Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano
"Ero intervenuta venerdì ma essendo il Sindaco assente, come suo solito, non ho ...
Di seguito i due interventi d'inizio seduta della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord), il primo su BolognaFiere e il secondo sul Passante di Bologna.
"Ero intervenuta venerdì ma essendo il Sindaco assente, come suo solito, non ho ricevuto risposta in Aula. Almeno uno straccio di risposta che sarebbe stata utile per capire alcune dinamiche, posizioni e soprattutto dichiarazioni che così non trovano una logica.
Avevo evidenziato il silenzio della Regione che poi si è scoperto essere tuttaltro che un silenzio assenso, e ha denotato un ennesimo slancio in avanti del Sindaco senza un minimo di condivisione.
E siccome è una pratica del Sindaco annunciare sparate a mezzo stampa anzicchè dialogare con i soci su una visione progettuale da condividere destabilizzando animi e idee torno sull'argomento.
Ci torno per ribadire che le decisioni si prendono nei consigli di amministrazione.
Del resto se l'attuale Presidente Boni riconosce a Merola ironia e tattica ma di sicuro assenza di capacità strategiche, io aggiungerei anche assenza di capacità imprenditoriali perché anche se a volte il pubblico in questa dimensione fa fatica a decollare i conti di una azienda devono quadrare e per farlo occorre pianificare, tagliare i costi superflui, modificare settori strategichi come il commerciale o il marketing e avere una visione più ampia dei progetti.
Si procede con una operazione clientelare o imprenditoriale?
Si lavora per Bologna o per le lobby? Tra l'altro anche per le lobby stesse maluccio visto il turbinio di questi giorni.
Cosa ne sarà di quanto imbastito sinora?
A me non interessa se il futuro presidente sara' Calzolari o Vacchi o chi per loro.
A me interessa il buon risultato dell'operazione e che non si giochi più con gli interessi pubblici.
Torniamo a parlare di Passante di mezzo e lo facciamo occupandoci di una pesante ripercussione che l'ultima variante potrebbe avere sulla vita di circa 200 famiglie ma più in generale sulla vivibilità di una ampia zona che dovrebbe, in seguito a questa infrastruttura, giovare di migliorie e non patire un passaggio imposto e mai comunicato.
Come è possibile modificare un tratto significativo l'intermedia di pianura in corrispondenza dell'intersezione tra Via Di Vittorio e Via Saliceto con una nuova rotatoria, scavalcando in direzione sud est la A13 con un nuovo cavalcavia ed una nuova rotatoria che garantira' la connessione al nuovo casello di Castelmaggiore previsto nell'ambito dell'ampliamento della terza corsia della A13.
Prima della variante passava in modo rettilineo tagliando i campi, ovviamente terreni non edificabili sbucando direttamente su Cadriano mentre ora in seguito alla Variante fa un giro molto più lungo e costeggia case e intacca Villa Lambertini, Villa Giulia, Villa Zambonelli, tutte protette da vincolo.
Chi ha interlocuito con la Sovrintendenza?
Chi ha preso nota di questo parere che ha annullato un percorso lineare a discapito di un altro del tutto nocivo senza replicare?
Vincoli paesaggistici usati a proprio uso e consumo, in un caso talmente vincolanti da imporre una variazione illogica dall'altro totalmente ignorati!
Con la motivazione da parte della Sovrintendenza che l'area agricola costituendo un comparto omogeneo di interesse storico ambientale non può pertanto essere disgiunto, per dirla in modo più semplice su questi campi ci sarebbero dei corsi d'acqua di interesse paesaggistico che in gergo si chiamano centurie romane, nessuno ha però verificato che molti di questi corsi non esistono più perché sono stati intubati.
Ma soprattutto nessuno ha verificato che il vincolo ricadente sull'area di Villa Ceneri la quale non è altro che l'attuale Villa Zambonelli non è poi tanto diverso da altri vincoli taciuti presenti in Villa Giulia o in Villa Lambertini.
Capite bene che per interventi così impattanti occorre coinvolgere i cittadini che erano ignari di tutto e che, scoperta la modifica, hanno presentato le loro osservazioni entro fine Maggio, il tutto nel silenzio del quartiere e dei comuni coinvolti Bologna e Castelmaggiore.
Stiamo subendo passivamente un'opera pianificata senza alcuna logica".