Question Time, chiarimenti sul piano per le periferie
L'assessore all'Urbanistica Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Partito democratico) sul piano per le periferie. La domanda della consigliera Lembi"Inv...
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L'assessore all'Urbanistica Valentina Orioli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Simona Lembi (Partito democratico) sul piano per le periferie.
La domanda della consigliera Lembi
"Invito il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico amministrativa in merito alle questioni di riqualificazione urbana e di sicurezza delle periferie per come emersi dal Programma Straordinario varato nei giorni scorsi che ne ha ammessi 29 progetti per un valore di 40 milioni di euro. Chiedo in particolare, di conoscere la sua opinione sugli effetti che questi interventi avranno sulla città di Bologna".
La risposta dell'assessore Orioli
"I 29 progetti a cui fa riferimento la domanda rappresentano nel loro insieme il progetto presentato dalla Città Metropolitana di Bologna al “Bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane” lanciato dal Governo nel maggio 2016.
Come è noto, il progetto della Città metropolitana di Bologna, che è stato presentato congiuntamente a quello del Comune di Bologna, si è classificato 24esimo ed è stato finanziato con la prima tranche di finanziamenti, mentre il progetto del Comune di Bologna è 76esimo in una graduatoria complessiva di 120 progetti.
Recentemente il CIPE ha deliberato l'assegnazione di 800 milioni che arrivano a finanziare il 74esimo progetto in graduatoria, quindi possiamo ritenere che sia ormai vicino il finanziamento anche per il Comune di Bologna, come ci è stato più volte assicurato.
Come ho detto il progetto della Città Metropolitana e quello del Comune sono stati presentati congiuntamente, e rispondono ad una logica complessiva che è stata sintetizzata nel titolo “Convergenze metropolitane”. Il tema trasversale comune a tutte le azioni che abbiamo chiesto di finanziare con il Bando Periferie è infatti l'obiettivo di aumentare i fattori di “convergenza metropolitana”, di favorire cioè la piena integrazione delle politiche di rigenerazione urbana, per il lavoro e l'inclusione sociale.
Da questo punto di vista centrale è la lettura del territorio metropolitano come di un territorio “aperto”, e fondamentale diventa quindi il tema delle connessioni e del completamento delle reti della mobilità, che in effetti è al centro di quasi tutti i progetti – dei 29 presentati dalla Città Metropolitana, così come dei progetti per le zone del Pilastro e dell'Arcoveggio presentati dal Comune.
In particolare i progetti della Città Metropolitana mettono al centro la mobilità sostenibile, e contribuiscono al completamento di sistemi di mobilità metropolitana come SFM e rete ciclabile, permettendo al contempo il miglioramento qualitativo dei sistemi di spazi pubblici, una maggiore e più facile accessibilità, e di conseguenza migliorando anche le condizioni di sicurezza delle aree interessate. Quindi connessioni e qualità degli spazi di relazione.
Per queste qualità riteniamo che i 29 progetti selezionati dalla Città Metropolitana di Bologna fra 93 proposte progettuali raccolte fra tutti i Comuni, siano strategici per migliorare la permeabilità alle relazioni nel territorio metropolitano: verso la città di Bologna, ma anche delle periferie fra di loro.
Aggiungo come informazione che la Città Metropolitana di Bologna, che è rientrata nella prima tranche di finanziamenti e ha sottoscritto la convenzione col Governo lo scorso 6 marzo, ha recentemente consegnato a Roma i 28 progetti definitivi e un progetto esecutivo, relativo all'area di Zola Predosa. Zola sarà quindi il progetto che avvierà per primo il cantiere, forse già entro l'estate, mentre entro il prossimo 3 ottobre la Città Metropolitana provvederà ad inviare a Roma gli altri 28 progetti in forma esecutiva, così mi è stato detto. La previsione è che altri cantieri possano essere avviati entro il 2017".
La domanda della consigliera Lembi
"Invito il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politico amministrativa in merito alle questioni di riqualificazione urbana e di sicurezza delle periferie per come emersi dal Programma Straordinario varato nei giorni scorsi che ne ha ammessi 29 progetti per un valore di 40 milioni di euro. Chiedo in particolare, di conoscere la sua opinione sugli effetti che questi interventi avranno sulla città di Bologna".
La risposta dell'assessore Orioli
"I 29 progetti a cui fa riferimento la domanda rappresentano nel loro insieme il progetto presentato dalla Città Metropolitana di Bologna al “Bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane” lanciato dal Governo nel maggio 2016.
Come è noto, il progetto della Città metropolitana di Bologna, che è stato presentato congiuntamente a quello del Comune di Bologna, si è classificato 24esimo ed è stato finanziato con la prima tranche di finanziamenti, mentre il progetto del Comune di Bologna è 76esimo in una graduatoria complessiva di 120 progetti.
Recentemente il CIPE ha deliberato l'assegnazione di 800 milioni che arrivano a finanziare il 74esimo progetto in graduatoria, quindi possiamo ritenere che sia ormai vicino il finanziamento anche per il Comune di Bologna, come ci è stato più volte assicurato.
Come ho detto il progetto della Città Metropolitana e quello del Comune sono stati presentati congiuntamente, e rispondono ad una logica complessiva che è stata sintetizzata nel titolo “Convergenze metropolitane”. Il tema trasversale comune a tutte le azioni che abbiamo chiesto di finanziare con il Bando Periferie è infatti l'obiettivo di aumentare i fattori di “convergenza metropolitana”, di favorire cioè la piena integrazione delle politiche di rigenerazione urbana, per il lavoro e l'inclusione sociale.
Da questo punto di vista centrale è la lettura del territorio metropolitano come di un territorio “aperto”, e fondamentale diventa quindi il tema delle connessioni e del completamento delle reti della mobilità, che in effetti è al centro di quasi tutti i progetti – dei 29 presentati dalla Città Metropolitana, così come dei progetti per le zone del Pilastro e dell'Arcoveggio presentati dal Comune.
In particolare i progetti della Città Metropolitana mettono al centro la mobilità sostenibile, e contribuiscono al completamento di sistemi di mobilità metropolitana come SFM e rete ciclabile, permettendo al contempo il miglioramento qualitativo dei sistemi di spazi pubblici, una maggiore e più facile accessibilità, e di conseguenza migliorando anche le condizioni di sicurezza delle aree interessate. Quindi connessioni e qualità degli spazi di relazione.
Per queste qualità riteniamo che i 29 progetti selezionati dalla Città Metropolitana di Bologna fra 93 proposte progettuali raccolte fra tutti i Comuni, siano strategici per migliorare la permeabilità alle relazioni nel territorio metropolitano: verso la città di Bologna, ma anche delle periferie fra di loro.
Aggiungo come informazione che la Città Metropolitana di Bologna, che è rientrata nella prima tranche di finanziamenti e ha sottoscritto la convenzione col Governo lo scorso 6 marzo, ha recentemente consegnato a Roma i 28 progetti definitivi e un progetto esecutivo, relativo all'area di Zola Predosa. Zola sarà quindi il progetto che avvierà per primo il cantiere, forse già entro l'estate, mentre entro il prossimo 3 ottobre la Città Metropolitana provvederà ad inviare a Roma gli altri 28 progetti in forma esecutiva, così mi è stato detto. La previsione è che altri cantieri possano essere avviati entro il 2017".