Question Time, chiarimenti sulla riforma urbanistica regionale
L'assessore all'Urbanistica Valentina Orioli ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sulla riforma urbanistica regionale.La domanda del consigliere Maz...
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L'assessore all'Urbanistica Valentina Orioli ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Claudio Mazzanti (Partito Democratico) sulla riforma urbanistica regionale.
La domanda del consigliere Mazzanti
"In relazione alla recente approvazione, da parte della Regione Emilia Romagna, della Legge Urbanistica, che porterà innovazioni e semplificazioni dal punto di vista burocratico, un risparmio del territorio agricolo e una maggiore attenzione ai progetti di rigenerazione, chiedo all'Amministrazione un parere politico-amministrativo sui risvolti che questo importantissimo provvedimento avrà per il Comune di Bologna".
La risposta dell'assessore Orioli
La nuova legge urbanistica dell'Emilia-Romagna, approvata lo scorso martedì, è stata concepita per assolvere ad alcuni obiettivi principali: limitare il consumo di nuovo suolo agricolo ma anche promuovere processi di rigenerazione urbana, semplificare le procedure di attuazione dei progetti urbanistici, agevolare gli insediamenti produttivi considerati strategici al fine di migliorare la competitività del territorio regionale. L'approvazione della legge inaugura un periodo della durata di tre anni durante il quale, per i comuni già dotati di PSC, POC e RUE, come Bologna, dovrà essere predisposta una variante generale di raccordo con la nuova pianificazione, cioè, in sostanza, dovremo redigere il nuovo piano urbanistico che si chiama PUG (Piano Urbanistico Generale) a partire però dai contenuti dei piani vigenti, in particolare il PSC e il RUE. In questo periodo transitorio di tre anni sarà possibile per noi rilasciare titoli edilizi e adottare varianti specifiche agli strumenti urbanistici già approvati, ad esempio potremo fare delle varianti ai POC vigenti. Il regime transitorio sarà inaugurato da un atto di indirizzo del Consiglio comunale che stabilirà quali previsioni contenute nel PSC si potranno attuare durante i tre anni come semplici accordi operativi e non mediante POC, questa quindi sarà la prima cosa che dovremo affrontare.
Occorre sottolineare che, dal punto di vista dei contenuti, limitazione del consumo di suolo e promozione della rigenerazione urbana che la nuova legge assume come obiettivi, si tratta di contenuti e obiettivi già perseguiti dagli strumenti urbanistici vigenti del Comune di Bologna.
Da questo punto di vista, la transizione da PSC, RUE, POC verso il PUG, previsto dalla nuova legge si svolgerà in coerenza con la visione della città e le strategie generali di sviluppo già individuate dall'amministrazione comunale; è quindi nostra intenzione avviare questo processo nel rispetto dei tempi stabiliti dalla legge e non a caso abbiamo previsto a bilancio uno stanziamento adeguato alla formazione del PUG per la quale il Comune dovrà costituire obbligatoriamente un ufficio di piano.
Per quanto riguarda il tema specifico del consumo di suolo che dovrà essere contenuto al di sotto del 3% del perimetro del territorio che risulta urbanizzato al 2017, occorre precisare che la legge stabilisce, per la sola città metropolitana di Bologna, che questo parametro sia verificato su scala metropolitana, questo significa che possono essere assegnate quote di espansione diverse ai comuni metropolitani stabilendo adeguate forme di compensazione, quindi una parte importante del passaggio alla nuova pianificazione si dovrà svolgere in sede metropolitana. In questo senso è già stato sottoscritto un protocollo fra il Comune di Bologna, le Unioni e i comuni non aderente Unioni che definisce il percorso necessario per porre le basi del nuovo piano territoriale metropolitano anch'esso previsto dalla legge. Per quanto riguarda il Comune di Bologna quindi si apre, con l'inizio del nuovo anno, una fase di revisione degli strumenti urbanistici finalizzata alla formazione del nuovo PUG, piano urbanistico generale, ma prima di questo volta all'individuazione di quelli interventi previsti dal PSC che potranno essere attuati, nei prossimi tre anni, per ragioni di interesse pubblico. Tale fase si svolgerà contestualmente ad un lavoro congiunto con la Città metropolitana e con i comuni metropolitani per la formazione del Piano metropolitano come dicevo prima. In tema di rigenerazione urbana la nuova legge introduce molte agevolazioni ed incentivi per i privati che intraprendano interventi di recupero dell'esistente. Se da un lato questi incentivi possono contribuire a promuovere gli interventi di rigenerazione, dall'altro le riduzioni sul costo di costruzione e l'eliminazione del contributo straordinario costituiscono legittimi elementi di preoccupazione per tutti i comuni, inclusa Bologna, come ho avuto modo di sottolineare anche recentemente in occasione dell'assemblea di Ance alla presenza dell'assessore Donini che conosce le mie perplessità. Riteniamo che questi elementi di incertezza, uniti ai molti elementi di novità, contenute in questa legge, costituiscano altrettante ragioni per un attento monitoraggio della sua attuazione. Per questo motivo vediamo con favore l'istituzione del tavolo di monitoraggio annunciato dalla Regione che accompagni i primi tempi di attuazione della legge al quale auspichiamo di partecipare direttamente come abbiamo chiesto. Queste sono le cose che faremo a partire da gennaio".