Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla Leishmaniosi

L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (Monivmento 5 Stelle) sulla leishmaniosi. La domanda della consigliera Bugani"Visti gli...

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L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (Monivmento 5 Stelle) sulla leishmaniosi.

La domanda della consigliera Bugani
"Visti gli articoli di stampa apparsi relativi all'allarme Leishmaniosi (il cui contagio avviene attraverso la puntura di un insetto, il flebotomo o pappatacio) a Bologna che ha provocato la morte di due persone e cinque casi di trasmissione umana dell'infezione, pongo la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull'argomento; per sapere se il Comune di Bologna ha in atto misure preventive contro tale tipo di insetto che risulta essere il veicolo di trasmissione dell'infezione, per sapere se l'Amministrazione non ritiene necessario avviare una efficace campagna informativa alla luce del rischio sanitario che questa infezione può causare".

La risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"Gentile Consigliere,
la Leishmaniosi canina è una grave malattia del cane, con andamento generalmente cronico e che può anche portare a morte l'animale. E’ causata da un microscopico parassita che viene trasmesso tramite la puntura di piccoli insetti attivi nel periodo estivo che popolano da sempre le aree verdi, in particolare l'ambito collinare. E’ un insetto notturno e nelle ore di luce riposa e quindi non è presente.
La Leishmaniosi si riscontra in alcuni Stati dell'America Latina e in tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo. In Italia è molto diffusa e ben conosciuta nel centro e nel sud del Paese, ma dagli anni ’90 ha cominciato ad espandersi anche nelle regioni settentrionali. In Emilia-Romagna è presente principalmente nelle aree collinari a sud della via Emilia.
La Leishmaniosi canina si evidenzia nei cani adulti in particolare, al di sopra dei 12 mesi di età, senza distinzione di sesso, taglia o razza, causando dimagrimento progressivo e ingrossamento dei linfonodi, a cui possono aggiungersi manifestazioni a carico della pelle e delle mucose. La malattia può rimanere non visibile anche per anni.
La Leishmaniosi canina è una malattia cronica e permanente, ciò significa che una volta contratta l'animale non può guarire definitivamente. Si può tenere sotto controllo i sintomi e consentire al cane una vita normale.
La convivenza ed il contatto fisico con un cane ammalato non costituiscono un pericolo di trasmissione all'uomo della Leishmaniosi canina. L'uomo rappresenta un ospite occasionale e può infettarsi solo attraverso la puntura dell'insetto. Non esistono evidenze scientifiche che i proprietari di cani infetti siano a maggior rischio rispetto alle altre persone.
Quale misure di prevenzione sono possibili? Si specifica che non esistono azioni atte a contenere la presenza di flebotomi, in quanto le larve si sviluppano nel terreno e risulta impossibile eseguire una lotta specifica contro l'insetto.
E' possibile invece attivare difese passive, di protezione individuale, a favore dei cani e dell'uomo, tra cui:
1) mantenere pulite le aree esterne da raccolte di foglie e sfalci di erba dove il flebotomo trova riparo;
2) ricoverare il proprio cane al chiuso nelle ore notturne;
3) utilizzare antiparassitari a effetto repellente ed insetticida da applicare ai cani, sia sani che ammalati, nel periodo di trasmissione della malattia, che va da maggio a ottobre;
4) eseguire il controllo del sangue annuale al cane in proprietà.

Inoltre tutti i cani di proprietà che non vengono sottoposti a controllo sanitario possono diventare potenziali serbatoi della Leishmaniosi canina; nella nostra Regione tutti i cani presenti nei canili vengono regolarmente sottoposti ai controlli per questa malattia;
A seguito di diagnosi di Leishmaniosi canina, il veterinario provvede ad informare l'Ausl competente; tale segnalazione non comporta alcun provvedimento nei confronti del cane e del proprietario, ma risulta preziosa al fine di individuare le aree a rischio per gli animali e per l'uomo e per mettere a punto le più idonee strategie per la sua prevenzione.
La campagna di divulgazione contro la Leshmaniosi viene attivata dall'Ausl competente per territorio, coordinata dalla Regione Emilia-Romagna; dalla normativa e dalle disposizioni regionali, non sono previste attività in capo all'Amministrazione Comunale".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:37
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