Question Time, chiarimenti su rigenerazione urbana e spazi abbandonati
L'assessore all'Economia e promozione della città Matteo Lepore ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) su rigenerazione urbana e spazi abbandonati.La...
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L'assessore all'Economia e promozione della città Matteo Lepore ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) su rigenerazione urbana e spazi abbandonati.
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Visto l'articolo di stampa relativo agli spazi presenti in città non utilizzati chiedo al Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei sapere se l'amministrazione ha "aperto un dialogo" con gli attivisti del Crash ed in caso di risposta affermativa sono a chiedere come si sta evolvendo questo dialogo; chiedo anche che fine ha fatto la mappatura dei posti in disuso pubblici e privati in città e se non ritiene che la "bontà" dell'idea che sia strutture pubbliche che private - ove il privato sia d'accordo - possano diventare luoghi di rigenerazione urbana non vada a perdere tale senso se non si decide, fin da subito, di assegnare anche questi tramite bando con graduatoria".
La risposta dell'assessore Lepore
"La mappatura degli spazi è andata avanti e abbiamo già pubblicato alcuni avvisi pubblici. Abbiamo presentato il bando Incredibol, all'interno del quale sono collocati 17 immobili di piccole e grandi dimensioni per le imprese creative. L'avviso si è chiuso in questi giorni su 12 di questi 17 immobili. Su altri 5 ci saranno altri avvisi, uno è già stato pubblicato e scade alla fine del mese di novembre, in via del Porto, uno spazio di 600 metri quadrati dedicato alle politiche giovanili e alla creatività. Sugli altri 4 immobili usciranno singoli avvisi, particolari perché vedono forme di ristrutturazione impegnative. Abbiamo poi pubblicato un avviso pubblico per vicolo Bolognetti e prima ancora approvato una delibera che dà mandato agli Uffici di fare un avviso analogo anche su via Pietralata. Due ex sedi di quartiere che insieme alla non ex sede di quartiere Baraccano rappresentano per il futuro di Bologna poli molto importanti per il terzo settore e l'associazionismo, con anche progetti sperimentali di innovazione sociale.
Questi tre avvisi, uno lo sta facendo il quartiere Santo Stefano, per il Baraccano, gli altri due li facciamo noi a livello centrale, hanno delle similarità. In tutti i casi parliamo di sperimentazione di modelli nuovi, la casa delle associazioni per il Baraccano, un percorso di transizione dall'informalità all'associazionismo per quanto riguarda vicolo Bolognetti e nuove forme di terzo settore, anche alla luce della riforma nazionale, per quanto riguarda Pietralata. Sono poi in campo i laboratori di quartiere sugli 11 immobili finanziati dal Pon Metro per la ristrutturazione, alcuni sono già assegnati e altri verranno assegnati con avvisi e progetti di coprogettazione. Così siamo già a circa 21 immobili di questa mappatura, in alcuni casi parliamo di spazi comunali dimessi, in altri di immobili dove ci sono spazi per uffici e realtà che non hanno bisogno di ristrutturazione. A questi 21 immobili si aggiungono poi l'altra decina di progetti che sono all'interno dei Piano periferie che deve essere portato avanti. Anche in questo caso parliamo di grandi spazi e di immobili che vedranno nel mando ovviamente provvedimenti. In totale quindi un numero importante di immobili che mettiamo in gioco.
La mappatura la continueremo. Come avete visto anche dal Piano di alienazioni e da quello che è stato il rendiconto sullo stato del patrimonio comunale, lo abbiamo presentato in Giunta con una delibera qualche mese fa, è molto esteso, in realtà di spazi inutilizzati non ce ne sono tanti, quelli che abbiamo elencato adesso. In gran parte se sono vuoti è perché sono da ristrutturare. A differenza dello scorso mandato, in questo mandato abbiamo deciso che prima di mettere a bando degli spazi dichiariamo quali sono questi spazi, in che condizioni sono e che valore hanno. Quando facciamo il bando Incredibol non cerchiamo solo idee, ma dichiariamo prima l'elenco degli spazi in modo che non ci siano dubbi sulla procedura che vogliamo portare avanti. I patti di collaborazione servono per rigenerare immobili dismessi e non per fare assegnazioni alle libere forme associative, solo in casi eccezionali quando ci sono da rigenerare spazi dismessi attraverso il contributo della cittadinanza che si autorganizza. E poi abbiamo il laboratorio sugli spazi. Abbiamo messo all'interno dell'avviso pubblico di Bolognetti un avviso che è dedicato a chi vuole discutere di come migliorare le norme e le politiche dell'Amministrazione nell'ambito degli spazi. Se voi andate a vedere trovate due obiettivi dell'avviso pubblico, da un lato chi si vuole candidare per la gestione di vicolo Bolognetti e lo farà liberamente, chi invece vuole partecipare a una discussione, questa seconda parte non è dedicata solo a gestire Bolognetti, chi deve gestire Bolognetti deve partecipare a quella discussione, ma si possono candidare al laboratorio cittadino dell'immaginazione civica sugli spazi tutte le realtà della città che vogliono discutere sul tema spazi in città, su come cambiare le regole, migliorarle, aggiornarle, e aiutare il Consiglio comunale, la Giunta e i Consigli di quartiere ad affrontare questo tema, che è molto sentito. Ci daremo tempo un anno e alla fine la Giunta si farà carico di quello che emerge e presenterà delle proprie istanze. Entro il 15 novembre ci si può candidare a questo laboratorio sugli spazi, significa coprogettare con noi il metodo della discussione e costruire insieme a noi il laboratorio. Perché questo avviso pubblico è anche su un laboratorio di partecipazione degli spazi perché pensiamo che, come abbiamo detto quest'estate, ci siano tanti immobili in città, in altre aree dismesse, di enti pubblici e privati, che vorrebbero mettere a disposizione o non ritengono di farlo e a volte li lasciano abbandonati con grande incuria. Quindi questo tema degli spazi per Bologna è strategico. Abbiamo molte meno realtà che possono gestire spazi che spazi a disposizione, se guardiamo le are militari, ferroviarie e gli immobili pubblici. Quindi non c'è un tema di spazi che non vengono assegnati o realtà che vengono messe da parte, adesso c'è grande trasparenza, ci sono gli avvisi pubblici che abbiamo fatto, tutti possono partecipare, bisogna costituirsi in associazione, ci sono i laboratori di quartiere per discutere quali sono i bisogni sociali e poi c'è questo laboratorio cittadino che ci permette di discutere se le regole vigenti del Comune di Bologna sono all'avanguardia. Ci sono gruppi consiliari che pensano che sia da cambiare il regolamento delle libere forme associative? Facciamola questa discussione. Vogliamo migliorare il regolamento sui beni comuni? Facciamola questa discussione, io penso ad esempio che non sia adatto ad affrontare il tema degli spazi, penso che il regolamento vada migliorato su quel fronte. Pensiamo che l'uso del patrimonio sia strategico per promuovere la cultura e il sociale? Parliamone. Io penso che i nostri regolamenti siano importanti, ma sono stati approvati in epoche diverse, oggi abbiamo un nuovo modo i lavorare, di fare impresa e fare associazione, c'è una nuova legge nazionale sul terzo settore, noi da un alto ora facciamo avvisi pubblici per non aspettare e assegnare spazi, dall'altro apriamo una discussione cittadina in cui la politica e l'associazionismo possono discutere e alla fine di questo anno decidiamo se cambiare i regolamenti per aggiornarli. Per me in queste discussioni oltre alle idee ci devono essere anche alcune cose concrete, per questo motivo Bolognetti e Pietralata e Baraccano, perché mentre discutiamo io vorrei anche sperimentare, abbiamo fatto questa scelta. A Bolognetti sperimentiamo qualcosa di innovativo, come facciamo a fare transitare alcune realtà informali e altre organizzate in una cosa che è l'associazionismo di oggi, sperimentiamo. Pietralata, nella riforma del terzo settore è cambiato molto il rapporto tra gli enti locali e l'associazionismo, sperimentiamo cosa vuole dire anche dare servizi al terzo settore con la nuova legge. La casa delle associazioni al Baraccano, potrà essere un modello di utilizzo degli spazi comunali? In quest'anno vedremo anche queste sperimentazioni e la discussione ne prenderà atto e deciderà se queste sperimentazioni sono state utili anche per capire come cambiare i nostri regolamenti.
Da ultimo, in questi giorni stiamo riprendendo contatti con XM24 per ragionare su una proposta che avanzeremo in modo concreto su una loro destinazione alternativa, rimane l'esigenza dell'Amministrazione comunale di utilizzare l'immobile dove sono attualmente collocati per usi di carattere sociale. Per quanto riguarda Crash al momento la Giunta non ha alcuna interlocuzione, ci sono degli incontri invece col Presidente di quartiere".
La domanda della consigliera Borgonzoni
"Visto l'articolo di stampa relativo agli spazi presenti in città non utilizzati chiedo al Sindaco ed alla Giunta un parere politico amministrativo in senso generale e più in particolare vorrei sapere se l'amministrazione ha "aperto un dialogo" con gli attivisti del Crash ed in caso di risposta affermativa sono a chiedere come si sta evolvendo questo dialogo; chiedo anche che fine ha fatto la mappatura dei posti in disuso pubblici e privati in città e se non ritiene che la "bontà" dell'idea che sia strutture pubbliche che private - ove il privato sia d'accordo - possano diventare luoghi di rigenerazione urbana non vada a perdere tale senso se non si decide, fin da subito, di assegnare anche questi tramite bando con graduatoria".
La risposta dell'assessore Lepore
"La mappatura degli spazi è andata avanti e abbiamo già pubblicato alcuni avvisi pubblici. Abbiamo presentato il bando Incredibol, all'interno del quale sono collocati 17 immobili di piccole e grandi dimensioni per le imprese creative. L'avviso si è chiuso in questi giorni su 12 di questi 17 immobili. Su altri 5 ci saranno altri avvisi, uno è già stato pubblicato e scade alla fine del mese di novembre, in via del Porto, uno spazio di 600 metri quadrati dedicato alle politiche giovanili e alla creatività. Sugli altri 4 immobili usciranno singoli avvisi, particolari perché vedono forme di ristrutturazione impegnative. Abbiamo poi pubblicato un avviso pubblico per vicolo Bolognetti e prima ancora approvato una delibera che dà mandato agli Uffici di fare un avviso analogo anche su via Pietralata. Due ex sedi di quartiere che insieme alla non ex sede di quartiere Baraccano rappresentano per il futuro di Bologna poli molto importanti per il terzo settore e l'associazionismo, con anche progetti sperimentali di innovazione sociale.
Questi tre avvisi, uno lo sta facendo il quartiere Santo Stefano, per il Baraccano, gli altri due li facciamo noi a livello centrale, hanno delle similarità. In tutti i casi parliamo di sperimentazione di modelli nuovi, la casa delle associazioni per il Baraccano, un percorso di transizione dall'informalità all'associazionismo per quanto riguarda vicolo Bolognetti e nuove forme di terzo settore, anche alla luce della riforma nazionale, per quanto riguarda Pietralata. Sono poi in campo i laboratori di quartiere sugli 11 immobili finanziati dal Pon Metro per la ristrutturazione, alcuni sono già assegnati e altri verranno assegnati con avvisi e progetti di coprogettazione. Così siamo già a circa 21 immobili di questa mappatura, in alcuni casi parliamo di spazi comunali dimessi, in altri di immobili dove ci sono spazi per uffici e realtà che non hanno bisogno di ristrutturazione. A questi 21 immobili si aggiungono poi l'altra decina di progetti che sono all'interno dei Piano periferie che deve essere portato avanti. Anche in questo caso parliamo di grandi spazi e di immobili che vedranno nel mando ovviamente provvedimenti. In totale quindi un numero importante di immobili che mettiamo in gioco.
La mappatura la continueremo. Come avete visto anche dal Piano di alienazioni e da quello che è stato il rendiconto sullo stato del patrimonio comunale, lo abbiamo presentato in Giunta con una delibera qualche mese fa, è molto esteso, in realtà di spazi inutilizzati non ce ne sono tanti, quelli che abbiamo elencato adesso. In gran parte se sono vuoti è perché sono da ristrutturare. A differenza dello scorso mandato, in questo mandato abbiamo deciso che prima di mettere a bando degli spazi dichiariamo quali sono questi spazi, in che condizioni sono e che valore hanno. Quando facciamo il bando Incredibol non cerchiamo solo idee, ma dichiariamo prima l'elenco degli spazi in modo che non ci siano dubbi sulla procedura che vogliamo portare avanti. I patti di collaborazione servono per rigenerare immobili dismessi e non per fare assegnazioni alle libere forme associative, solo in casi eccezionali quando ci sono da rigenerare spazi dismessi attraverso il contributo della cittadinanza che si autorganizza. E poi abbiamo il laboratorio sugli spazi. Abbiamo messo all'interno dell'avviso pubblico di Bolognetti un avviso che è dedicato a chi vuole discutere di come migliorare le norme e le politiche dell'Amministrazione nell'ambito degli spazi. Se voi andate a vedere trovate due obiettivi dell'avviso pubblico, da un lato chi si vuole candidare per la gestione di vicolo Bolognetti e lo farà liberamente, chi invece vuole partecipare a una discussione, questa seconda parte non è dedicata solo a gestire Bolognetti, chi deve gestire Bolognetti deve partecipare a quella discussione, ma si possono candidare al laboratorio cittadino dell'immaginazione civica sugli spazi tutte le realtà della città che vogliono discutere sul tema spazi in città, su come cambiare le regole, migliorarle, aggiornarle, e aiutare il Consiglio comunale, la Giunta e i Consigli di quartiere ad affrontare questo tema, che è molto sentito. Ci daremo tempo un anno e alla fine la Giunta si farà carico di quello che emerge e presenterà delle proprie istanze. Entro il 15 novembre ci si può candidare a questo laboratorio sugli spazi, significa coprogettare con noi il metodo della discussione e costruire insieme a noi il laboratorio. Perché questo avviso pubblico è anche su un laboratorio di partecipazione degli spazi perché pensiamo che, come abbiamo detto quest'estate, ci siano tanti immobili in città, in altre aree dismesse, di enti pubblici e privati, che vorrebbero mettere a disposizione o non ritengono di farlo e a volte li lasciano abbandonati con grande incuria. Quindi questo tema degli spazi per Bologna è strategico. Abbiamo molte meno realtà che possono gestire spazi che spazi a disposizione, se guardiamo le are militari, ferroviarie e gli immobili pubblici. Quindi non c'è un tema di spazi che non vengono assegnati o realtà che vengono messe da parte, adesso c'è grande trasparenza, ci sono gli avvisi pubblici che abbiamo fatto, tutti possono partecipare, bisogna costituirsi in associazione, ci sono i laboratori di quartiere per discutere quali sono i bisogni sociali e poi c'è questo laboratorio cittadino che ci permette di discutere se le regole vigenti del Comune di Bologna sono all'avanguardia. Ci sono gruppi consiliari che pensano che sia da cambiare il regolamento delle libere forme associative? Facciamola questa discussione. Vogliamo migliorare il regolamento sui beni comuni? Facciamola questa discussione, io penso ad esempio che non sia adatto ad affrontare il tema degli spazi, penso che il regolamento vada migliorato su quel fronte. Pensiamo che l'uso del patrimonio sia strategico per promuovere la cultura e il sociale? Parliamone. Io penso che i nostri regolamenti siano importanti, ma sono stati approvati in epoche diverse, oggi abbiamo un nuovo modo i lavorare, di fare impresa e fare associazione, c'è una nuova legge nazionale sul terzo settore, noi da un alto ora facciamo avvisi pubblici per non aspettare e assegnare spazi, dall'altro apriamo una discussione cittadina in cui la politica e l'associazionismo possono discutere e alla fine di questo anno decidiamo se cambiare i regolamenti per aggiornarli. Per me in queste discussioni oltre alle idee ci devono essere anche alcune cose concrete, per questo motivo Bolognetti e Pietralata e Baraccano, perché mentre discutiamo io vorrei anche sperimentare, abbiamo fatto questa scelta. A Bolognetti sperimentiamo qualcosa di innovativo, come facciamo a fare transitare alcune realtà informali e altre organizzate in una cosa che è l'associazionismo di oggi, sperimentiamo. Pietralata, nella riforma del terzo settore è cambiato molto il rapporto tra gli enti locali e l'associazionismo, sperimentiamo cosa vuole dire anche dare servizi al terzo settore con la nuova legge. La casa delle associazioni al Baraccano, potrà essere un modello di utilizzo degli spazi comunali? In quest'anno vedremo anche queste sperimentazioni e la discussione ne prenderà atto e deciderà se queste sperimentazioni sono state utili anche per capire come cambiare i nostri regolamenti.
Da ultimo, in questi giorni stiamo riprendendo contatti con XM24 per ragionare su una proposta che avanzeremo in modo concreto su una loro destinazione alternativa, rimane l'esigenza dell'Amministrazione comunale di utilizzare l'immobile dove sono attualmente collocati per usi di carattere sociale. Per quanto riguarda Crash al momento la Giunta non ha alcuna interlocuzione, ci sono degli incontri invece col Presidente di quartiere".