Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord)."La scandalosa forza rivoluzionaria del passato.Bologna sta dimenticando il suo passato e la sua storia millenaria rappresentata anche dalle sue antiche mura che ...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).
"La scandalosa forza rivoluzionaria del passato.
Bologna sta dimenticando il suo passato e la sua storia millenaria rappresentata anche dalle sue antiche mura che stanno progressivamente deteriorandosi, sotto lo sguardo indifferente delle Istituzioni.
Dei 7.5 km edificati a partire dal 1.200, ne rimangono poco meno di km. 2.6 ed, eccezion fatta per le Porte che sono state restaurate poco tempo fa, il resto della cinta muraria si sta lentamente sgretolando, come ribadito dall'architetto Alemagna. Lo stato di abbandono è sotto gli occhi di tutti ed occorre intervenire velocemente per valorizzare questo patrimonio artistico-culturale che ci ha consegnato la storia.
Nel 1902-1906 si compì lo scempio di distruggere gran parte della cinta muraria , assieme alla distruzione di interi quartieri storici operata da urbanisti che avevano introiettato in modo erroneo il concetto di modernizzazione.
Nel 1960, il noto giornalista Antonio Cederna punto di riferimento di Italia Nostra, ribadì l’inscindibile unitarietà dei centri storici, dove l'intero centro storico è esso stesso un monumento e dove l’architettura e l'urbanistica sono la testimonianza dell’aspirazione dell’uomo a vincere il tempo.
A mio avviso deve esistere un equilibrio naturale tra habitat, architettura ed urbanistica ed è indispensabile non infrangere legami che il tempo consolida. Non è solo questione di salvare un monumento come possono essere le mura di Bologna, ma salvaguardare Bologna nel suo complesso, suoi valori storici naturali, contro la provocazione permanente di quei pochi onnipotenti, architetti ed ingegneri senza dignità professionale, identificabili come novelli 'urbanisti sventratori' (come scriveva Cederna nel 1961).
Questo concetto è riassunto anche nella frase di Pasolini che faccio mia: 'La scandalosa forza rivoluzionaria del passato', ossia quando parliamo di estetica della città intendiamo il fascino del suo passato, che non sono solo le 2 torri, la basilica di Santo Stefano o l'Archiginnasio, ma è tutto l'insieme del centro storico, mura comprese, inteso come un unico monumento a cielo aperto.
Parliamo tanto di valori della conservazione e del recupero relativamente all'ambiente, all'arte, alla cultura,ma parliamo poco di quali atti debbano essere affrontati per conservare tali bellezze.
La bellezza del passato non è qualcosa di superficiale, ma è il risultato della 'civiltà delle istituzioni'. Trovo che nello sviluppo territoriale di Bologna vi sia stata una regressione nella cultura urbanistica di sinistra che ha permesso di snaturare il nostro centro storico, consentendo negli anni '70 la colonizzazione da parte delle banche, negli anni '80 l'invasione delle grandi catene di abbigliamento, a cui attualmente hanno fatto seguito il boom dei minimarket, ristoranti, bar, taverne che hanno trasformato il Centro storico di Bologna in un immenso apparato gastro-intestinale.
Bologna non è questo! Trovo che sia indispensabile che Sovrintendenza, Comune, Italia Nostra realizzino un percorso condiviso per ribadire che l'intero centro storico di Bologna sia da preservare anche con un recupero fattivo della cinta muraria, fonte di un nuovo percorso turistico ecosostenibile.
Il recupero del passato deve essere inteso come legame con il presente, creando un ponte con ciò che la storia ci ha lasciato in eredità, onde evitare lo scempio che si sta realizzando a Venezia, dove nel 2017, 20 edifici a carattere storico sono stati trasformati in alberghi e Bed and Breakfast, allontanando di fatto i residenti e snaturando completamente un 'modello di città', come la definiva Le Corbusier".