Question Time, chiarimenti sui nuovi requisiti per alloggi Erp e la ricaduta sugli alloggi a canone concordato
L'assessora alla Casa, Virginia Gieri, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulle ricadute dei nuovi requisiti regionali per alloggi Erp sul mercato degli alloggi a canone concordato.Domanda d'...
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L'assessora alla Casa, Virginia Gieri, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Piazza (Movimento 5 stelle) sulle ricadute dei nuovi requisiti regionali per alloggi Erp sul mercato degli alloggi a canone concordato.
Domanda d'attualità del consigliere Piazza
"Visto l'articolo apparso sulla stampa relativo alla riforma della Regione Emilia Romagna in merito ai nuovi requisiti per la permanenza negli alloggi Erp, la cui conseguenza sarà che quasi 690 famiglie nell'area metropolitana dovranno lasciare gli alloggi Erp, pone la seguente domanda di attualità:
per conosce il pensiero del Sindaco e dalla Giunta sull'argomento;
per sapere se il Sindaco e la Giunta non si sentono strategicamente e politicamente incapaci per non aver fortemente incentivato le locazioni a canone concordato, anzi averle persino disincentivate con l'aumento dell'IMU, per poi dirottare 500 famiglie alla ricerca di una alloggio in un mercato, come quello della locazione a canone concordato, che non ha più la capienza per accogliere questi numeri".
Risposta dell'assessora Gieri
"Relativamente al mercato della locazione concordata si rammenta che l'Amministrazione è stata parte attiva nella promozione degli accordi territoriali che disciplinano la locazione concordata, compreso l'accordo siglato proprio martedì scorso. L'applicazione dell'Imu agevolta allo 0,76% e il contributo una tantum di 500 euro per contratto concordato sono due esempi dell'investimento che l'Amministrazione ha fatto in questi anni per sostenere questo tipo di locazione.
Ora, tenete conto che, anche grazie a questi sforzi, Bologna è uno dei comuni, a livello nazionale, con la più alta percentuale di contratti a canone concordato, che rappresentano oggi in città oltre la metà dei contratti siglati a Bologna.
Concordo con lei, consigliere Piazza, sul fatto che dobbiamo lavorare sull'offerta di abitativo in città. Ormai è consolidato che è di nuovo ripartita una richiesta di locazione temporanea, vale per gli studenti, ma non solo. I tempi non dipendono solo da noi, la delibera regionale come dicevo è del giugno 2016, per cui rimettere in moto un sistema necessita di un po' di tempo. L'ho detto ieri in commissione, lo ripeto anche qua, io nel 2018 intendo lavorare molto sul tema della locazione, con un rilancio energico del progetto AMA (Agenzia Metropolitana per l'Affitto), della modalità di fare incontrare al meglio, ancora di più che di aumentare l'offerta, facilitare al meglio l'incontro tra domanda e offerta. Pensiamo ad un'assicurazione per i piccoli proprietari, a un meccanismo che sia incentivante per un sistema abitativo che sta soffrendo, al netto della crisi economica per quanto riguarda gli acquisti, sulla locazione il sistema sta soffrendo da tempo. Per certi versi anche per un aspetto culturale, perché fino ad una decina di anni fa si pensava di dover tutti correre verso l'acquisto dell'abitazione come obiettivo finale. In realtà un po' per la crisi e perché la società cambia e i bisogni cambiano, c'è ancora bisogno di locazione a tempo e su questo dobbiamo lavorare molto. Non è solo una questione di redditi, perché c'è anche una richiesta di locazione di persone che avrebbero forse anche la possibilità di acquistare, ma non ritengono di farlo, per ragioni di lavoro e organizzazione della propria vita. Non solo Ama, ma tutto il sistema è un po' bloccato, anch'io incontro gli agenti immobiliari, perché i loro suggerimenti sono molto utili e loro hanno il polso della situazione.
Abbiamo molte abitazioni in città metropolitana, nei Comuni della città metropolitana, c'è da fare un ragionamento complessivo, ne ho parlato con la mia collega Priolo, rispetto alla mobilità e alla raggiungibilità del luogo di lavoro, soprattutto per i nuclei che hanno redditi più bassi, che vivono in Comuni dove i costi della locazione sono più bassi, ma si aggiungono i costi degli spostamenti.
L'aspetto del canone concordato era un aspetto che andava definito, per questo abbiamo facilitato l'accordo tra proprietari e sindacati degli inquilini sul concordato ed è uno strumento. La fiscalità è un altro strumento, ma dobbiamo fare iniezioni di progettualità e strumenti diversi, non ancora sperimentati, per dare aria al mercato della locazione. Vanno sfatati alcuni miti, perché se si discute con i piccoli proprietari sul tema delle case vuote, viene data una lettura, i sindacati ne danno un'altra, ma i numeri non sono molto statisticamente afferrabili. Poi sappiamo, come abbiamo visto ieri in commissione che il dato che abbiamo sugli affitti turistici è sottostimato.
credo che ci siano le condizioni e la consapevolezza per lavorare su questo sistema. Quello che voglio aggiungere, rispetto a tutto quello di cui si è parlato anche a conclusione del mandato scorso, è proprio questo sguardo metropolitano, credo che lo dobbiamo alla nostra popolazione che sta cambiando e si sta muovendo in alcune modalità e soprattutto per alleggerire il carico della richiesta su Bologna città. La locazione a Bologna città è più complicata, oltre che più costosa, anche per l'aspetto del turismo di cui parlavo prima, mentre in area metropolitana ci sono parecchi appartamenti sfitti, con difficoltà diverse legate alla mobilità. AMA era partita con l'intuizione dell'Agenzia appunto Metropolitana, dobbiamo dare gambe, metterci l'energia sufficiente, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori. Vi chiedo qualche mese, ma vi assicuro che il rilancio arriverà presto e a metà anno saremo nelle condizioni di presentare un progetto di rilancio di AMA che è anche questa una parte degli strumenti che abbiamo".