Question Time, chiarimenti sulla barriera lungo il Portico dei Servi
L'assessora alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) sulla barriera lungo il Portico dei Servi. ...
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L'assessora alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) sulla barriera lungo il Portico dei Servi. La risposta è stata letta in aula dall'assessora Susanna Zaccaria.
Domanda della consigliera Palumbo
"Premesso che sul sito di Iperbole, la rete civica del Comune di Bologna, nel mese di febbraio è apparsa la notizia dell'avvio dei lavori inerenti la realizzazione della barriera e del sistema di illuminazione a led che delimiterà la carreggiata della “pista ciclabile” di strada Maggiore in corrispondenza del Portico dei Servi; non risulta alcun atto progettuale del Comune di Bologna che parli della realizzazione di una pista ciclabile in strada Maggiore; la Presidente della Consulta della bicicletta di Bologna, Simona Larghetti, per fare chiarezza sul tema ha interpellato l'Amministrazione che ha confermato che non esiste alcuna pista ciclabile delimitata dal nuovo parapetto realizzato.
Vista la lettera apparsa sulla stampa relativa alla realizzazione della nuova barriera che delimita la carreggiata in corrispondenza del Portico dei Servi in strada Maggiore. Si pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e dalla Giunta sul tema; per sapere dall'Amministrazione, se ritiene utile chiarire definitivamente se si tratta o meno di una pista ciclabile eliminando tutti i dubbi emersi sull'argomento".
Risposta dell'assessora Priolo letta in aula dall'assessora Zaccaria
"La barriera in corso di installazione in Strada Maggiore è stata da sempre concepita come soluzione per la protezione del portico dei Servi in considerazione dell'elevata valenza architettonica del medesimo nonché della sua delicatezza strutturale. Tale protezione è stata inoltre individuata in sostituzione di una protezione con fittoni 'tipo Bologna' precedentemente installata allo stesso scopo. Prima dell'avvio del lavori lo spazio interposto tra barriera e portico veniva talvolta utilizzato dai ciclisti, sia pure in assenza di una specifica segnaletica e regolamentazione, ritenendolo più sicuro della circolazione in carreggiata, in quanto scarsamente impegnato dai pedoni, che ovviamente preferiscono il camminamento sotto il largo portico a fianco. Si ritiene che sia plausibile ipotizzare che tale comportamento di pedoni e ciclisti possa continuare anche in futuro, ma ciò non consente di identificare tale tratto come pista ciclabile ai sensi del Codice della Strada, per la mancanza di caratteristiche dimensionali e di collegamento a monte e a valle con altri percorsi".