Question Time, chiarimenti sui Fondi per le periferie
L'assessore Valentina Orioli, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Francesco Sassone (Forza Italia) e delle consigliere Addolorata Palumbo (Movimento 5 stella), Lucia Borgonzoni (Lega n...
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L'assessore Valentina Orioli, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d'attualità del consigliere Francesco Sassone (Forza Italia) e delle consigliere Addolorata Palumbo (Movimento 5 stella), Lucia Borgonzoni (Lega nord), sui Fondi per le periferie
Domanda del consigliere Sassone
"Con riferimento al bando delle periferie ed agli annunciati fondi in arrivo che, come riportato dagli organi d'Informazione, al momento pare siano bloccati, si chiede al Signor Sindaco per quale motivo, e/o grazie a chi, abbia annunciato l'immediata concessione dei fondi in questione. Si chiede, inoltre, se in considerazione di tale "blocco", si pensi di reperire altrove (ed eventualmente dove) le risorse necessarie per dare, in ogni caso, corso immediato ai progetti previsti".
Domanda della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa nei quali viene evidenziato il rischio che i fondi stanziati dal Governo per la riqualificazione delle periferie cittadine non arrivino al Comune di Bologna, si pone la seguente domanda di attualità: per avere dalla Giunta una valutazione politico amministrativa su questo argomento; per conoscere il pensiero del Sindaco sul fatto che Bologna non sia rientrata fra i vincitori di questo bando governativo e se esiste la possibilità che si possa ancora usufruire di questi fondi".
Domanda della consigliera Borgonzoni
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Risposta dell'assessore Orioli
"Gentili Consiglieri,
in relazione alle vostre domande, occorre precisare che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 dicembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 4 dello scorso 5 gennaio, inserisce nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie (che è stato bandito con un DPCM del 25 maggio 2016) tutti i progetti elencati nell'Allegato 1 allo stesso decreto, nell'ordine di punteggio che viene assegnato dallo stesso Allegato.
Nella graduatoria, come è stato ricordato, il progetto che è stato presentato dal Comune di Bologna, per la verità dalla Città metropolitana di Bologna, perché il pacchetto era unico, un progetto considerato anche da noi unitario e studiato in quanto tale, per la parte del solo Comune di Bologna risulta al posto 76/120 (avevamo richiesto un finanziamento pari a 18 milioni di euro).
I primi 24 progetti in graduatoria, fra cui lo stesso progetto invece della Città metropolitana, quindi evidentemente la commissione che ha fatto la valutazione e la graduatoria ha deciso autonomamente di scorporare il pacchetto - a noi non è dato sapere il perché, prendiamo atto di un agraduatoria - saranno finanziati con le risorse previste e messe a bando, con necessità di stipula della convenzione entro il 28 febbraio. Gli altri progetti saranno finanziati con risorse successivamente disponibili, ma tutti i progetti in graduatoria risultano quindi aggiudicatari del bando e noi non abbiamo motivo di pensare che il progetto del Comune di Bologna non sia finanziato.
Come dichiarato dal Ministro alla Coesione territoriale Claudio De Vincenti, infatti, 'quando abbiamo esaminato i progetti abbiamo constatato che erano tutti di alta qualità ed era utile finanziarli tutti'. Inizialmente il bando aveva un finanziamento di 500 milioni, ma con la legge di bilancio (art.1 comma 141 L. 232/2016) il finanziamento è stato portato a due miliardi e cento milioni, quindi c'è un finanziamento aggiuntivo di 1 miliardo 600 milioni rispetto alle previsioni iniziali.
Per attivare questo ulteriore finanziamento, che quindi consentirà anche di realizzare il progetto presentato dal Comune di Bologna, è necessaria una delibera del Cipe che attiva le ulteriori risorse. Il CIPE si riunisce a cadenza mensile e in occasione di un recente incontro a Roma, tra il Sindaco e il Ministro, abbiamo avuto rassicurazione che il CIPE delibererà questo finanziamento, il che dovrebbe avvenire alla prossima riunione, prevista a fine gennaio o ai primi di febbraio.
In ogni caso, dal momento in cui viene accordato il finanziamento e poi stipulata la convenzione, ovvero da questo secondo momento, i Comuni hanno 60 giorni per presentare i progetti esecutivi. Quindi è vero che sono stati richiesti dei progetti che devono avere già un elevato grado di definizione e noi stiamo naturalmente lavorando per questo. Ci sono 60 giorni per presentare i progetti esecutivi e all'approvazione da parte del Governo di questi il Comune riceve il 10% dell'importo a titolo di anticipo. Il 30% lo riceve allo stato di avanzamento di lavori e servizi pari al 50%, quindi quando siamo a metà dell'opera ci arriva un altro 30%. Il saldo, quindi parliamo del 60% dell'importo, dopo l'emissione del certificato di collaudo. Questo significa che, come accade ormai in moltissimi progetti competitivi, penso ai progetti Europeo, una buona parte dei fondi viene erogata dietro rendicontazione di opere eseguite e regolarmente collaudate.
Questa è la ragione per cui alcuni giornali hanno scritto che i fondi saranno effettivamente disponibili al 2020, ma non significa che noi da qui al 2020 non facciamo i lavori, significa che noi lavoriamo in un regime che prevede l'anticipo dell'ammontare da parte del Comune, questo è.
Si tratta di progetti che per noi sono importanti, una buona parte erano già all'attenzione della pianificazione, alcuni erano anche già previsti con altri strumenti e si è deciso di inserirli nel bando periferie, va da sé che se non si potranno realizzare all'interno di questo bando, sarà comunque intendimento dell'amministrazione cercare altre modalità di finanziamento per la realizzazione degli stessi progetti. Ad oggi non abbiamo alcun motivo di pensare che questi progetti non verranno finanziati".