Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) su piazza San Francesco."Voglio tornare sulla situazione di piazza San Francesco per sottolineare alcune decisioni prese senza il coinvolgimento di chi in ...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) su piazza San Francesco.
"Voglio tornare sulla situazione di piazza San Francesco per sottolineare alcune decisioni prese senza il coinvolgimento di chi in quella piazza abita e lavora, di chi ha denunciato per mesi e mesi l'impossibilità di vivere serenamente, di chi è venuto in Comune, in una udienza conoscitiva e ha portato foto, video, registrazioni lasciando tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza esterrefatti facendoci capire meglio quali fossero le condizioni in cui costretti a vivere e quanti i soprusi costretti a patire.
Situazione drammatica ormai quasi analoga a quella di piazza Verdi: c'erano i bonghi, c'era la vendita abusiva di alcol, c'era lo spaccio, c'era il degrado, c'era l'illegalita' impunita.
Tale triste rendicontazione avveniva alla presenza dell'assessore Lepore e della Polizia Municipale.
Il giorno successivo a quell'incontro iniziava l'applicazione della ordinanza che imponeva controlli a partire dalle ore 17 fino alle 6 del giorno successivo per evitare vendita abusiva di alcool, musica ad alto volume, spaccio e degrado.
Il senso di questa ordinanza era proprio quello di garantire legalità e sicurezza. L'applicazione di questa ordinanza doveva però continuare, eppure da agosto non si vedono più i vigili ed è ripresa la vendita abusiva di alcool, hanno ripreso incessanti i bonghi, lo spaccio a cielo aperto, è tornato tutto come prima, ripristinando quello stato di degrado che volevamo combattere.
Pensate, siamo a centro metri da via Belvedere e sotto la casa dei residenti ci sono attività aperte fino alle 4 di mattina, alla faccia di chi cerca di condurre una vita 'normale'.
Una di queste attività note a tutti, Alto Tasso, con annesse foto del bar ancora aperto all'alba nei fine settimana con quel che ne consegue per chi ha la sfortuna di viverci sopra.
Su quella piazza vi erano due progetti: riqualificarla tramite un progetto che è costato molto al Comune e quindi a tutti i contribuenti e chiuderla totalmente al traffico lasciando transitare solo chi ne avesse il permesso.
Due azioni portate avanti malissimo.
Sulla riqualificazione e la mancata ottemperanza della ordinanza mi sono espressa.
A soli pochi mesi dalla fine dei lavori la Piazza sembra avere 10 anni di vita.
Il cosiddetto bene comune una volta realizzato non può essere abbandonato a se stesso e agli atti vandalici degli avventori e divenire qualcosa di analogo a piazza Verdi.
Sulla chiusura della piazza ci tengo a ribadire che neanche una persona che vive e lavora in piazza fosse d'accordo e non mi interessano le firme di comitati farlocchi che vivono e lavorano altrove, occorreva ascoltare i diretti interessati che tante perplessità hanno avanzato evidenziando che in quella piazza non c'è mai stato un via vai di macchine, che con la chiusura della piazza anche le loro attività chiuderanno di conseguenza e che si poteva garantire l'accesso alla piazza almeno nelle ore diurne di lavoro.
Inoltre quello che ora manca sotto la casa dei residenti sono i parcheggi. In piazza San Francesco sono stati rimossi circa 20 posti auto, in piazza Malpighi si è passati da 25 a 3 posti auto. I residenti ormai litigano e si contendono litigando i pochi parcheggi rimasti, e coloro che vivono in piazza San Francesco non hanno più un posto auto andando nella piazza a parcheggiare anche i residenti del Pratello e delle zone limitrofe.
Ma soprattutto la scarsa comunicazione, ho preso visione della Pec inviata solo 2 giorni prima dalla sperimentazione.
Presento pertanto due ordini del giorno, uno per ripristinare il rispetto di tale ordinanza e verificare che le attivita' commerciali rispettino orari e regolamenti, l'altro affinché l'assessore Priolo ed il presidente di quartiere Cipriani abbiano ora, durante la sperimentazione, un confronto con chi realmente vive e lavora li".