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Question Time, chiarimenti sulla possibilità di creare un pool all'interno della Polizia Municipale per contrastare fenomeni di sfruttamento della prostituzione e bullismo

L'assessora alle Pari opportunità e delega alla Lotta alla tratta sulle donne Susanna Zaccaria, ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla possibilit...

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L'assessora alle Pari opportunità e delega alla Lotta alla tratta sulle donne Susanna Zaccaria, ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulla possibilità di creare un pool all'interno della Polizia Municipale per contrastare fenomeni di sfruttamento della prostituzione e bullismo.

La domanda della consigliera Borgonzoni:

"Considerato che la prostituzione non è più solamente per strada ma negli anni è aumenta quella all'interno degli appartamenti e le cronache ci riportano che non è poi così raro all'interno dei centri massaggi cinesi, chiedo se non ritiene opportuno creare un pool all'interno della Polizia Municipale, come accade in altre città, che controlli tutto il mondo legato ai social e ad internet, formandoli su questo fenomeno e anche su tutto il fenomeno che sugli stessi social di forma legato al bullismo".

La risposta dell'assessora Zaccaria:

"Ci sono due punti base. Uno che è la competenza dei controlli spetta all'autorità di pubblica sicurezza e non a noi. L'altra l'aggiungo io, l'attività di prostituzione non è un reato, è l'attività di sfruttamento dellaprostotuzioen che èun reato, anche mirare controlli deve avere questa specifica distinzione.
Per quanto riguarda il monitoraggio del fenomeno, il Comune di Bologna da diversi anni è impegnato in tre progetti che riguardano uno la tratta e due la prostituzione, due fenomeni completamente diversi, perché non tutta la prostituzione è tratta e per combattere i fenomeni bisogna sapere cosa abbiamo di fronte e quindi approfondire e capire perché non tutte le parole sono uguali. Per quello che riguarda la tratta, il progetto Oltre la strada attivo dal 1995 in convenzione con tre Associazioni che sono Casa delle donne per non subire violenza, Mondo donna e Papa Giovanni XXIII sono veri e propri percorsi di uscita dalla tratta per ragazze che vengono ospitate in strutture segrete perché fanno proprio una scelta di rivelare degli elementi dell'organizzazione criminale che le trattava e quindi vanno protette perché sono in pericolo. Rispetto alla sua domanda specifica ci sono due progetti che riguardano la prostituzione che sono quello della riduzione del danno e della prostituzione invisibile che sono in convenzione con il MIT. In particolare quello sulla prostituzione invisibile svolge proprio una attività come quella che lei stava ricordando. Leggo dalla convenzione, monitoraggio del fenomeno, rilevazione e analisi dei dati attraverso l'inserimento sistematico nella sezione dedicata al sistema informativo regionale (sono tutti progetti finanziati dalla Regione) degli elementi informativi estratti dal monitoraggio degli annunci personali e riconducibili al fenomeno della prostituzione in appartamento pubblicati su quotidiani, settimanali o pubblicazioni specializzate e sui siti internet. C'è un monitoraggio di questi annunci, si cerca di capire, addirittura c'è un lavoro sui numeri di telefono che sono utilizzati, se sono frequenti sono quelli utilizzati dalle organizzazioni, mentre se sono sporadici potrebbero essere di persone non controllate o trattate. E ancora, approfondimento e ampliamento della sperimentazione regionale per il monitoraggio e la ricerca di canali di contatto rivolta a donne cinesi coinvolte nei mercati della prostituzione rivolgendo particolare attenzione al fenomeno dei centri massaggi e al tema della mediazione linguistica cinese nei servizi socio-sanitari. E' una attenzione a questo tipo di fenomeno, ed è per quello nella sostanza che è uscito l'articolo di stampa che poteva dire se c'è o meno un aumento, perché evidentemente sono fenomeni monitorati. Ragioniamo sempre nell'ottica che tutte queste attività che vengono svolte in convenzione mirano a dare notizie sulla salute, assistenza, occasioni di informazione sui servizi del territorio alle sex worker. Non è un fenomeno che non è privo di attenzione, capisco che sono molto uscita dall'argomento controlli e attività, ma mi sembrava importante dare questo contributo per quello che il Comune sta facendo da anni".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:37
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