Comunicati stampa

Comunicati stampa

Question Time, chiarimenti su Hub e moschee

L'assessora al Contrasto alle discriminazioni e ai Diritti dei nuovi cittadini, Susanna Zaccaria, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sull'Hub e sulle moschee.Domanda d'attualità della con...

Data:

:

L'assessora al Contrasto alle discriminazioni e ai Diritti dei nuovi cittadini, Susanna Zaccaria, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sull'Hub e sulle moschee.

Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
"Su Hub e moschee sono a chiedere il pensiero politico in senso generale e quali politiche vogliono essere messe in campo sulle moschee esistenti"

Risposta dell'assessora Zaccaria
"Per quello che riguarda l'hub la posizione della Giunta ed in particolare del Sindaco è stata espressa molto chiaramente sul fatto che il nostro hub regionale funziona e per quello che riguardavano gli articoli allegati a questa domanda danno atto del fatto che nessun Cie verrà riaperto a Bologna, quindi su questo non mi sento di dover dire altro.
Per quello che riguarda le moschee, dagli stessi articoli emerge quello che un po' diceva lei, che c'è un vuoto di accordi nazionali tra lo Stato e la comunità islamica in generale, situazione che però non è così tanto di vuoto qui a Bologna, dove il rapporto con la comunità islamica bolognese funziona ed è certamente la direzione che come politica vorremmo continuare ad andare. La comunità che abbiamo anche qui da noi non è totalmente rappresentativa ma è comunque rappresentativa della stragrande maggioranza delle associazioni islamiche presenti per cui per noi è e continuerà ad essere un ottimo referente. In generale, per tutta la questione relativa alle sale di preghiera, non ci nascondiamo dietro a un dito, sappiamo che sono sale di preghiera, sappiamo che sfuggono a volte anche solo ad un'informazione dell'informazione dell'amministrazione se rientrano nell'ambito del privato perché, come sapete benissimo tutti, nel momento in cui acquistano un luogo e svolgono un'attività, se non devono fare lavori di ristrutturazione, di modifiche, noi non veniamo nemmeno a saperlo.
Ed è in questa ottica che noi abbiamo già dichiarato di voler invece continuare, sempre in un tema di collaborazione, che è quello che emerge anche in uno degli articoli citati a livello nazionale, noi vorremmo arrivare ad avere un protocollo per l'apertura di queste sale di preghiera e noi questo lo abbiamo già detto, un protocollo che ovviamente rimane in un'ottica di collaborazione, trovandoci in un vuoto normativo, però siamo convinti che continuando a confrontarci si possano trovare ognuno degli aspetti che sono citati anche negli articoli, dalla conoscenza degli imàm, dalle modalità con cui vengono svolte le preghiere e altro.
Per quello che ci riguarda in particolare l'apertura è proprio perché i problemi si presentano quando l'associazione arriva dopo che lo ha già acquistato il luogo, che potrebbe non essere idoneo, qui nessuno non vuole vedere i problemi che si possono creare anche per i residenti, che sono gli stessi problemi che ci potrebbero essere se si aprisse una discoteca improvvisamente sotto casa di qualcuno, di accesso di persone, di parcheggi, quindi sono tutti aspetti che stiamo cercando di affrontare facendo tesoro dei percorsi di apertura delle sale della città, non solo quelli che sono andati male, che ci devono insegnare appunto ad intervenire prima, a cercare di convincere l'associazione a contattare il quartiere prima di acquistare un luogo per individuarne uno che possa essere il più adatto per tutti, più dignitoso anche per loro, ma anche facendo tesoro dei percorsi che sono andati bene perché si parla sempre e solo di tutto quello che non va liscio ma ci sono state diverse aperture di sale di preghiera in alcuni quartieri che, essendo intervenuti prima, hanno portato a riunioni e accordi, quindi noi vogliamo trarre esempio da questi percorsi che sono andati bene sperando di arrivare a un protocollo che elimini i problemi. E' chiaro che se ci fossero delle disposizioni a livello nazionale non sarebbe più un'interpretazione ma si tratterebbe di applicazione doverosa".

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
Back to top