Comunicati stampa

Comunicati stampa

Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano


Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord).
“Oggi intervengo su una questione già presentata da alcuni colleghi che necessita di maggiore confronto ed approfondimento.Parto da un ca...

Data:

:


Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord).

“Oggi intervengo su una questione già presentata da alcuni colleghi che necessita di maggiore confronto ed approfondimento.
Parto da un caso ben specifico che si inquadra in un contesto molto più ampio ad oggi trattato con pericolosa superficialità, Villa Aldini.

Ricordo bene quando proprio un anno fa ebbi un interessante confronto con l'allora vice sindaco Silvia Giannini su una struttura che conosco bene. Villa Aldini è di una bellezza unica, di un valore storico architettonico immenso ma sta letteralmente cadendo a pezzi; a mio avviso, ma in questo caso penso che molti bolognesi condividano il mio pensiero, un paradiso sulle colline bolognesi ad un solo chilometro da Porta San Mamolo.

Consentitemi un piccolo excurcus che poi troverete nelle premesse del mio ordine del giorno per ricostruire la storia e l'uso dell'immobile. 

La villa venne fatta costruire dall'avvocato Antonio Aldini ministro di Napoleone a partire dal 1811 poichè Napoleone stesso si era innamorato di quel tratto di collina.

Sul retro dell'edificio sono presenti i resti della chiesa romanica della Madonna del Monte, costruita nel secolo dodicesimo. Il timpano esterno include delle decorazioni opera di Giacomo De Maria, raffiguranti l'Olimpo. All'interno sono presenti sale neoclassiche affrescate da Felice Giani.

Villa Aldini fu anche utilizzata nella cinematografia da Pier Paolo Pasolini, bolognese di nascita, che girò alcune scene di Salò o le 120 giornate di Sodoma nel cortile principale.

Questa la parte più storica ed artistica sita al civico 37 di Via dell'Osservanza. Dinanzi si trova il più recente padiglione sito al civico 35/2.

La gestione del complesso di Villa Aldini passa, dopo l'uso della struttura come casa di riposo dell'associazione Nazionale Famiglie Caduti di Guerra, dal 1 aprile 1979 al Comune e nello stesso anno tramite convenzione la gestione della casa di riposo Villa Aldini viene assunta dall'Istituto Giovanni XXIII con l'obbligo della sua graduale trasformazione in casa protetta per anziani non autosufficienti, tale convenzione tramite una delibera di consiglio del 1984 viene protratta fino al 31 dicembre 2016.

Ricordo a tutti che nel piano di alienazioni e valorizzazioni dei beni patrimoniali 2014-2016 il complesso di Villa Aldini risulta inserito nel Piano di Valorizzazione Unitario per un valore indicativo di 3,5 milioni di euro e che la Sovrintendenza per le belle arti di Bologna e' chiamata ad esprimere pareri di competenza su progetti di recupero o interventi manutentivi e ad autorizzare le alienazioni.

Infine sottolineo una situazione che forse molti colleghi non conoscono e ne denuncio la responsabilità dell'Amministrazione. Dal lontano 1981 una associazione Gruppo Volontario Civile ha svolto la sua attività presso il piano terra di Villa Aldini, la convenzione siglata dal Gabinetto del Sindaco e' scaduta a fine 2016. Tale convenzione prevedeva che l'Associazione locataria avesse a carico i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e vedendo le pessime e pericolose condizioni in cui versa l'immobile faro' gli opportuni approfondimenti.

Nella struttura più recente del civico 35/2 sono ospitati circa 100 migranti ma da un sopralluogo che io stessa ho effettuato nella giornata di ieri ho notato con stupore e preoccupazione che i migranti occupano anche gli spazi della Villa a mio avviso inagibile, inoltre, a che titolo? Chi ha dato loro quegli spazi? Su quali presupposti? E, soprattutto, quegli spazi, una volta splendidi ora decadenti ma comunque ancora con un gran potenziale se riqualificati, sono a norma?

Porto pertanto l'attenzione dell'Aula sul complesso Villa Aldini perché, per tutte le motivazioni illustrate, si valuti il suo inserimento nel piano alienazioni per favorire l'acquisizione di eventuali soggetti terzi che si renderanno disponibili per il restauro dell'immobile così come si valutino progetti con altri enti pubblici (Università ad esempio) o privati per il recupero di un complesso di grandissimo valore storico ed architettonico.

Detto questo mi collego ad un secondo aspetto, più generale.

Vista la situazione drammatica che ho appena descritto su Villa Aldini il nuovo bando pubblicato dalla Prefettura su cui sono stati stanziati ben 50 milioni di euro ci mette nel rischio di trovare molte situazioni simili o anciora peggiori di Villa Aldini che sono un danno sia per i migranti che per la collettività.

Mi sento in dovere di sottolineare a tal proposito alcuni aspetti quali il sovraffollamento di alcune strutture, la mancanza di titolarità di molti richiedenti ad ottenere l'asilo e la sempre più frequente esecuzione in deroga del bando.

E considerati questi aspetti invito con il mio secondo ordine del giorno il Sindaco e la Giunta a garantire la giusta ed onesta accoglienza perché, per come è ad oggi gestita e con simili premesse per il futuro, non è né giusta, né onesta”.

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
Back to top