L'assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sul collettivo Hobo.

La domanda della consigliera Borgonzoni
"Chiedo al Sindaco ed alla Giunta un proprio parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare cosa ne pensa del fatto che il collettivo Hobo come accadde per il Cua e dopo la loro 'vittoria' sui tornelli ora riesca ad accedere a degli spazi dell'Università e se non ritenga che siano proprio questi gli atti che fanno credere a questi ragazzi di poter fare ciò che vogliono anche oltre la legge nella nostra città e come pensa sarà in futuro gestibile piazza Verdi da parte dell'amministrazione".

La risposta dell'assessore Malagoli
"Rispondo prima alla domanda da lei aggiunta in Aula: la ragazza che girava nuda in città è stata fermata dalla polizia ferroviaria, in zona viale Pietramellara; è stata sanzionata con 3.300 euro di multa; non abita a Bologna, era a Bologna da amici e viene da un'altra città. Evidentemente il caldo dà fastidio, non so cosa dirle di più. Comunque è stata fermata.

In merito alla sua domanda iniziale, leggendo l'articolo di stampa dal quale lei ha tratto spunto, si evince che l'Università ha fatto un bando e lo spazio non è stato concesso al collettivo Hobo, ma ad un'associazione che Hobo ha creato con un programma di iniziative che è stato condiviso dall'Università. L'Università ha degli spazi e li dà in gestione a diverse associazioni studentesche, quindi sicuramente avranno valutato utili le attività proposte attraverso il progetto presentato da questa associazione, che è nata da Hobo a quanto leggo sui giornali, ma è un'associazione con un legale rappresentante che si impegna a fare determinate cose. L'Università ha un'importante dialogo con l'Amministrazione, ma per quello che riguarda la gestione dei rapporti con le attività studentesche è completamente autonoma".