Comunicati stampa

Comunicati stampa

Consiglio solenne in ricordo di Marco Biagi, l'intervento della presidente Luisa Guidone

La Presidente del Consiglio comunale, Luisa Guidone, ha aperto oggi la seduta solenne in ricordo di Marco Biagi. Di seguito il suo intervento:"Signora Vicesindaco, signori Consiglieri, colleghi della Giunta, signora Orlandi Biagi, familiari tutti, co...

Data:

:


La Presidente del Consiglio comunale, Luisa Guidone, ha aperto oggi la seduta solenne in ricordo di Marco Biagi. Di seguito il suo intervento:

"Signora Vicesindaco, signori Consiglieri, colleghi della Giunta, signora Orlandi Biagi, familiari tutti, colleghi, amici, autorità civili e militari, gentili ospiti, cittadini, il Consiglio comunale di Bologna oggi è convocato in seduta solenne per ricordare, a quindici anni dal suo assassinio, il professor Biagi, un bolognese, un uomo perbene, un servitore dello Stato, un intellettuale, una persona libera, vittima innocente delle brigate rosse che ha pagato tutto questo con la sua stessa vita.
Avremo una cerimonia sobria, con un unico intervento esterno al Consiglio comunale, una cerimonia condivisa alla quale assistono anche alcuni di coloro i quali negli anni scorsi hanno prestato in questa stessa aula il proprio prezioso ricordo del Professore, li ringrazio per la presenza.
Voglio però anche esprimere a nome di tutti vicinanza e stima alla famiglia Biagi che in minima parte ho potuto conoscere e che con una compostezza ed una riservatezza straordinarie e una forza incredibile ha attraversato momenti inimmaginabilmente duri.

Il 19 marzo di 15 anni fa, alcuni proiettili misero fine alla vita di Marco Biagi, il giuslavorista. Oggi è il giorno in cui il comune di Bologna ricorda quella morte per mano delle Brigate Rosse. Oggi è il giorno in cui non solo ciascuno di noi singolarmente, ma anche tutti noi come comunità ci interroghiamo profondamente sui perché, sui tanti perché ai quali non riusciamo a dare risposte da noi per primi ritenute accettabili o esaustive.
Quello che però possiamo fare è rinnovare convintamente la nostra avversione al terrorismo, a tutti i terrorismi, che non solo non accennano a diminuire ma che si moltiplicano colpendo cittadini innocenti ed inermi in forme sempre più evolute e terrificanti.
Dunque in primis da qui oggi inviamo un corale messaggio di avversione e di condanna verso i terrorismi e le violenze, ma sappiamo che non basta: occorre fare un'analisi profonda, affinché quello che è accaduto non si ripeta mai più.

Dall'analisi delle pulsioni e delle dinamiche che attraversano il mondo del lavoro, gli studi, il diritto, le politiche del lavoro emerge che la peculiare sensibilità ad essi storicamente connessa non accenna affatto a diminuire: un ambito di azione delicato e sensibile per il quale l'attenzione ai principi di equità e giustizia sembra non essere mai sufficiente.
Ecco che quindi occorre rispondere agli attacchi terroristici alla stessa democrazia attraverso la capacità di mettere in campo le migliori risorse che abbiamo: lo studio, la ricerca, il confronto, il coraggio, la libertà.
Il Professor Biagi le possedeva tutte e per questo la sua tragica scomparsa non è solo un fatto privato, e non è solo un fatto pubblico per la mano di chi l'ha compiuta, è un fatto pubblico anche per la perdita che ha dovuto subire la società tutta e la città di Bologna.

Ritengo importante qui oggi ricordare il Professor Biagi attraverso le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha fotografato 'un brigatismo già irrimediabilmente sconfitto nella storia e nella società che colpì, un intellettuale appassionato e un docente impegnato nel lavoro con gli studenti. Marco Biagi era uno studioso che cercava di mettere le proprie conoscenze e la propria intelligenza a servizio di un cambiamento della realtà, di uno sviluppo della società e del Paese. Per questo fu ucciso, come i suoi colleghi'.

In ultimo rivolgo un pensiero a tutti i suoi studenti e a tutti coloro i quali, come la sottoscritta ma anche altri in questa sala, fanno parte di quella generazione di persone che hanno studiato il diritto del lavoro anche attraverso i suoi libri ed i suoi scritti. Su questo ci sarebbe tanto da dire e per farlo cedo la parola a Don Federico Pigoni, che ebbe l'onore di conoscere, da studente, il Professor Biagi, anche in qualità di Presidente della sua commissione di Laurea".

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:37
Back to top