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Question Time, chiarimenti sul rischio idrogeologico in città

L'assessore alla Protezione civile, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigleira Lucia Borgonzoni (Lega nord) sul rischio idrogeologico in città.Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni"Visti ...

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L'assessore alla Protezione civile, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigleira Lucia Borgonzoni (Lega nord) sul rischio idrogeologico in città.

Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
"Visti gli articoli di stampa - in calce allegati - relativi alle zone bolognesi a rischio idraulico, in caso di piene d'acqua, ed alla particolarità di alcuni torrenti, come il Ravone da tempo tombati, sono a chiedere al Signor Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo sulla situazione considerato che il nostro territorio risulta nell'elenco dei potenziali a rischio. In particolare vorrei che la Giunta si esprimesse in merito alle misure d'intervento, se previste dal Protocollo Comunale di Protezione Civile, che intende adottare in caso di eventuale criticità".

Risposta dell'assessore Malagoli
Gentile Consigliera Borgonzoni, in merito alle Sua domanda sul rischio idrogeologico, si espone quanto segue.
In primo luogo si deve sottolineare la competenza ad intervenire in materia di rischio idrogeologico. Alla luce dell'art. 15 della legge nr. 225 del 24 febbraio 1992 il Sindaco è "autorità locale di protezione civile" e come tale si avvale di una propria struttura organizzata al fine di contrastare le emergenze naturali od antropiche, di qualsiasi tipo, ivi compreso quelle concernenti il rischio idrogeologico.
Quanto precede significa che, tenuto conto che il Comune è il primo Ente, nel sistema di protezione civile, a confrontarsi con le emergenze, spetta pertanto al Sindaco di attivarsi, dirigendo e coordinando le risorse esistenti sul territorio per contrastare gli effetti negativi degli accadimenti al fine di assistere la popolazione e ridurre il più possibile i danni nel territorio.
Di conseguenza, si giunge ragionevolmente, alla conclusione, anche conforme alle normative in tema di rischio idrogeologico che, la competenza della gestione ed effettuazione di interventi tesi a far grandemente scemare i rischi connessi con quanto in argomento nei luoghi critici, come si desume dal vigente Piano Comunale di Protezione Civile, aggiornato un anno fa, non spettano al Comune bensì in capo alla Regione e, più in particolare, alla struttura organizzativa della stessa in materia, rappresentata dall'"Autorità di Bacino" e dal Servizio di "Difesa del Suolo, della Costa e bonifica".
Tali servizi, anche dopo il riordino dell'Agenzia Regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile, hanno come finalità principale della loro attività, quella di pianificare la messa in sicurezza dei corsi d'acqua, prevedendo interventi strutturali e di manutenzione (ad esempio il rifacimento degli argini, casse di espansione, invasi artificiali, riqualificazione fluviale ed ambientale, ecc..) per ripristinare delle condizioni tali da ridurre i rischi al minimo, ovvero al cosiddetto "rischio residuo" cioè ineliminabile in quanto connaturato con l'evento stesso.
Quanto precede è dimostrato dal fatto che interventi, aventi le stesse finalità, compiuti dal Comune sono soggetti a nulla osta di tali Servizi fluviali regionali precedentemente citati.
Pertanto, in conclusione, anche nelle attività di protezione civile denominate "previsione" e "prevenzione", al Sindaco ed alla sua struttura operativa, spetta l'individuare i punti critici e quindi costruire gli scenari di rischio consequenziali, preannunciare i pericoli, monitorare e sorvegliare i tratti a rischio, specie in pendenza di calamità in atto. Ed a questo, si sottolinea, l'obbligo di segnalare alle autorità competenti in materia fluviale le criticità constatate.
Il Piano Comunale di Protezione Civile inoltre, risponde ad un obbligo di legge posto dalla stessa n. 225 del 1992, ovvero quello di "informare" la popolazione circa le zone a rischio, il tipo di rischio - ivi compreso quelli in argomento la cui causa è dovuta, in via principale, ad intensa precipitazione piovosa o nevosa - e su come affrontarli.
In merito alle precipitazioni avvenute in Toscana il giorno 11 settembre, così come già accaduto anche in altre occasioni sul nostro territorio, si deve sottolineare che i fenomeni delle condizioni meteo avverso, purtroppo non rientrano nella normalità ma, nella eccezionalità di fenomeni caratterizzati da una gran quantità di pioggia concentrata in un arco di tempo estremamente breve, specie se rapportato ai dati pluviometrici ed idrometrici degli anni scorsi, negli stessi periodi.
Il problema è comunque sottoposto ad osservazione dei Servizi della Regione sopra menzionati, che inglobano anche i piccoli percorsi fluviali come è il caso del Torrente Ravone, peraltro parzialmente tombato e costituente come tale, in relazione agli eventi attuali un punto critico. L'osservazione viene fatta con l'installazione (e sono già installati) di sensori che rientrano in un sistema di allertamento generalizzato, diretto a tutte le strutture ed ai loro responsabili, all'uopo predisposto per fronteggiare il rischio di cui trattasi.
In buona sostanza credo che sarebbe utile per i cittadini, e la ringrazio per la sua domanda, a dare una sfogliata a quello che è pubblicato sul nostro sito, il Piano per la protezione civile, per essere al corrente dei rischi di questa città. Devo dire che c'è un costante lavoro con la Regione e con i tecnici del Bacino per assicurare la massima efficienza in questi eventi che, ricordo, a Bologna non si sono per fortuna ancora verificati, non stiamo aspettando che si verifichino, stiamo lavorando per evitare che si verifichino e in ogni caso, anche nelle giornate del prossimo mese di ottobre, faremo in piazza Maggiore delle giornate dedicate all'informazione dei cittadini sul rischio idraulico perché, come sappiamo l'Italia, non Bologna ha un forte rischio idrogeologico e quindi è è giusto informare i cittadini, anzi è un nostro obbligo informare i cittadini di questi pericoli che al momento sono sotto controllo anche per un lavoro di tutti gli esperti della Protezione civile".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:38
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