Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul bando per il mercato della Piazzola

L'assessore all'Economia, Matteo Lepore, ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Lucia Borgonzoni e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sul bando per il mercato della Piazzola.Domanda d'attualità della consigliera Borgonz...

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L'assessore all'Economia, Matteo Lepore, ha risposto alle domande d'attualità delle consigliere Lucia Borgonzoni e Paola Francesca Scarano (Lega nord) sul bando per il mercato della Piazzola.

Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
"Sono a chiedere quale sia il pensiero in merito ai provvedimenti in discussione relativo al 'Milleproroghe' riguardo agli ambulanti e le possibili ripercussioni nelle politiche cittadine del bando del Mercato della Piazzola.
Nello specifico chiedo se si ritenga possa essere politicamente opportuno non procedere con il bando, visto anche che fino al 31 dicembre 2018 non possono essere toccate le concessioni.
Se si sceglie di proseguire sulla linea politica del bando, quale sia la possibile data scelta da questa Amministrazione per la scadenza della concessione da inserire nella domanda, allo scopo di evitare eventuali ricorsi".

Domanda d'attualità della consigliera Scarano
"Alla luce dei dati riportati in questi giorni dagli organi d'informazione, si chiede al Sindaco e alla Giunta di esprimersi sul bando in essere e di rendicontare sugli sviluppi futuri".


La risposta dell'assessore Matteo Lepore:

"Per quanto riguarda il decreto milleproroghe, alla fine è stato convertito con un testo differente da come era stato presentato dal Governo. Il testo definitivo cita all'articolo 6 comma 8, relativo alla proroga delle concessioni per il commercio su area pubblica, che: al fine di allineare le scadenze delle concessioni di commercio su aree pubbliche garantendo omogeneità di gestione delle procedure di assegnazione, il termine delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore della presente disposizione e con scadenza anteriore al 31 dicembre 2018 è prorogato fino a tale data. Le amministrazioni interessate, che non vi abbiano già provveduto, devono avviare le procedure di selezione pubblica, nel rispetto della vigente normativa dello Stato e delle Regioni, al fine del rilascio delle nuove concessioni entro la data suddetta - quindi 31 dicembre 2018 - nelle more degli adempimenti da parte dei comuni sono comunque salvaguardati i diritti degli operatori uscenti.
Quindi noi cercheremo di interpretare questo comma e di applicarlo al meglio, lo faremo in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna che in questi giorni dovrebbe pubblicare una circolare, che condividerà ovviamente con tutti gli enti locali, per dare una interpretazione univoca. Noi proseguiremo con la modalità che abbiamo tenuto in questi mesi. Seguiremo le indicazioni della Regione Emilia-Romagna e cercheremo di tenere un comportamento coerente con la compagine dei comuni della nostra regione.
Nel frattempo alcune associazioni di categoria livello nazionale, Anva e Fiva, hanno già dato una loro interpretazione, di parte, ma comunque autorevole, essendo categorie nazionali. In particolare loro ritengono che i bandi che siano già stati pubblicati debbano mantenersi in essere, che occorra procedere con la istruttorie, fare le graduatorie e assegnare le concessioni, con ovviamente decorrenza 1 gennaio 2019. Se questa fosse l'interpretazione definitiva, significherebbe che il bando che abbiamo pubblicato sarebbe attivo, da mantenere, con scadenza 31 marzo, poi formazione della graduatoria, assegnazione delle concessioni e ovviamente attivazione di queste concessioni non da fine 2017, come avevamo previsto, ma dall'1 gennaio 2019, il che vorrebbe dire slittamento di un anno delle concessioni. Qualora l'interpretazione fosse invece che l'attuale bando fosse da rifare, dovremmo rifare il bando e comunque arrivare alle concessioni all'1 gennaio 2019. La sostanza non cambierebbe, in ogni caso le concessioni nuove dovrebbero partire dall'1 gennaio 2019.
Dobbiamo ragionare in queste ore insieme alla Regione se arrivarci con un nuovo bando o mantenendo l'attuale bando. Dovendo annullare l'attuale bando, chiaramente dovremmo poi procedere a restituire le risorse per i bolli a coloro che hanno partecipato, e rifare tutto. In queste ore con la Regione troveremo l'interpretazione condivisa e poi ovviamente procederemo di conseguenza e informeremo il Consiglio e gli operatori che fino a nuova disposizione devono comunque partecipare a questo bando, fino al 31 marzo.
Ricordo che il nostro progetto di riorganizzazione del mercato e restyling prevedeva comunque di attendere le nuove concessioni, di presentare un nostro progetto alla Sovrintendenza e di prevedere anche la modifica del nostro piano investimenti. In ogni caso saremmo partiti a fine 2017, inizio 2018, anche con lo spostamento dei banchi. Quindi noi non prevediamo di alterare la nostra impostazione. In ogni caso pensiamo a disegnare una nuova conformazione del mercato con le stesse linee che ci siamo dati, quindi liberare via Irnerio e riorganizzare il mercato con un progetto di qualità. Questa cosa rimane in campo, rimarrà il percorso che faremo per individuare una ipotesi con gli operatori, rimarrà la necessità di passare in Sovrintendenza e l'impianto generale che abbiamo già espresso in Commissione e in Consiglio. L'unica cosa che eventualmente cambierà sarà il numero complessivo delle concessioni, che fino all'1 gennaio 2019 sarà quello attuale. Dall'1 gennaio 2019 saranno invece quelle che abbiamo definito nello schema di riduzione. Comunque andremo alla riduzione dei banchi, all'1 gennaio 2019. Chiaramente dovendo fare il restyling decideremo se e quando spostare quella parte del mercato, che in questo momento riteniamo sia lesiva per l'organizzazione del traffico e i bisogni di incolumità che abbiamo. Dobbiamo solo decidere quando, nel lasso di tempo che abbiamo di fronte.
La mia proposta è di confrontarci con al Regione in questi giorni, attendere un orientamento definitivo e decidere, per dare chiarezza gli operatori, se il bando attuale deve rimanere in campo o meno, dirlo nei prossimi giorni e di conseguenza poi continuare con il percorso di riprogettazione del mercato, confronto con gli operatori e con la Sovrintendenza. Abbiamo più tempo per potere fare le operazioni che già avevamo deciso.
Sicuramente l'intervento del milleproroghe ha creato confusione, lo ha fatto su molti punti, molti profili, in questi giorni abbiamo visto anche a Roma come abbia toccato dei nervi scoperti che i questo momento ci sono nel nostro Paese, per quanto riguarda altri settori. Quello dell'ambulantato è sicuramente uno dei settori che in questo momento ha bisogno di un riordino. Nello scenario di confronto che c'è stato sulla direttiva Bolkestein e la sua applicazione, oggetto in questi gironi di proteste, il fatto di avere approvato il milleproroghe con delle modifiche rispetto all'impianto originario della Conferenza Stato-Regioni ha creato ulteriore confusione, ha ingenerato panico tra gli operatori, ha dato indicazioni differenti alle Regioni e comuni rispetto al percorso originario e ha prodotto un comma che, al di la delle nostre intenzioni politiche di consiglieri e assessori di territorio, è comunque di difficile interpretazione. Perché di fatto mette insieme un pezzo del milleproroghe precedente che diceva che tutto doveva essere prorogato al 2019, ma allo stesso tempo ci dice che i comuni devono sbrigarsi a fare i bandi, come se ci dicesse 2019 ok, però fate subito uscire i bandi. Quindi, per noi che abbiamo già il bando fuori, sarebbe paradossale annullare quando lo Stato ci dice di fare uscire i bandi subito.
Di fatto adesso dobbiamo con la Regione decidere l'interpretazione definitiva, che crei meno danni agli operatori e che renda chiaro quello che è il percorso. A questo punto non c'è più tanta filosofia politica da fare attorno a questa vicenda, c'è da raggiungere l'obiettivo, cercare di dare chiarezza agli operatori, tempi certi e raggiungere gli obiettivi che lo stesso Consiglio comunale ci ha dato approvando le impostazioni con le linee guida sul Piano delle aree, cioè riorganizzare il Piano nel suo complesso e soprattutto sul mercato della Piazzola raggiungere un obiettivo di miglioramento della qualità per il bene stesso degli operatori del mercato".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
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