Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul progetto di prolungamento serale degli orari di musei e biblioteche

L'assessora alla Cultura, Bruna Gambarelli, ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Mirka Cocconcelli (Lega nord), Simona Lembi (Partito Democratico) ed Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) sul progetto di prolungamento serale deg...

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L'assessora alla Cultura, Bruna Gambarelli, ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Mirka Cocconcelli (Lega nord), Simona Lembi (Partito Democratico) ed Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) sul progetto di prolungamento serale degli orari di musei e biblioteche.

La domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Alla luce dell'articolo di stampa, su il Resto del Carlino Bologna 1 marzo, l'assessore alla Cultura Gambarelli afferma: 'Interverremo sugli orari delle Biblioteche e dei Musei Comunali, per un prolungamento serale.....favorendo i cittadini che necessitano di un orario flessibile'.
Prendiamo atto che l'assessore Gambarelli ha recepito quanto espresso dalla Lega Nord nella seconda commissione consiliare del 20 febbraio 2017, rispetto all'apertura serale delle Biblioteche Comunali, chiedo al Sindaco e alla Giunta se vi è l'intenzione di attuare tale progetto e gli eventuali fondi stanziati".

La domanda d'attualità della consigliera Lembi
"Invito la Giunta ad esprimersi circa il nuovo indirizzo che si intende dare alle aperture delle biblioteche; come questo risponda ai reali bisogni della popolazione; come sia praticabile in quelle biblioteche ad organico ridotto o non completamente coperto (per esempio la Biblioteca Nazionale delle Donne); se l'indirizzo espresso vale per tutte le biblioteche".

La domanda d'attualità della consigliera Foresti
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa, su il Resto del Carlino e il Corriere di Bologna del 1 marzo, relativi alla proposta dell'Amministrazione di aprire musei e biblioteche comunali anche di sera, pone la seguente domanda di attualità:
per conoscere il pensiero del Sindaco sull'argomento;
per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se sia fattibile il progetto di intervenire sugli orari delle biblioteche e dei musei comunali sia in termini di risorse economiche che di risorse umane".

La risposta dell'assessore Gambarelli
"Grazie presidente e grazie ai consiglieri che hanno posto l'attenzione sulla questione degli orari relativamente alle nostre biblioteche e ai nostri musei. Come ho avuto più volte occasione di specificare anche nel corso delle Commissioni che si sono svolte la settimana scorsa, la modifica e l'ampliamento degli orari e dei musei e delle biblioteche è un obiettivo di mandato che ci siamo posti e che è totalmente condiviso dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle Istituzioni. Evidentemente si tratta di un obiettivo complesso, perché come giustamente sottolineava la consigliera Lembi, per raggiungerlo occorre incrociare tre dati tra loro, ognuno dei quali presenta diverse complessità . Da una parte ci sono le questioni relative al personale, da un'altra le questioni relative alle necessità economiche e infine occorre dare risposta alle necessità specifiche dei territori. Per quanto riguarda le biblioteche non intendo applicare lo stesso metodo a realtà tra loro differenti, quindi prima di decidere l'apertura o l'ampliamento di un orario, sia che possa andare in direzione serale o nella direzione di nuove aperture nel pomeriggio, occorre capire molto bene qual è il ruolo che quella biblioteca esercita sul territorio e quali sono le richieste che ci giungono dai cittadini. Proprio per questo motivo vi ricordo che durante lo scorso mandato è stata fatta un'indagine in questo senso, con un questionario consegnato agli utenti delle biblioteche che appunto sottolineava questa esigenza. Per quanto mi riguarda, come sapete, sono particolarmente interessata alla funzione culturale e sociale che svolgono nei nostri territori le biblioteche di quartiere. Abbiamo 11 biblioteche di quartiere e di queste 6 sono state aperte al sabato pomeriggio, incrementando gli orari di apertura da 57 ore a 62. Di queste 11 le rimanenti 5 non sono ancora aperte al sabato pomeriggio, dovremo quindi sviluppare un'indagine e una riflessione proprio su queste ultime biblioteche, per capire come procedere per quanto riguarda l'ampliamento degli orari e le attività che in questi luoghi vengono proposti.

Sono anche particolarmente interessata a sviluppare una progettualità che possa partire - ma naturalmente è tutto da condividere con il cda e a partire da quei tre elementi che vi ho precedentemente citato - dal lavoro su due biblioteche, una è la biblioteca di Villa Spada, per i motivi che vi ho citato in commissione e che vi ho riportato anche in consiglio, sapete che questa biblioteca insiste su quella che è già una centralità culturale della nostra città e quindi deve essere messa maggiormente in connessione con le attività che vengono lì disposte e che saranno messe in rete. D'altra parte, e di questo abbiamo già parlato lungamente, sono interessata a far si che la progettazione che verrà messa in campo nella nostra biblioteca Lame, a partire dal 1° gennaio 2018, preveda un ampliamento degli orari. Non si tratta soltanto di una maggiore apertura ai cittadini, ma anche appunto di un rilancio di questa biblioteca che parta da una progettazione che saremo in grado di mettere in campo a partire dal prossimo mese e che coinvolge i cittadini, le associazioni e i gruppi di lettura, sempre nell'ottica di una biblioteca che deve fornire servizi specifici - che in questo caso come sapete sono in out sourcing - e dall'altra parte mantenere molto saldamente una regia pubblica che è garantita dalla presenza di una forte unità di personale comunale all'interno della biblioteca, dal coordinamento delle biblioteche di quartiere e dalla direzione dell'Istituzione. Quindi ribadisco che la regia rimane concretamente in mano al Comune e soprattutto rimane saldamente seguita dal Comune la parte che che a noi maggiormente interessa che è proprio la fase della co progettazione con il territorio.

Sono quindi anche io accanto a tutte quelle persone che desiderano il meglio per la biblioteca Lame. Come vi ho più volte detto, queste biblioteche rappresentano un punto nodale del mio mandato ed è per questo che su questa attività intendo incentrare molte delle attenzioni che riguardano l'offerta culturale nelle nostre periferie. Come dicevo naturalmente dovranno essere verificate le disponibilità di bilancio e di personale, ma stiamo già andando nella direzione di maggiori aperture anche grazie a specifici e studiati interventi, come per esempio l'auto prestito che ha permesso di aumentare l'orario settimanale di apertura dell'11% per la biblioteca Salaborsa, garantendo quindi anche l'apertura al lunedì pomeriggio. Naturalmente tutte le aperture che noi potremo andare a verificare e successivamente mettere in campo che potrebbero essere al sabato pomeriggio, o perché no alla domenica, o in una giornata infrasettimanale in orario serale, devono essere attentamente valutate e calibrate una per una e a mio avviso principalmente indirizzate verso le biblioteche di quartiere.

Il sistema delle biblioteche ne abbiamo parlato ampiamente è composto da 2 biblioteche centrali, da 11 biblioteche di quartiere e da 4 biblioteche specializzate, una di queste è la Biblioteca Italiana delle Donne che è assolutamente un' eccellenza, un centro culturale e di documentazione importantissimo per la nostra città che è al centro delle nostre attenzioni. Come sapete l'Amministrazione comunale ha fatto uscire un bando per ricoprire il ruolo di cui parlava la consigliera Lembi, ma purtroppo non è stata individuata una figura che avesse un profilo abbastanza importante per ricoprire questo ruolo che l'Amministrazione ritiene assolutamente strategico, per cui la direzione dell'Area Personale e organizzazione è impegnata insieme alla direzione dell'Area Cultura e Università e alla direzione dell'Istituzione Biblioteche a rivedere il profilo e le funzioni del responsabile, al fine di pervenire a brevissimo all'individuazione di una figura dipendente dell'Amministrazione comunale idonea a svolgere le mansioni di responsabile. Tutto questo avverrà nell'arco di pochissimi giorni, al massimo una decina di giorni, perché è vero che questa figura è importante e strategica e che questa biblioteca è fondamentale nel complesso delle attività che svolge l'Istituzione

Non si può parlare in maniera generalizzata dell'apertura delle biblioteche e dei musei. Evidentemente se per me non si applica lo stesso metodo neppure tra una biblioteca e l'altra, figuriamoci tra una biblioteca e un museo. Ognuna di queste aperture deve essere oggetto di attente riflessioni e inserita nell'ambito di un processo complesso. In particolare per quanto riguarda in nostri musei, voi sapete che noi stiamo lavorando moltissimo sulla questione della Card e anche su tutte le varie iniziative che stanno a fianco dell'attività istituzionali dei Musei come per esempio Arte Fiera o le altre iniziative che coinvolgono tutta la città, ma è anche evidente che una maggiore fruizione dei nostri musei richieda anche una valutazione molto attenta dei pubblici che li frequentano ed è anche per questo motivo che stiamo mettendo in campo uno studio che ci permetta di indagare e capire che tipo di persone frequentano la nostra offerta culturale, ma sopratutto che ci porti a riflettere su quello che noi definiamo il non pubblico, cioè quelle fasce della nostra popolazione che potrebbero fruire della nostra offerta, ma che ancora non lo fanno. Quindi qualsiasi azione che vada nella direzione di aprire maggiormente i nostri musei e le nostre biblioteche deve necessariamente partire da questa considerazione, cioè qual è il nostro pubblico e qual è il nostro non pubblico. Infine, solo quando sarà messa in campo questa indagine e solo quando saranno verificate le questioni economiche e quelle relative al personale si procederà verso l' eventuale ampliamento delle aperture di queste biblioteche e di questi musei, sempre in accordo con i consigli di Amministrazione. Quello che ho dichiarato ai giornali è che non sono particolarmente interessata a valutare aperture speciali in occasione di particolari iniziative, perché queste sono cose che possiamo fare già da ora. Mi interessa invece avviare uno studio strategico che ci porti a considerare quali sono le scelte migliori per consolidare l'offerta culturale nei nostri territori e soprattutto fuori dalle mura del centro storico.

Vi ringrazio per l'attenzione che riservate alle biblioteche e ai musei perché ritengo che sia importante discutere in quest'aula di questi fatti, così come ci ricorda la consigliera Cocconcelli. Penso di avere risposto a tutte le vostre domande e non mi resta che specificare che le nostre azioni vanno esattamente nella direzione, già sottolineata dalla consigliera Lembi, della fruibilità, dell'accessibilità e della individuazione di attività che portino a considerare le nostre Istituzioni culturali come realtà con le quali avere a che fare quotidianamente. Per questo è importante individuare quali saranno gli orari di apertura e mantenerli, perché non si tratta di eccezionalità, ma di una relazione quotidiana di interscambio con quello che succede nelle biblioteche al di là delle attività specifiche che vengono di volta in volta presentate. Per questo motivo è assolutamente necessario riportare i dati sui nostri consumi culturali, dati che per altro abbiamo e che dobbiamo solo studiare e incrociare. Infine, specificato che musei e biblioteche sono due cose diverse, occorre specificare bene che non siamo in grado in questa fase di dire faremo un'apertura h24 di tutte le nostre biblioteche, terremo aperte le biblioteche fino a mezzanotte. Queste non sono dichiarazioni mie. Quello che intendo fare è strutturale, non ha un carattere di eccezionalità e quindi deve prevedere tutto quello che è prevedibile attraverso i dati che abbiamo rispetto al pubblico, le economie che sono a disposizione e le risorse del personale".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
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