamenti e approfondimenti su italiano, matematica e inglese con l'impegno di docenti interni. Al pomeriggio sono state, invece, offerte attività culturali, ricreative, sportive, laboratoriali in collaborazione con alcune associazione del territorio.
I dirigenti scolastici dei due Istituti, così come i loro colleghi degli 8 Istituti secondari di primo grado, hanno manifestato grande apprezzamento per la disponibilità del Comune a sostenere un'esperienza educativa molto utile agli studenti e alle loro stesse famiglie, preoccupate per il lungo periodo di inattività dei loro ragazzi durante l'estate. L’esperienza è stata molto apprezzata e quindi il prossimo anno vorremmo poterla estendere ad altre scuole, proprio per favorire proprio quella ripresa graduale dell'anno scolastico di cui lei richiama l'importanza nella sua domanda.
Auspico, dunque, che la discussione che si è aperta possa portare un contributo positivo a questo tipo di riflessione, perché quello di cui hanno bisogno non solo le famiglie, ma prima di tutto i nostri ragazzi, sono reali opportunità educative nel lungo periodo estivo e se queste opportunità si sviluppano all’interno della scuola e in modo integrato con essa il valore aggiunto è di gran lunga maggiore".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:39
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