Question Time, chiarimenti su un caso di meningite
L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) su un caso di meningite.La domanda della consigliera Foresti "V...
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L'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 Stelle) su un caso di meningite.
La domanda della consigliera Foresti
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi al nuovo caso di meningite e della errata diagnosi fatta al pronto soccorso del Maggiore il giorno prima, pongo la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sulla notizia; per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se e come intendono attivarsi per evitare che succedano altri situazioni spiacevoli come questa".
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"La signora alla quale si fa riferimento per il caso di sepsi meningococcica si è recata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore alle 21.08 del 19 giugno, con mal di gola e febbre, associati a malessere generale e capogiri. La sintomatologia era comparsa la stessa sera e non erano presenti segni e sintomi di una meningite. Le è stato assegnato un codice verde ed è stata sottoposta ad immediato trattamento farmacologico sintomatico, in attesa della visita medica. Dopo 45 minuti, alle 21.53, è stata rivalutata dall’infermiere di accoglienza. Non essendo comparsi elementi clinici nuovi, le è stato confermato un codice verde, in attesa di visita. Alle 23.07 la signora non risultava più presente in Pronto Soccorso. La signora ha lasciato il Pronto Soccorso del Maggiore spontaneamente. Il percorso diagnostico si è interrotto con l’abbandono del Pronto Soccorso, pertanto non è stata formulata alcuna diagnosi. Non ci sono elementi, quindi, per parlare di “diagnosi errata”. Il giorno seguente, 20 giugno, la signora è giunta nuovamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore alle 13.33, a bordo di una ambulanza del 118, con un codice giallo. Manifestava i sintomi di una grave infezione sistemica, con deboli segni di meningite. La signora è stata sottoposta immediatamente a trattamento antibiotico. Sulla base degli accertamenti di laboratorio, microbiologici, strumentali e radiologici, e a seguito di consulenza infettivologica, è stata ricoverata, quindi, presso la Rianimazione, dove già nel pomeriggio è stata sottoposta a trattamenti intensivi di supporto alle funzioni vitali compromesse, che proseguono tuttora.
Immediate le misure di prevenzione. A tutti i contatti stretti della signora, una decina circa, e ai 22 operatori sanitari che hanno trattato il caso, è stata somministrata la terapia antibiotica prevista in questi casi. La situazione è monitorata dagli operatori del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda sanitaria, che proseguiranno la sorveglianza attiva dei soggetti a rischio accompagnata da un approfondimento di natura epidemiologica. La vaccinazione per la meningite di tipo B e C è obbligatoria, secondo quanto previsto dal recente Decreto del Ministero della Salute sulla prevenzione vaccinale, per i nati dal 2017. In Emilia-Romagna attualmente è prevista l’offerta attiva e gratuita per i nuovi nati e per le persone maggiormente a rischio per patologia e per attività professionale.
Le vaccinazioni sono gratuite anche per i residenti nella regione Toscana momentaneamente domiciliati in Emilia Romagna o, viceversa, ai residenti in Emilia Romagna che per motivi di lavoro o di studio soggiorneranno in Toscana. Sul sito web dell'Azienda sanitaria www.ausl.bologna.it sono disponibili, inserendo nel campo di ricerca la voce vaccinazioni, i fogli informativi dei vaccini, stampati anche a CUP all'atto della prenotazione".
La domanda della consigliera Foresti
"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi al nuovo caso di meningite e della errata diagnosi fatta al pronto soccorso del Maggiore il giorno prima, pongo la seguente domanda di attualità per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica sulla notizia; per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se e come intendono attivarsi per evitare che succedano altri situazioni spiacevoli come questa".
La risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"La signora alla quale si fa riferimento per il caso di sepsi meningococcica si è recata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore alle 21.08 del 19 giugno, con mal di gola e febbre, associati a malessere generale e capogiri. La sintomatologia era comparsa la stessa sera e non erano presenti segni e sintomi di una meningite. Le è stato assegnato un codice verde ed è stata sottoposta ad immediato trattamento farmacologico sintomatico, in attesa della visita medica. Dopo 45 minuti, alle 21.53, è stata rivalutata dall’infermiere di accoglienza. Non essendo comparsi elementi clinici nuovi, le è stato confermato un codice verde, in attesa di visita. Alle 23.07 la signora non risultava più presente in Pronto Soccorso. La signora ha lasciato il Pronto Soccorso del Maggiore spontaneamente. Il percorso diagnostico si è interrotto con l’abbandono del Pronto Soccorso, pertanto non è stata formulata alcuna diagnosi. Non ci sono elementi, quindi, per parlare di “diagnosi errata”. Il giorno seguente, 20 giugno, la signora è giunta nuovamente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore alle 13.33, a bordo di una ambulanza del 118, con un codice giallo. Manifestava i sintomi di una grave infezione sistemica, con deboli segni di meningite. La signora è stata sottoposta immediatamente a trattamento antibiotico. Sulla base degli accertamenti di laboratorio, microbiologici, strumentali e radiologici, e a seguito di consulenza infettivologica, è stata ricoverata, quindi, presso la Rianimazione, dove già nel pomeriggio è stata sottoposta a trattamenti intensivi di supporto alle funzioni vitali compromesse, che proseguono tuttora.
Immediate le misure di prevenzione. A tutti i contatti stretti della signora, una decina circa, e ai 22 operatori sanitari che hanno trattato il caso, è stata somministrata la terapia antibiotica prevista in questi casi. La situazione è monitorata dagli operatori del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda sanitaria, che proseguiranno la sorveglianza attiva dei soggetti a rischio accompagnata da un approfondimento di natura epidemiologica. La vaccinazione per la meningite di tipo B e C è obbligatoria, secondo quanto previsto dal recente Decreto del Ministero della Salute sulla prevenzione vaccinale, per i nati dal 2017. In Emilia-Romagna attualmente è prevista l’offerta attiva e gratuita per i nuovi nati e per le persone maggiormente a rischio per patologia e per attività professionale.
Le vaccinazioni sono gratuite anche per i residenti nella regione Toscana momentaneamente domiciliati in Emilia Romagna o, viceversa, ai residenti in Emilia Romagna che per motivi di lavoro o di studio soggiorneranno in Toscana. Sul sito web dell'Azienda sanitaria www.ausl.bologna.it sono disponibili, inserendo nel campo di ricerca la voce vaccinazioni, i fogli informativi dei vaccini, stampati anche a CUP all'atto della prenotazione".