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Question Time, chiarimenti sui costi per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti abbandonati

L'assessore Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) sui costi per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti abbandonati.Domanda d'att...

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L'assessore Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 Stelle) sui costi per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti abbandonati.

Domanda d'attualità della consigliera Palumbo
"Visti gli articoli di stampa apparsi relativi agli alti costi sostenuti per la raccolta dei rifiuti ingombranti abbandonati; pongo la seguente domanda di attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull'argomento; per sapere come l'Amministrazione intende muoversi per diminuire questi costi per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti il cui impatto sulle tasche dei cittadini bolognesi è significativo e va ad incidere sulla bolletta Tari. Per sapere se l'Amministrazione possa trovare soluzioni, anche in collaborazione con Hera, per dare la possibilità a soggetti quali professionisti/ partite Iva, di smaltire rapidamente i loro rifiuti ingombranti determinandone modalità, costi e tempi di raccolta".

Risposta dell'assessore Malagoli
"Per contrastare il fenomeno degli abbandoni, in primo luogo si conferma che la raccolta degli ingombranti è gratuita per i singoli cittadini, così come rafforzeremo il progetto "Cambia il finale" per cui il cittadino può conferire ingombranti anche ad associazioni a finalità sociali. Verrà inoltre potenziata la comunicazione, verificando diverse opzioni a partire dai cassonetti stessi, in particolare nei luoghi sensibili.
Verranno potenziati i centri di raccolta - le cosiddette stazioni ecologiche attrezzate che sono attualmente 4 e se ne aprirà un'altra a tempo breve. L'abbandono in strada degli ingombranti è un fenomeno molto diffusivo ed ad alto tasso di occasionalità, non segue regole precise per cui non è possibile un monitoraggio costante. Abbiamo installato 5 telecamere in luoghi di frequente abbandono, e nel corso del tempo verranno spostate sempre al fine di intercettare le situazioni dove il fenomeno si presenta in modo ripetitivo.
Sugli abbandoni effettua il controllo sia la Polizia Municipale che le GEV - guardie ecologiche volontarie, con cui l'Amministrazione ha sottoscritto un'apposita convenzione.
Per soggetti quali professionisti/partite Iva, il decreto 152/2006 e successive modificazioni definisce in modo chiaro (art. 184 e seguenti) la differenza tra rifiuti urbani, alla cui gestione devono provvedere i Comuni, rifiuti speciali derivanti da attività industriali ma anche di servizio e commerciali che non rientrano nel circuito dei rifiuti urbani, se non assimilati agli urbani per qualità e quantità come disposto dall'art. 6 del vigente Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani.
Pertanto i rifiuti provenienti da studi di professionisti, intesi come attività di servizio, vengono gestiti con il servizio pubblico in via ordinaria con le modalità in essere a seconda dell'area della città in cui è ubicata l'attività. Il regolamento consente inoltre che anche le utenze non domestiche possano conferire ai Centri di raccolta sempre per i rifiuti assimilati per qualità e quantità, secondo le indicazioni dell'Allegato 1) al Regolamento. Le partite IVA sono assoggettate alle medesime prescrizioni , vale a dire ai limiti di assimilazione per qualità e quantità.
Ora, sentendo al sua domanda mi viene anche da dire che sono dei professionisti della discarica abusiva, nel senso che non credo che sia un problema se uno ha un'azienda ad avere un formulario rifiuti, a sapere dove conferire, a fare degli accordi non sporadici se ha materiale in continuità con l'azienda a cui vuole conferire questo materiale. Credo che ci sia qualcuno che faccia un'indebito guadagno rispetto allo smaltimento del rifiuto non assimilabile, cioé è molto più facile scaricare davanti a un cassonetto le risulte di un lavoro fatto in un'abitazione, che so, un lavandino sostituito piuttosto che il pietrisco che ne consegue che non sono rifiuti urbani, piuttosto che andare a conferire pagando, questa è la vera differenza.
La stessa legge indicava uno strumento di controllo che però, da quello che mi risulta, è ancora di difficile applicazione ed era un oggetto che veniva installato sui mezzi per la raccolta dei rifiuti che automaticamente faceva il formulario, quello dell'avvenuta presa di consegna. Credo che l'unica cosa che sia da fare rispetto a questi professionisti, perché non credo che ci sia un cittadino singolo che scarica 5 frigo e 3 lavatrici nello stesso cassonetto, sia quello che, visto che è un reato penale, di continuare con un'opera di contrasto a queste forme barbare di arricchimento indegno per una città, perché poi tutto questo genera altro degrado e quindi continuare con la nostra opera se possibile aumentando anche la nostra capacità ispettiva attraverso le Gev che però sono volontari e attraverso la Polizia Municipale e le telecamere che abbiamo installato e che gireranno per la città per scovare queste persone che hanno un comportamento non consono ne' alla loro attività (perché dovrebbe essere un loro compito conferire in modo giusto i rifiuti che vengono prodotti dalla loro attività) ne' nei confronti della città".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:37
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