Question Time, chiarimenti sulla chiusura dell'ex Galaxy
L'assessora alla Casa e all'Emergenza abitativa, Virginia Gieri, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Piazza (Movimento 5 Stelle) e Francesco Sassone (Forza Italia) sulla chiusura dell'ex Galaxy. Domanda d'attualità...
Data:
:
L'assessora alla Casa e all'Emergenza abitativa, Virginia Gieri, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Piazza (Movimento 5 Stelle) e Francesco Sassone (Forza Italia) sulla chiusura dell'ex Galaxy.
Domanda d'attualità del consigliere Piazza
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alla chiusura dell'ex Galaxy a fine mese che ospita ancora 68 famiglie, pone la seguente domanda di attualità:
chiede al Signor Sindaco e alla Giunta una valutazione politico amministrativa in senso generale ed, in particolare se non ritenga che le azioni messe in campo fino ad ora sull'emergenza abitativa siano insufficienti in considerazione del fatto che sono ancora numerose le famiglie che devono trovare una sistemazione definitiva;
chiede inoltre se non ritiene che il problema sia da imputare ad una errata gestione da parte di Asp e quali azioni ha in animo per queste 68 famiglie e se ritiene ancora efficace la strategia di gestione dell'emergenza abitativa alla luce di questi risultati deludenti e dei costi sostenuti".
Domanda d'attualità del consigliere Sassone
"In relazione alle notizie relative all'ex Galaxy ed alla mancata individuazione, ad oggi, di una sistemazione alternativa per un non precisato numero di famiglie ivi alloggiate;
chiede al Signor Sindaco il proprio pensiero politico in merito e come s'intenda procedere per la sistemazione delle famiglie ivi alloggiate;
se sia intenzione o meno attuare un piano programmato in merito e se s'intenda confermare la data del 31 ottobre p.v. per la restituzione all'INAIL dell'immobile.
In relazione alle notizie di stampa secondo cui per i nuclei non ancora autonomi la soluzione sarebbe stata trovata in alloggi di proprietà comunale o di altri enti pubblici si chiede di sapere se s'intenda predisporre graduatorie speciali per i soli occupanti dell' ex Galaxy per l'assegnazione dei predetti immobili".
Risposta dell'assessora Gieri
“Le famiglie presenti al Galaxy sono tutte in carico ai servizi sociali e nel corso di questi due anni sono state seguite non solo dal punto di vista abitativo, ma spesso anche per temi riguardanti la genitorialità, la gestione del denaro, l'accompagnamento ai servizi, inserimenti lavorativi e altro. Bisogna però fare una valutazione anche rispetto a questi due anni di lavoro. Ci sono due gruppi: da una parte il gruppo più numeroso, sono famiglie che, nonostante abbiano dimostrato un grande impegno non sono ancora riuscite a risolvere i loro problemi economici, non hanno un'entrata certa avendo lavori saltuari e questo non le consente di accedere agli alloggi privati, naturalmente questo si inserisce nella situazione di crisi economica in cui stiamo ancora vivendo. Esiste poi un piccolo gruppo di famiglie cosiddette "resistenti", che hanno rifiutato da subito la presa in carico dei servizi e che si è posto nei loro confronti con un approccio non collaborativo e in alcune situazioni conflittuale, cosa che ha determinato l'impossibilità di elaborare su di loro strategie e soluzioni.
I nuclei che oggi sono in accoglienza, e che richiedono ancora accompagnamento sono quelli che hanno partecipato attivamente al percorso, ci tengo molto a sottolinearlo. Queste famiglie hanno migliorato la loro situazione rispetto a due anni fa, ottenendo risultati importanti sia sul versante scolastico, i bambini frequentano con assiduità la scuole, che dal punto di vista lavorativo, si sono meglio organizzati nelle loro vite familiari. Queste famiglie non hanno ancora raggiunto l'autonomia auspicata, ma danno il segnale di essere pronte, anche fra pochi mesi, stanno veramente mettendosi in carreggiata. Proprio per questo diciamo che oggi non hanno gli strumenti per accedere al mercato privato, e quindi non sono pronte alla totale autonomia, ma sono assolutamente nelle condizioni di farlo. I servizi su di loro scommettono.
E' importante dare alcuni dati, con un approfondimento rispetto al tema ASP. Noi abbiamo collocato in via straordinaria e d'urgenza un numero consistente di famiglie che sono arrivate, la maggioranza dall'ex Telecom, quindi una situazioni particolarmente conflittuale anche per l'esito di quello sgombero, ma anche dalla transizione abitativa, non tutti i nuclei dentro il Galaxy sono nuclei che erano nell'ex Telecom. Era di per sé una situazione difficile da gestire, così come era difficile da gestire il rapporto con i condomini, ci tengo a ringraziare perché dopo un momento di grande difficoltà e conflittualità in questi due anni si sono dimostrati molto pazienti, collaborativi e hanno aiutato ASP e Piazza Grande nella gestione delle relazioni, tenendo conto che al Galaxy c'erano oltre 100 bambini nel periodo caldo, vi potrete dunque immaginare 100 bambini in giro per quelle zone così densamente abitate quanto potessero essere impegnativi.
Ci tengo a dire che la gestione del Galaxy va valutata anche rispetto questi aspetti: da una parte i processi positivi che sono stati fatti dalle famiglie all'interno durante questi due anni, dall'altro che ASP è riuscita a lavorare anche attraverso parte dell'impegno economico che il Comune ha dovuto spendere per la gestione Galaxy e riguardo la possibilità di evitare un carico particolare alle famiglie intorno. ASP si è trovata a gestire una situazione di particolare complessità, la gestione è stata impegnativa e ASP si è organizzata nel tempo per varie funzione di accompagnamento e non con un modello standard, e con modalità assolutamente nuove. Non si può dire quindi che non ci sia stato mai un presidio, e ci viene riconosciuto anche dai cittadini della zona, e proprio per questo siamo nelle condizioni di darvi i numeri precisi. Abbiamo 68 nuclei presenti al Galaxy, di questi 61 hanno una soluzione. Tre gruppi andranno all'interno di famiglie, ci sono nuclei da dimettere per scarsa adesione dal progetto accompagnato da elevata morosità del pagamento del contributo per la permanenza, dei nuclei in uscita perché pronti per l'autonomia, cinque andranno in ERP, una mamma con bambino andrà in una struttura ad hoc, altri sono nelle condizioni di andare in autonomia. Ci sono invece una buona percentuale di nuclei che non hanno ancora raggiunto l'autonomia e hanno bisogno di un sostegno all'accompagnamento, sono 48. La maggioranza dei nuclei saranno trasferiti in alloggi di proprietà comunale o di altri Enti pubblici, che vengono individuati da Istituzione per l'inclusione sociale, ASP, da Politiche abitative e anche da Acer. Alloggi di transizione abitativa.
Ecco alcuni dati sulla transizione: da dicembre 2014 ad oggi sono usciti dalla transizione abitativa complessiva 49 nuclei. Nello specifico dal Galaxy nei due anni sono usciti 21 nuclei: 14 sono andati in alloggio reperito sul mercato privato (5 nuclei del Galaxy), 21 in assegnazioni ERP perché erano in graduatoria ERP (8 nuclei del Galaxy), 1 ha partecipato e si è aggiudicato un bando per alloggi ad affitto calmierato e 1 per un bando per alloggi ASP. La transizione abitativa riesce anche a trovare delle soluzioni. Gli alloggi che sono stati destinati all'Emergenza Abitativa dal febbraio 2016 ad oggi, di proprietà del Comune di Bologna, ACER e ASP sono in totale 107, ben 90 sono stati destinati alla transizione abitativa dopo la nomina della nuova Giunta avvenuta in data 28 giugno 2016. Questo per dire che il modello Galaxy mi convinceva poco se non per una risposta d'emergenza perché era un contenitore molto vasto, di conseguenza visto che i nuclei con difficoltà non scompaiono, abbiamo dovuto individuare e costruire un'offerta sugli alloggi diffusi sul territorio.
Rispetto al tema dell'efficacia credo ci siano aspetti assolutamente positivi, occorre dare una risposta ai bisogni, vanno date e abbiamo costruito un sistema molto originale rispetto ad altre città. Abbiamo ottenuto risultati. Sono sufficienti? No. Sono poco sufficienti non solo per i numeri, del resto questi vanno visti con oggettività, appena insediata c'erano due strutture occupate con nuclei familiari e oggi non ci sono più e abbiamo però aumentato la transizione, questo ci dice che l'emergenza non è di grande allarme. Cosa occorre raffinare? Il lavoro sull'autonomia. Noi stiamo dando risposte alle emergenze, a una richiesta di abitazione che è solo una parte di un problema, dobbiamo dal primo momento che ci prendiamo in carico un nucleo familiare costruire sempre di più e con più impegno l'uscita di quella famiglia dalla situazione di bisogno. Trovare tutte gli elementi e le sinergie. Su questo abbiamo lavorato anche con progetti innovativi, collaborando insieme al Terzo settore, creando processi di transizione. Ci lavoriamo ma devo dirvi con franchezza che non c'è solo bisogno di più appartamenti – anche se come vi ho detto ne abbiamo messi a disposizione 90 solo in questo mandato – ma anche di un sistema che sia assolutamente mirato all'autonomia del nucleo che prendiamo in carico.
Chiudo sulla graduatoria. Non vengono predisposte graduatorie speciali, ne abbiamo solo due: edilizia pubblica e transizione abitativa (emergenza abitativa). La prima è gestita da Acer, ovviamente su mandato del Comune di Bologna, la seconda viene gestita dall'Equipe Casa del servizi sociali del Comune di Bologna, in collaborazione con il Settore Politiche abitative. Per noi i nuclei del Galaxy sono esattamente uguali ai nuclei che sono in altri alloggi di transizione abitativa, è evidente che stiamo facendo uno sforzo aggiuntivo sul Galaxy perché ci siamo presi un impegno di terminare l'affittanza particolarmente onerosa del Galaxy, abbiamo preso contatti con Inail e confermo che il 31 ottobre chiuderemo il Galaxy e l'immobile tornerà nella piena proprietà dell'Inail. C'è quindi un'accelerazione in questo senso, ma i criteri e le modalità con cui assegniamo questi appartamenti sono esattamente gli stessi della transizione abitativa.
Vi ho detto che per 61 nuclei abbiamo delle proposte, anche qualche proposta di emergenza nel caso fosse necessario ma ci tengo a dire che è necessario che le famiglie a cui facciamo proposte comprendano lo sforzo che il Comune. Rispetto a quanto letto sul giornale ribadisco che noi facciamo proposte di transizione ma non siamo un'agenzia immobiliare. Chiaro che il Comune fa uno sforzo di aiuto, accompagnamento e sostegno nei confronti di queste famiglie, lo stiamo facendo da due anni con anche buoni risultati, anche le famiglie però devono fare uno sforzo ed essere pronte ad accettare le nostre proposte".