Comunicati stampa

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Question time, chiarimenti sul nodo di Rastignano

L'assessore alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Giulio Venturi (Insieme Bologna) sul nodo di Rastignano. La risposta è stata l...

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L'assessore alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Giulio Venturi (Insieme Bologna) sul nodo di Rastignano. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Matteo Lepore

La domanda del consigliere Venturi
"Premesso che da notizie stampa si è appreso che il cosiddetto “Nodo di Rastignano” è un progetto che prevede la realizzazione di una variante alla strada provinciale della Futa, lunga circa 2800 metri, con un intervento che inizia a monte del Ponte delle Oche (nel territorio del Comune di Pianoro), collegandosi al tratto di strada Fondo Valle Savena, per arrivare nel Comune di Bologna, in prossimità di via Corelli, collegandosi con la strada cosiddetta 870; la lunga vicenda del “Nodo” trova origine nell’accordo che Ferrovie dello Stato e TAV stipularono nel 1991 per la realizzazione della linea di Alta velocità, in cui è compresa la tratta Bologna - Firenze, ma ha subito numerosi ritardi nel corso della realizzazione; l’opera è strategica ed indispensabile per migliorare la viabilità dei cittadini che si muovono nei due sensi tra Bologna e la vallata del Savena; il primo stralcio dell’opera, in fase di ultimazione, dovrebbe inoltre alleggerire il traffico delle vie bolognesi Toscana, del Pozzo, Filippini, Ponchielli e Foscherara; ad oggi si registra un aumento di mezzi pesanti sull’asse viario di Via Toscana - Via Murri, dovuto al fatto che i mezzi provenienti dalla Futa, non avendo alternative, transitano sulle arterie cittadine citate, fino a Via Dagnini, per poter accedere all’autostrada, mettendo a rischio sia la salute che l’incolumità dei cittadini.
Chiedo pertanto al Sindaco e alla Giunta di fornire informazione sullo stato dell’arte dei lavori relativi al primo stralcio dell’opera; se siano in grado di fornire una indicazione temporale sulla prevista ultimazione degli stessi e sull’inizio di quelli relativi al secondo stralcio; se non ritengano opportuno attivarsi, per quanto di competenza, al fine di accelerare l’iter della realizzazione delle opere suddette".

La risposta dell'assessore Priolo letta in aula dall'assessore Lepore
"Relativamente alla richiesta di avere informazioni sullo stato dei lavori relativi al primo stralcio dell'opera, si comunica che a seguito di pubblicazione di bando di gara, R.F.I. S.p.A. nell’agosto 2014 ha affidato provvisoriamente alla ditta Baraldini Quirino S.p.A. di Mirandola l’appalto concorso per la progettazione esecutiva e la realizzazione del primo lotto della variante di Rastignano.
A ottobre 2014 è stato affidato l’appalto a seguito di presentazione da parte dell’impresa delle garanzie fideiussorie previste nel bando di gara. Il 7 gennaio 2015, la stazione appaltante, a seguito di verifica approfondita di tutta la documentazione fornita dall'impresa aggiudicataria, ha formalizzato l'affidamento all'appaltatore Costruzioni Edili Baraldini Quirino spa. A luglio 2015 sono stati consegnati gli elaborati del progetto definitivo relativi alle proposte di modifiche progettuali ai fini della verifica del procedimento tecnicoamministrativo per l’approvazione della versione finale del progetto. Il 15 settembre 2015 l'Impresa aggiudicataria ha consegnato formalmente, come da contratto, gli elaborati di Progetto Esecutivo, sui quali Italferr spa ha svolto le verifiche per la relativa approvazione. Il 21 settembre 2015 è avvenuta la consegna delle aree per le necessarie indagini archeologiche, affidate alla Cooperativa Archeologica di Firenze, e sono state avviate alcune attività propedeutiche alla cantierizzazione vera e propria (rilievi topografici, recinzioni, pulizia). A fine novembre 2015 è stata effettuata la consegna delle aree all'impresa aggiudicataria e sono state avviate le attività propedeutiche alla cantierizzazione.
Il ritrovamento, in data 17 giugno 2016, di un ordigno bellico sulla sponda destra del torrente Savena ha comportato l'interruzione delle lavorazioni in corso e dei movimenti terra per tutto il cantiere. Il brillamento dell'ordigno è avvenuto il 7 maggio scorso e contestualmente sono ripresi i lavori di movimento terra.
Sono attualmente in corso le attività di spostamento dei sottoservizi interferenti con l'opera (acquedotto Hera, cavidotti Telecom, cavidotti media tensione ENEL, canaletta Savena), la realizzazione delle fondazioni e delle pile del viadotto Savena in sponda sinistra, il completamento della impermeabilizzazione del sottopasso alla linea ferroviaria Direttissima per il collegamento con via Toscana (Bretella del Dazio), la realizzazione del sottopasso di via del Pozzo, le opere di difesa spondale del torrente Savena, il trattamento a calce del terreno di sottofondo di posa dell'asse stradale, il completamento delle indagini per la bonifica da ordigni bellici.
Da informazioni ricevute dai responsabili della Stazione Appaltante, il completamento dei lavori dell'intero primo lotto è previsto per dicembre 2018, inoltre a seguito di verifiche tecnico funzionali eseguite congiuntamente con i tecnici della Amministrazione comunale, potrebbe essere resa possibile l'apertura anticipata del sotto-lotto compreso tra la Bretella del Dazio e la rotatoria Mafalda di Savoia nell'estate del 2018.
Relativamente al secondo stralcio dell'opera, compreso tra lo svincolo Rastignano ed il "Ponte delle Oche", entro il corrente anno l'Amministrazione comunale di Bologna dovrebbe sottoscrivere l'accordo denominato "Patto per Bologna" regolante le modalità di finanziamento ed i tempi realizzativi dell'opera.
L'Amministrazione comunale è in costante contatto con la Stazione Appaltante per essere informata sullo stato di avanzamento dei lavori e sull'insorgere di eventuali criticità, effettuerà l'Alta Sorveglianza per verificare il rispetto dei tempi del cronoprogramma ed il rispetto delle prescrizioni tecniche impartite durante l'iter approvativo dell'opera, si attiverà per quanto di propria competenza per agevolare la regolare prosecuzione dei lavori, impedire rallentamenti, e mantenere la cittadinanza informata.
E' attualmente in corso un Piano di monitoraggio ambientale, che proseguirà anche una volta completati i lavori, per monitorare le componenti ambientali più sensibili (rumore, acque, atmosfera, vibrazioni) impattate dai lavori e dall'esercizio della infrastruttura, i cui risultati sono liberamente consultabili sul sito della Amministrazione comunale.
A questo voglio aggiungere che nei giorni scorsi il Sindaco a Roma ha incontrato il sottosegretario De Vincenti e, come è stato comunicato, si andrà avanti sul Patto per Bologna al di là della firma formale e ufficiale rispetto all'iter per inserire in ambito Cipe le risorse che sono state condivise".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:38
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