Question Time, chiarimenti sui verificatori dei titoli di viaggio Tper
L'assessore alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui verificatori dei titoli di viaggio Tper.La domanda d...
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L'assessore alle Politiche per la Mobilità Irene Priolo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui verificatori dei titoli di viaggio Tper.
La domanda della consigliera Borgonzoni
"La lettera pubblicata riporta per l'ennesima volta all'attenzione di noi tutti gli atteggiamenti, i modi con cui alcuni verificatori dei titoli di viaggio si rapportano con l'utenza. Premetto anche che coloro che effettuano i controlli dei titoli di viaggio sono sia dipendenti dell'azienda TPER sia dipendenti di una società a cui è stata affidata sempre da TPER il controllo dei titoli. Sono a chiedere al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica amministrativa in senso generale e più in particolare vorrei sapere se - come nel caso esposto nella lettera allegata - l'azienda TPER ha cercato di comprendere le dinamiche di quanto accaduto, se ha contattato l'utente e se ha verificato l'effettiva buona fede, se l'amministrazione ritiene di subire un danno da questi atteggiamenti che comunque non lasciano di certo un buon ricordo, se l'amministrazione ha cercato di capire cosa fosse successo oppure se non ha dato peso alla vicenda ed in quest'ultimo caso ne chiedo le motivazioni, se l'amministrazione pensa di contattare l'utente".
La risposta dell'assessore Priolo
"Come chiede la consigliera, io mi sono premurata di chiedere delucidazioni all'azienda che aveva già risposto al giornale e poi mi ha fornito anche questo che le vado a riferire.
Tper è venuta a conoscenza solo domenica 2 aprile, tramite l'edizione locale del quotidiano La Repubblica, del fatto svoltosi il 27 marzo; a Tper, infatti, non è mai giunto direttamente il reclamo della signora Nardi, ricevuto invece dalla stampa e dall'Amministrazione Comunale.
La mattina del giorno immediatamente seguente, lunedì 3 aprile, Tper, in mancanza di elementi certi a sostegno dell'argomentazione della reclamante, ha comunque e da subito iniziato una serie di verifiche interne atte a risalire allo svolgersi dei fatti ed ha fornito alla stampa, il lunedì stesso, una risposta, ancorché necessariamente interlocutoria nei contenuti, ma esplicativa di quanto l'Azienda prenda in carico tutte le segnalazioni pervenute.
Nel frattempo, Tper ha ricevuto dal Comune di Bologna copia del titolo di viaggio contestato dalla signora Nardi. Ciò ha agevolato le verifiche in corso al fine di capire il motivo per il quale si è giunti alla sanzione: prima sono stati sentiti i verificatori coinvolti nell'episodio ed i controlli vengono in queste ore estesi all'efficienza dei sistemi di bordo che, grazie anche alla natura elettronica degli apparati di validazione dei titoli, consentono di avere a disposizione dati significativi a riguardo.
In questi giorni Tper ha preso contatto diretto anche con la signora, la quale ha tenuto a sottolineare il vivo apprezzamento per il pronto interessamento dimostrato dall'Amministrazione Comunale e da Tper, che in pochi giorni completerà l'iter di verifica assumendo una decisione in merito.
L'azienda sottolinea che comunque resta il rammarico per l'eco di una vicenda, certamente spiacevole, che poteva essere risolta, con identico esito e probabilmente in un tempo ancor più rapido, se il reclamo fosse giunto direttamente a Tper.La gestione di questa pratica dimostra che l'Azienda valuta seriamente nel merito le segnalazioni e i contributi degli utenti per giungere a decisioni opportune ed obiettive riguardo ad ogni caso.
Le leggo ora per questo la risposta di Tper al giornale "In riferimento alla lettera della signora Nardi, pubblicata domenica, è in corso una verifica del fatto descritto. Purtroppo non ci risulta al momento che la signora abbia inviato a Tper il reclamo e la copia del titolo di viaggio in questione, pertanto mancano dettagli importanti per poter risalire ad eventuali malfunzionamenti di di apparecchiature o a errori da parte del personale di verifica. E' nostra premura esaminare sempre con attenzione ogni reclamo e non ci esimeremo, in presenza di elementi di maggiore chiarezza, dal valutare ogni aspetto del problema, senza escludere a priori ogni possibile soluzione. Sui nostri mezzi effettuiamo verifiche del possesso del titolo di viaggio che interessano annualmente oltre tre milioni di passeggeri; negli ultimi due anni registriamo con soddisfazione una diminuzione del numero delle sanzioni, segno di una maggiore regolarità da parte di chi viaggia e che è il vero obiettivo dei nostri controlli. Ciò non ci rende immuni da casi in cui il discrimine tra torto e ragione può essere di difficile definizione; per questo, particolari evenienze ci vedono ancora più impegnati ad approfondire i fatti in modo rigoroso, nell'interesse di tutti, sempre pronti a riconoscere e a farci carico anche di possibili nostre mancanze."
Ho voluto leggere in maniera esplicativa tutte le note che mi hanno fornito in maniera dettagliata perché c'è stata un'analisi precisa, puntuale e dettagliata e la raccomandazione rispetto all'azienda è che però questo caso sia di stimolo per la gestione in maniera più complessiva".
La domanda della consigliera Borgonzoni
"La lettera pubblicata riporta per l'ennesima volta all'attenzione di noi tutti gli atteggiamenti, i modi con cui alcuni verificatori dei titoli di viaggio si rapportano con l'utenza. Premetto anche che coloro che effettuano i controlli dei titoli di viaggio sono sia dipendenti dell'azienda TPER sia dipendenti di una società a cui è stata affidata sempre da TPER il controllo dei titoli. Sono a chiedere al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica amministrativa in senso generale e più in particolare vorrei sapere se - come nel caso esposto nella lettera allegata - l'azienda TPER ha cercato di comprendere le dinamiche di quanto accaduto, se ha contattato l'utente e se ha verificato l'effettiva buona fede, se l'amministrazione ritiene di subire un danno da questi atteggiamenti che comunque non lasciano di certo un buon ricordo, se l'amministrazione ha cercato di capire cosa fosse successo oppure se non ha dato peso alla vicenda ed in quest'ultimo caso ne chiedo le motivazioni, se l'amministrazione pensa di contattare l'utente".
La risposta dell'assessore Priolo
"Come chiede la consigliera, io mi sono premurata di chiedere delucidazioni all'azienda che aveva già risposto al giornale e poi mi ha fornito anche questo che le vado a riferire.
Tper è venuta a conoscenza solo domenica 2 aprile, tramite l'edizione locale del quotidiano La Repubblica, del fatto svoltosi il 27 marzo; a Tper, infatti, non è mai giunto direttamente il reclamo della signora Nardi, ricevuto invece dalla stampa e dall'Amministrazione Comunale.
La mattina del giorno immediatamente seguente, lunedì 3 aprile, Tper, in mancanza di elementi certi a sostegno dell'argomentazione della reclamante, ha comunque e da subito iniziato una serie di verifiche interne atte a risalire allo svolgersi dei fatti ed ha fornito alla stampa, il lunedì stesso, una risposta, ancorché necessariamente interlocutoria nei contenuti, ma esplicativa di quanto l'Azienda prenda in carico tutte le segnalazioni pervenute.
Nel frattempo, Tper ha ricevuto dal Comune di Bologna copia del titolo di viaggio contestato dalla signora Nardi. Ciò ha agevolato le verifiche in corso al fine di capire il motivo per il quale si è giunti alla sanzione: prima sono stati sentiti i verificatori coinvolti nell'episodio ed i controlli vengono in queste ore estesi all'efficienza dei sistemi di bordo che, grazie anche alla natura elettronica degli apparati di validazione dei titoli, consentono di avere a disposizione dati significativi a riguardo.
In questi giorni Tper ha preso contatto diretto anche con la signora, la quale ha tenuto a sottolineare il vivo apprezzamento per il pronto interessamento dimostrato dall'Amministrazione Comunale e da Tper, che in pochi giorni completerà l'iter di verifica assumendo una decisione in merito.
L'azienda sottolinea che comunque resta il rammarico per l'eco di una vicenda, certamente spiacevole, che poteva essere risolta, con identico esito e probabilmente in un tempo ancor più rapido, se il reclamo fosse giunto direttamente a Tper.La gestione di questa pratica dimostra che l'Azienda valuta seriamente nel merito le segnalazioni e i contributi degli utenti per giungere a decisioni opportune ed obiettive riguardo ad ogni caso.
Le leggo ora per questo la risposta di Tper al giornale "In riferimento alla lettera della signora Nardi, pubblicata domenica, è in corso una verifica del fatto descritto. Purtroppo non ci risulta al momento che la signora abbia inviato a Tper il reclamo e la copia del titolo di viaggio in questione, pertanto mancano dettagli importanti per poter risalire ad eventuali malfunzionamenti di di apparecchiature o a errori da parte del personale di verifica. E' nostra premura esaminare sempre con attenzione ogni reclamo e non ci esimeremo, in presenza di elementi di maggiore chiarezza, dal valutare ogni aspetto del problema, senza escludere a priori ogni possibile soluzione. Sui nostri mezzi effettuiamo verifiche del possesso del titolo di viaggio che interessano annualmente oltre tre milioni di passeggeri; negli ultimi due anni registriamo con soddisfazione una diminuzione del numero delle sanzioni, segno di una maggiore regolarità da parte di chi viaggia e che è il vero obiettivo dei nostri controlli. Ciò non ci rende immuni da casi in cui il discrimine tra torto e ragione può essere di difficile definizione; per questo, particolari evenienze ci vedono ancora più impegnati ad approfondire i fatti in modo rigoroso, nell'interesse di tutti, sempre pronti a riconoscere e a farci carico anche di possibili nostre mancanze."
Ho voluto leggere in maniera esplicativa tutte le note che mi hanno fornito in maniera dettagliata perché c'è stata un'analisi precisa, puntuale e dettagliata e la raccomandazione rispetto all'azienda è che però questo caso sia di stimolo per la gestione in maniera più complessiva".