Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti su un decesso per presunta overdose

L'assessore Luca Rizzo Nervo, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica), su un decesso per presunta overdose.Domanda della consigliera Clancy"Vista la noti...

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L'assessore Luca Rizzo Nervo, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica), su un decesso per presunta overdose.

Domanda della consigliera Clancy
"Vista la notizia della morte per presunta overdose di una ragazza di soli 25 anni il cui corpo è stato ritrovato in un vagone ferroviario in disuso presso la Stazione, si chiede al Sindaco e alla Giunta quali le azioni intraprese o da intraprendere da parte dell'Amministrazione per la prevenzione e la tutela della salute in presenza di consumo di sostanze stupefacenti".

Risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"Le attività sono sostanzialmente di due tipi, da un alto tutta l'attività di prevenzione e promozione di corretti stili di vita che in questi modi abbiamo stimolato e implementato , e dall'altro interventi di riduzione del danno per giovani consumatori.
Per quanto riguarda l'attività di prevenzione, dall'anno 2011 il Comune di Bologna ha lavorato in modo capillare e persistente sul tema della prevenzione e della promozione di corretti stili di vita circa sia l'abuso di alcol, sia di droga e anche sostanze diverse; più di recente ha inserito nell'ambito degli interventi di prevenzione anche i temi della dipendenza da tecnologia e il Gioco d'azzardo patologico.
Abbiamo continuato a lavorare in questi anni nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, in sinergia con Ausl e con l'Ufficio scolastico provinciale, e abbiamo soprattutto potenziato il lavoro di prevenzione e riduzione del rischio nell'ambito del divertimento serale e notturno nelle discoteche, nei locali della notte, forti anche di importanti partnership e io penso davvero efficaci in questi anni, con Ascom e Confesercenti da sempre, più recentemente con Aics e per un certo periodo anche con l'Arci di Bologna a cui si sono affiliati diversi circoli culturali che offrono anche incontri musicali serali e notturni ad alta concentrazione giovanile.
Il progetto si chiama "Guida la notte" ed è il progetto che riassume tutto questo con interventi stabili e capillari di prevenzione e promozione della salute diretti al target giovanissimi, giovani e giovani adulti.
Nello specifico abbiamo riavviato dal mese di settembre 2015 - e sono tutt'ora in corso - i contratti per l'esecuzione dei servizi di prevenzione e promozione della salute nelle scuole secondarie di primo e secondo grado di Bologna, con le diverse sezioni: la sezione "Paese delle Meraviglie" sulle scuole secondarie di primo grado e la sezione "Free Zone" sulle scuole secondarie di secondo grado, per un importo complessivo di euro 136 mila euro.
Questo contratto si sostanzia con un impegno, per il biennio 2015 – 2016 e 2016 – 2017 per le scuole secondarie di primo grado: in 840 ore destinate al lavoro diretto con l'utenza principale a scuola; 80 ore destinate alla formazione-informazione degli insegnanti; 60 ore destinate al coinvolgimento dei genitori e degli adulti di riferimento; 50 ore destinate ad interventi di condivisione e confronto con le reti territoriali; 270 destinate sia al coordinamento dell’attività di equipe, comprensive della formazione/supervisione degli educatori.
Per quanto riguarda invece l'impegno per il biennio 2015 – 2016 e 2016 – 2017 per le scuole secondarie di secondo grado: sono 1148 ore ore destinate al lavoro diretto con l'utenza principale a scuola, in classe; 112 quelle destinate alla formazione-informazione degli insegnanti; 84 quelle destinate al coinvolgimento dei genitori.
Esiste poi un'altra sezione del progetto "Guida la notte" che si chiama "Beat Project" che riguarda gli interventi di prevenzione rivolti a preadolescenti, adolescenti e giovani da svolgersi all'interno dei locali del divertimento serale e notturno di Bologna e in occasione di grandi eventi musicali nella nostra città, su cui abbiamo investito 130 mila euro, 2688 ore destinate al lavoro diretto all'interno di almeno 20 locali, di cui almeno 2128 con l'utenza principale e almeno 560 destinate a momenti di condivisione, formazione e informazione anche con i gestori e il personale di quei locali.
Esiste una novità del 2016 ed è l'esperienza di FactoryLab e del processo di valutazione ad opera dell'Università di Bologna quale valutatore esterno rispetto all'impatto e all'efficacia dei progetti messi in campo in questi anni dal comune.
FactoryLab è un progetto che nasce dall'esperienza di tutti questi anni ed è scaturito un forte impulso, da parte di un locale di Bologna, il Link Associated, ad attivarsi in modo puntuale e competente sull'obiettivo di coniugare sicurezza, divertimento e salute. Insieme alla cooperativa La Carovana onlus, assegnataria del servizio di prevenzione nella notte, il Link ha presentato al Comune a ottobre 2015 un progetto di lavoro che va a definire una modalità di offerta del divertimento serale e notturno strettamente connessa alla sicurezza e alla salute.
Il Comune ha offerto gli interventi dell'Equipe di prevenzione all'interno del locale con l'usuale allestimento di un'area sala chill out e di somministrazione gratuita di acqua e altri materiali utili alla riduzione del rischio
Oggi sempre nell'immobile di proprietà comunale di via Fantoni 25, viene allestita in orario serale e notturno una chillout stabile a diversi gradi di intensità ma di quell'immobile noi intendiamo fare, anche come implementazione attraverso il Pon Metro, un polo della prevenzione e della riduzione del rischio sul tema droghe e alcol nella nostra città, quindi un laboratorio di prevenzione e sensibilizzazione e informazione sulle sostanze che viene messo a disposizione della città.
A fianco a questa attività di prevenzione e riduzione del rischio vi è poi quella di riduzione del danno, informazione che avviene in particolare con il progetto e la struttura chiamata "Area 15", si tratta di un servizio atto ad offrire interventi di riduzione dei rischi per giovani consumatori presenti sul territorio, quindi qui parliamo di persone con un'abitudine già al consumo che non hanno sviluppato una dipendenza patologica, ma presentano un consumo problematico di sostanze psicotrope.
Il target di riferimento sono i giovani tra i 18 e 30 anni interessati al mondo dei consumi e i giovani tra i 18 e i 30 con consumi e consumi problematici di sostanze psicoattive che non accedono ai Servizi più classici, al Sert per intenderci. Oltre ad avere accoglienza anche per i giovani adulti over 30 con uso problematico con un particolare focus di attenzione agli studenti universitari e giovani lavoratori, compresi i “fuori sede” e ai maggiorenni di origine straniera usciti dalla rete dei servizi locali che sono segnalati come maggiormente vulnerabili.
Ci sono poi gli interventi relativi al fenomeno della dipendenza patologica che vengono svolti in stretta correlazione tra il Comune di Bologna e l'Azienda USL di Bologna che afferiscono, per quanto di competenza, interventi volti alla promozione della salute e prevenzione, cura, riabilitazione, reinserimento e assistenza sociale delle persone con problematiche legate all'uso di sostanze alcoliche e stupefacenti. 
Nell’ambito delle proprie funzioni, il Comune di Bologna, interviene anche attraverso i Servizi Sociali Territoriali dei Quartieri (SST) che effettuano una valutazione ed una eventuale presa in carico delle persone residenti e invece attraverso un contratto di servizio con ASP Città di Bologna vengono realizzati e gestiti il servizio "unità di strada" che assicura la funzione di accesso e informazione, distribuisce materiali sterili e garantisce l'accompagnamento all'ambulatorio mobile dell'AUSL e che svolge il servizio di monitoraggio del territorio attraverso le segnalazione di cittadini e servizi. A questo si affianca il Servizio Sociale a Bassa Soglia, che ha una più ampia portata di intervento ma che ha anche una particolare attenzione sul tema delle dipendenze.
A questo si aggiungono i Centri di accoglienza notturni. Le equipes delle strutture, insieme alle equipes dei SerT collaborano alla costruzione del Piano Assistenziale e al suo svolgimento e monitoraggio secondo le modalità del lavoro di rete e nel rispetto delle reciproche competenze; i laboratori di comunità dedicati alle persone in grave disagio sociale, anche con problemi di tossicodipendenza. Laboratorio di inserimento lavorativo a bassa soglia di accesso ABBA-stanza la cui finalità è, mediante lo strumento lavorativo, quella di recuperare, consolidare il grado di autonomia e le capacità dei singoli; particolare attenzione e' dedicata all'inserimento delle persone con dipendenza patologica inviate dai SerT".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
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