Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli

Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) su "Pronto Soccorso al collasso: come ogni anno!""Immancabilmente a dicembre- gennaio ed a luglio -agosto di ogni anno rivediamo il medesimo film dei Pronto Socco...

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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) su "Pronto Soccorso al collasso: come ogni anno!"

"Immancabilmente a dicembre- gennaio ed a luglio -agosto di ogni anno rivediamo il medesimo film dei Pronto Soccorso ospedalieri, trasformati in lazzaretti, con i pazienti assiepati su barelle e sedie a rotelle, con immagini teletrasmesse,lesive della dignità delle persone malate.
I montaggi dei servizi sono i medesimi:
- Inquadratura fissa sulla porta di accesso al PS che si apre e si chiude con persone di bianco vestite che escono trafelate, panoramica del trenino di barelle, con zoomata sulla bombola d’ossigeno e pazienti regolarmente per terra. Quest’anno la foto dei pazienti a terra era al PS di Nola, l’anno prima era al Cardarelli, l’anno prima ancora era al S.Camillo. Peccato che nessuno riferisca mai, che a terra ed in ginocchio assieme ai pazienti vi siano gli operatori sanitari che li stanno assistendo, nonostante tutti i disservizi.
Le immagini sono identiche anno dopo anno, perché i problemi sono gli stessi e strutturali, nonostante l’impegno sovrumano degli operatori sanitari che vi lavorano a ritmi massacranti, neanche fossero i forzati della Cayenna. Ricordo che l’Italia è stata deferita alla Corte Europea di giustizia per l’orario eccessivo di lavoro dei medici che va ben oltre le 48 ore settimanali contrattuali.
Anche quest’anno la colpa è stata data all’influenza, agli anziani, al ghiaccio, al gelo. Qualche cretino ha addirittura incolpato il gelificio, come se il gelo fosse il vero colpevole dei disservizi nei PS,ma non è così.
Che d’inverno vi sia freddo, gelo, neve ed un picco influenzale è lapalissiano, mentre le cause che intasano i Ps sono numerose e ben conosciute da tutti gli addetti ai lavori:
1. Dal 2000 abbiamo perso 70.000 PL, in un contesto italiano che si colloca sotto la media europea (3.4 Pl ogni 1000 abit. in ER, contro gli 8.2 in Germania e i 6.3 in Francia). Quindi,il taglio drastico dei posti letto nei reparti impedisce di svuotare rapidamente i PS, in quanto i sanitari non riescono più a ricoverare nei reparti. A ciò aggiungiamo anche la chiusura dei Ps nei piccoli ospedali di provincia(leggasi Vergato e la presa di posizione dei 4 Sindaci dell’Appennino bolognese che sono contrari alla riorganizzazione dell’Ausl di Bo)
2. Aumento del livello di complessità dei paz. con pluripatologie che richiedono tempo ed un impegno considerevole da parte di diversi professionisti per decidere se ricoverarli o meno. Spesso si dà la colpa che i PS sono intasati da pz anziani, ma quelle barelle sono piene di coloro che hanno ricostruito questo paese dopo la guerra. Che bel premio ricevono in cambio! Inoltre, analizzando le statistiche, l’ accesso improprio in Pronto Soccorso è sovente un paziente di giovane età (tra i 20 e i 45 anni), con un livello socio-economico medio-basso che si reca in PS per velocizzare l’iter diagnostico e terapeutico, evitando spesso il costo del ticket.
3. Il personale sanitario che è sotto dimensionato, in virtù del blocco del turn over, infatti si assume 1 sanitario ogni 4 che cessano l’attività ed ,ovviamente, quel neo-assunto non ha la stessa esperienza dei 4 sanitari che hanno lasciato
4. La riforma dell’emergenza territoriale che dovrebbe filtrare i paz. non urgenti che non è mai partita e non è una valida alternativa, per cui chi sta male non può far altro che rivolgersi ai PS ospedalieri, determinando quel cospicuo numero di paz. con codici bianchi e verdi pallidi che rallentano il lavoro e prolungano le attese. Infatti,non è vero che le Case della Salute e gli ospedali di Comunità snelliranno gli accessi in PS. Chiedete al Seg. Naz. FIMMG(Scotti), al Segret. Snami (Biavati), all’ordine dei medici di Bologna ed al IX Congresso della SIMEU che bocciano questi carrozzoni inutili,in quanto non forniti di radiodiagnostica e non alternativi ai PS
5. Durante l’arco dell’anno vi sono 114 gg, festivi e prefestivi, nei quali la gestione del paz. al di fuori dell’ospedale è affidata esclusivamente ai medici di guardia medica, guarda caso,sottorganico e con dotazioni medico-diagnostiche inadeguate.
Elaborare dei provvedimenti a casaccio per sfoltire i PS non ha senso, mentre è indispensabile trovare soluzioni adeguate ai problemi.
1. Incrementare il personale sanitario e parasanitario nelle aree di urgenza ed emergenza con incentivi economici e riconoscimento del lavoro usurante, con prepensionamenti concessi a chi agisce nell’emergenza urgenza
2. è indispensabile potenziare (non moltiplicare!!!) l’offerta territoriale diagnostica e terapeutica per rispondere ai bisogni della gente. Le case della salute non sono in grado, attualmente, di eseguire un primo intervento ,in quanto sprovviste di radiodiagnostica e specialisti delle varie branche. Sarebbe indispensabile potenziare le RSA che potrebbero ospitare persone non autosufficienti che non possono essere assistite presso le aree d’urgenza-emergenza.
3. Potenziare i servizi territoriali in grado di assicurare una media intensità di cure in modo da limitare l’afflusso in Pronto Soccorso di pazienti cronici.
4. Presenza di MMG integrati con l’emergenza territoriale con la capacità di erogare per 365 gg all’anno tutte quelle prestazioni che non necessitano della complessità dell’organizzazione ospedaliera
Per concludere un sincero ringraziamento ai DG ed ai Politici che hanno riportato al medioevo l’ assistenza sanitaria!

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
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