Question Time, chiarimenti sul degrado della zona universitaria della consigliera Borgonzoni
L'assessore alla Sicurezza e Lotta al degrado Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sul degrado della zona universitaria. La domanda dell...
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L'assessore alla Sicurezza e Lotta al degrado Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sul degrado della zona universitaria.
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Viste le notizie di stampa vorrei sapere cosa intende il Sindaco puntualmente per "sana repressione" e se tale "sana repressione" verrà applicata non solo alle attività commerciali, che fino a prova contraria sono anche e non ultimo una ricchezza del nostro territorio, ma anche a tutti gli abusivi e spacciatori della zona universitaria; chiedo altresì se realmente ritiene che il progetto "Guasto Village" abbia migliorato la qualità di sicurezza e ordine in Piazza Verdi e se non teme che le politiche messe in campo dall'amministrazione - politiche che poco tutelano cittadini ed esercenti - possano un giorno tramutarsi in esposti contro l'amministrazione stessa come già successo in altre città".
La risposta dell'assessore Malagoli
“Il nostro compito è di reprimere le attività illecite che vengono sanzionate. In questo senso, credo che sia importante la sana repressione di attività illecite, probabilmente non è stato scritto nell'articolo che lei riporta 'attività illecite', ce lo chiede anche il Consiglio comunale continuamente. Salvo poi che non è tutto esaustivo. Quella è una zona, come abbiamo già avuto modo più volte di dire, estremamente delicata. E' una zona che si presta all'affollamento delle persone che di sera soprattutto con la buona stagione si intrattengono e bastano poche persone che parlano che in una zona come quella si sentono, se poi sono 500 persone si sentono molto. Che il Guasto fosse la soluzione di tutti i mali nessuno nell'Amministrazione l'ha mai pensato, ma che fosse un tentativo di cambiare l'utilizzo di quella zona da parte di altri soggetti, questo sì, questo credo che sia avvenuto. Che tante persone abbiano partecipato in estate alla terrazza del Comunale o al Guasto Village e non mettevano piede in quei luoghi da tempo è un cambiamento di attività in quella zona. Poi è chiaro che ci deve essere un confronto con gli esercenti di quella zona, ma gli esercenti di quella zona non possono dire: 'Io preferisco prendere le multe perché tanto guadagno così tanto che posso pagarmi la multa'. La repressione sta lì, nella risposta sbagliata di un esercente che non ha la possibilità di rimanere aperto di fronte a un'ordinanza. La può impugnare, può chiedere la sospensiva, ma non dire 'io rimango aperto', perché altrimenti io ti devo fare un'altra multa, così come è successo. Quella è una zona che ha bisogno di condivisione su percorsi ma che ha anche bisogno di repressione dei comportamenti sbagliati. E noi stiamo attuando questo tipo di politica, lì e in altri luoghi della città. Ritorniamo sempre al senso civico, che deve essere sempre rivolto agli altri e non a se stessi".
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Viste le notizie di stampa vorrei sapere cosa intende il Sindaco puntualmente per "sana repressione" e se tale "sana repressione" verrà applicata non solo alle attività commerciali, che fino a prova contraria sono anche e non ultimo una ricchezza del nostro territorio, ma anche a tutti gli abusivi e spacciatori della zona universitaria; chiedo altresì se realmente ritiene che il progetto "Guasto Village" abbia migliorato la qualità di sicurezza e ordine in Piazza Verdi e se non teme che le politiche messe in campo dall'amministrazione - politiche che poco tutelano cittadini ed esercenti - possano un giorno tramutarsi in esposti contro l'amministrazione stessa come già successo in altre città".
La risposta dell'assessore Malagoli
“Il nostro compito è di reprimere le attività illecite che vengono sanzionate. In questo senso, credo che sia importante la sana repressione di attività illecite, probabilmente non è stato scritto nell'articolo che lei riporta 'attività illecite', ce lo chiede anche il Consiglio comunale continuamente. Salvo poi che non è tutto esaustivo. Quella è una zona, come abbiamo già avuto modo più volte di dire, estremamente delicata. E' una zona che si presta all'affollamento delle persone che di sera soprattutto con la buona stagione si intrattengono e bastano poche persone che parlano che in una zona come quella si sentono, se poi sono 500 persone si sentono molto. Che il Guasto fosse la soluzione di tutti i mali nessuno nell'Amministrazione l'ha mai pensato, ma che fosse un tentativo di cambiare l'utilizzo di quella zona da parte di altri soggetti, questo sì, questo credo che sia avvenuto. Che tante persone abbiano partecipato in estate alla terrazza del Comunale o al Guasto Village e non mettevano piede in quei luoghi da tempo è un cambiamento di attività in quella zona. Poi è chiaro che ci deve essere un confronto con gli esercenti di quella zona, ma gli esercenti di quella zona non possono dire: 'Io preferisco prendere le multe perché tanto guadagno così tanto che posso pagarmi la multa'. La repressione sta lì, nella risposta sbagliata di un esercente che non ha la possibilità di rimanere aperto di fronte a un'ordinanza. La può impugnare, può chiedere la sospensiva, ma non dire 'io rimango aperto', perché altrimenti io ti devo fare un'altra multa, così come è successo. Quella è una zona che ha bisogno di condivisione su percorsi ma che ha anche bisogno di repressione dei comportamenti sbagliati. E noi stiamo attuando questo tipo di politica, lì e in altri luoghi della città. Ritorniamo sempre al senso civico, che deve essere sempre rivolto agli altri e non a se stessi".