Question Time, chiarimenti sul fenomeno della prostituzione in strada
L'assessore alla Sicurezza, Riccardo Malagoli, ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Mirka Cocconcelli (Lega nord) e Simona Lembi (Partito Democratico) sul fenomeno della prostituzione in strada. La risposta è stata let...
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L'assessore alla Sicurezza, Riccardo Malagoli, ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Mirka Cocconcelli (Lega nord) e Simona Lembi (Partito Democratico) sul fenomeno della prostituzione in strada. La risposta è stata letta in aula dall'assessore Davide Conte.
Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Considerato che dev' essere consentito il diritto alla libertà sessuale tra adulti consenzienti e che attualmente la prostituzione in-door è un dato di fatto, basta guardare i 14 mila annunci annuali presenti sui giornali, da cui si evince che i due terzi della prostituzione avvengono al chiuso.
Preso atto che in Italia la prostituzione non è reato, ma è reato lo sfruttamento della stessa e considerato che il 3 ottobre 2013 si è tenuto il convegno al Palazzo della Regione Emilia Romagna: 'Prostituzione, sotto gli occhi di tutti'
Chiedo alla Giunta quali interventi ponga in essere per disincentivare la prostituzione esercitata in strada, con tanto di camper e roulotte, sia in zona Fiera (all'altezza dell'uscita 7 della tangenziale) che in zona Borgo Panigale".
Domanda d'attualità della consigliera Lembi
"In merito all'informazione date dalla stampa circa l'attività di prostituzione presente sul nostro territorio, chiedo al Sindaco e alla Giunta come valuta questo fenomeno e come pensa un' amministrazione pubblica possa davvero affrontarlo;
quali informazioni ha potuto recuperare dagli operatori delle unità di strada e da coloro che si occupano di questo fenomeno in sinergia col Comune di Bologna".
Risposta dell'assessore Malagoli letta in aula dall'assessore Conte
"Gentili consigliere Cocconcelli e Lembi, in tema di prostituzione è opportuno premettere che tale fenomeno non costituisce reato e non è pertanto sanzionabile; ciò determina una ulteriore difficoltà nello svolgimento di una efficace azione intesa a limitarne la diffusione e la sola presenza di prostitute sulla pubblica strada non consente di effettuare interventi coercitivi. In tale contesto si può provvedere ad elevare sanzioni ad eventuali violazioni di natura penale o amministrativa. Costituisce invece fattispecie di reato lo sfruttamento della prostituzione, perseguito dalle competenti Autorità Giudiziarie.
La Polizia Municipale, nell'ambito della sistematica attività di controllo del territorio volta a prevenire e reprimere qualunque tipologia di illecito, compie interventi sanzionatori anche nei confronti dei responsabili di comportamenti illeciti correlati a questa pratica.
Proprio nei giorni scorsi sono state sanzionate due prostitute che stazionavano seminude nella Zona della Fiera (Via Stalingrado) ed alle quali è stata contestata la commissione di atti contrari alla pubblica decenza.
In altre circostanze sono state applicate le norme del Regolamento di Polizia Urbana in materia di comportamenti vietati nei luoghi pubblici. Nel caso specifico si è trattato dell'espletamento di funzioni fisiologiche e le relative sanzioni, nel corso degli ultimi anni, sono state diverse centinaia.
Numerose sono anche le sanzioni applicate per violazioni a norme del Codice della Strada, commesse da automobilisti dediti alla frequentazione delle prostitute.
Si assicura quindi ogni possibile impegno nella prosecuzione della attività di vigilanza, specialmente ad opera dei Reparti Navile e Reno-Borgo Panigale nel cui territorio di competenza il fenomeno presenta aspetti di particolare rilevanza e del Reparto Sicurezza Urbana specializzato in materia.
In merito alle azioni poste in essere dall'Amministrazione Comunale preme rilevare che la maggior parte delle ragazze che si prostituiscono in strada è vittima di tratta e, per contrastare tale fenomeno, il Comune di Bologna è attivo sin dagli anni novanta con il progetto "Oltre la strada".
In collaborazione con alcune associazioni del territorio (Casa delle Donne per non subire violenza, Papa Giovanni XXIII, Mondodonna, MIT) i progetti consentono di togliere dalla strada le ragazze che chiedono aiuto ed intendono sottrarsi alle organizzazioni che le controllano, assisterle durante la procedura di denuncia e testimonianza, nelle procedure per ottenere i documenti e per conquistare autonomia lavorativa ed abitativa.
Ad integrazione di questo progetto, più recentemente ne sono stati attivati altri due: il progetto "Riduzione del danno" che pone in essere attività di prevenzione, mediazione e riduzione del danno per chi si prostituisce in strada, effettuando azioni di prevenzione dei rischi che minano la salvaguardia e la tutela della salute; il progetto "Invisibile" che ha come obiettivo una mappatura della prostituzione in appartamento o locali di intrattenimento, con sperimentazione di modalità di contatto con le persone che esercitano la prostituzione in tali ambiti.
Alcune delle associazioni che collaborano ai citati progetti sono dotate di unità di strada, che effettuano uscite (sia notturne che diurne) con attività sia di monitoraggio che di contatto. Tutte le attività svolte vengono periodicamente relazionate all'Amministrazione, sia in termini di rilevazione di dati che di qualità ed entità degli interventi effettuati.
Gli esiti dei citati progetti sono da considerarsi molto positivi: in particolare il progetto Oltre la Strada offre percentuali di successo (completamento del percorso con ottenimento di autonomia lavorativa e abitativa o rimpatrio volontario) intorno all'87% dei percorsi attivati.
Il Comune di Bologna provvede a convocare periodicamente un tavolo a cui partecipano sia le Associazioni coinvolte nei progetti che le Forze dell'Ordine al fine di mantenere attivo il confronto sui migliori metodi di contrasto a tali fenomeni".
Domanda d'attualità della consigliera Cocconcelli
"Considerato che dev' essere consentito il diritto alla libertà sessuale tra adulti consenzienti e che attualmente la prostituzione in-door è un dato di fatto, basta guardare i 14 mila annunci annuali presenti sui giornali, da cui si evince che i due terzi della prostituzione avvengono al chiuso.
Preso atto che in Italia la prostituzione non è reato, ma è reato lo sfruttamento della stessa e considerato che il 3 ottobre 2013 si è tenuto il convegno al Palazzo della Regione Emilia Romagna: 'Prostituzione, sotto gli occhi di tutti'
Chiedo alla Giunta quali interventi ponga in essere per disincentivare la prostituzione esercitata in strada, con tanto di camper e roulotte, sia in zona Fiera (all'altezza dell'uscita 7 della tangenziale) che in zona Borgo Panigale".
Domanda d'attualità della consigliera Lembi
"In merito all'informazione date dalla stampa circa l'attività di prostituzione presente sul nostro territorio, chiedo al Sindaco e alla Giunta come valuta questo fenomeno e come pensa un' amministrazione pubblica possa davvero affrontarlo;
quali informazioni ha potuto recuperare dagli operatori delle unità di strada e da coloro che si occupano di questo fenomeno in sinergia col Comune di Bologna".
Risposta dell'assessore Malagoli letta in aula dall'assessore Conte
"Gentili consigliere Cocconcelli e Lembi, in tema di prostituzione è opportuno premettere che tale fenomeno non costituisce reato e non è pertanto sanzionabile; ciò determina una ulteriore difficoltà nello svolgimento di una efficace azione intesa a limitarne la diffusione e la sola presenza di prostitute sulla pubblica strada non consente di effettuare interventi coercitivi. In tale contesto si può provvedere ad elevare sanzioni ad eventuali violazioni di natura penale o amministrativa. Costituisce invece fattispecie di reato lo sfruttamento della prostituzione, perseguito dalle competenti Autorità Giudiziarie.
La Polizia Municipale, nell'ambito della sistematica attività di controllo del territorio volta a prevenire e reprimere qualunque tipologia di illecito, compie interventi sanzionatori anche nei confronti dei responsabili di comportamenti illeciti correlati a questa pratica.
Proprio nei giorni scorsi sono state sanzionate due prostitute che stazionavano seminude nella Zona della Fiera (Via Stalingrado) ed alle quali è stata contestata la commissione di atti contrari alla pubblica decenza.
In altre circostanze sono state applicate le norme del Regolamento di Polizia Urbana in materia di comportamenti vietati nei luoghi pubblici. Nel caso specifico si è trattato dell'espletamento di funzioni fisiologiche e le relative sanzioni, nel corso degli ultimi anni, sono state diverse centinaia.
Numerose sono anche le sanzioni applicate per violazioni a norme del Codice della Strada, commesse da automobilisti dediti alla frequentazione delle prostitute.
Si assicura quindi ogni possibile impegno nella prosecuzione della attività di vigilanza, specialmente ad opera dei Reparti Navile e Reno-Borgo Panigale nel cui territorio di competenza il fenomeno presenta aspetti di particolare rilevanza e del Reparto Sicurezza Urbana specializzato in materia.
In merito alle azioni poste in essere dall'Amministrazione Comunale preme rilevare che la maggior parte delle ragazze che si prostituiscono in strada è vittima di tratta e, per contrastare tale fenomeno, il Comune di Bologna è attivo sin dagli anni novanta con il progetto "Oltre la strada".
In collaborazione con alcune associazioni del territorio (Casa delle Donne per non subire violenza, Papa Giovanni XXIII, Mondodonna, MIT) i progetti consentono di togliere dalla strada le ragazze che chiedono aiuto ed intendono sottrarsi alle organizzazioni che le controllano, assisterle durante la procedura di denuncia e testimonianza, nelle procedure per ottenere i documenti e per conquistare autonomia lavorativa ed abitativa.
Ad integrazione di questo progetto, più recentemente ne sono stati attivati altri due: il progetto "Riduzione del danno" che pone in essere attività di prevenzione, mediazione e riduzione del danno per chi si prostituisce in strada, effettuando azioni di prevenzione dei rischi che minano la salvaguardia e la tutela della salute; il progetto "Invisibile" che ha come obiettivo una mappatura della prostituzione in appartamento o locali di intrattenimento, con sperimentazione di modalità di contatto con le persone che esercitano la prostituzione in tali ambiti.
Alcune delle associazioni che collaborano ai citati progetti sono dotate di unità di strada, che effettuano uscite (sia notturne che diurne) con attività sia di monitoraggio che di contatto. Tutte le attività svolte vengono periodicamente relazionate all'Amministrazione, sia in termini di rilevazione di dati che di qualità ed entità degli interventi effettuati.
Gli esiti dei citati progetti sono da considerarsi molto positivi: in particolare il progetto Oltre la Strada offre percentuali di successo (completamento del percorso con ottenimento di autonomia lavorativa e abitativa o rimpatrio volontario) intorno all'87% dei percorsi attivati.
Il Comune di Bologna provvede a convocare periodicamente un tavolo a cui partecipano sia le Associazioni coinvolte nei progetti che le Forze dell'Ordine al fine di mantenere attivo il confronto sui migliori metodi di contrasto a tali fenomeni".