Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mariaraffaella Ferri
Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mariaraffaella Ferri (Partito Democratico) sull'intitolazione del centro civico di Corticella in memoria di Lino William Michelini.
“Festa grande sabato scorso a Corticella, in occa...
Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mariaraffaella Ferri (Partito Democratico) sull'intitolazione del centro civico di Corticella in memoria di Lino William Michelini.
“Festa grande sabato scorso a Corticella, in occasione dell'intitolazione del Centro Civico a Lino Michelini, per tutti William, pronunciato alla bolognese. Festa di tutti quella di sabato: dell'Anpi locale e provinciale, che fortemente ha voluto questa intitolazione al suo Presidente corticellese, così come è stato affettuosamente ricordato anche dal Presidente Nazionale Carlo Smuraglia; festa della famiglia, e dei molti amici, storici e recenti, che a ormai tre anni dalla sua scomparsa, sentiranno più lieve il dolore e più attutito il vuoto delle sua assenza; festa di popolo e delle Istituzioni locali, come ha sottolineato il Sindaco Merola, che insieme hanno rinnovato l'impegno a mantenere vivi ed a vivificare i Valori della Resistenza, della Partecipazione democratica, della Libertà e della Pace che ci sono stati consegnati da chi, come William Michelini, ha combattuto per liberare il Paese dal Nazifascismo.
Michelini nacque a Bologna nel 1922; fin da giovanissimo svolse attività clandestina antifascista, fu tra i primi dirigenti dei nuclei partigiani di Bologna e divenne comandante di distaccamento della 7a Gap Garibaldi. Nel 1944 guidò l'attacco al Carcere di S. Giovanni in Monte, per liberare i detenuti politici condannati a morte e fu protagonista della Battaglia di Porta Lame, come lui stesso racconta nel bel documentario curato dall'Istituto Parri Emilia Romagna, per la Storia e le Memorie del 900.
Grandissimo impegno e dedizione furono dedicati da Michelini all'incontro con i più giovani, nelle Scuole, per testimoniare e far conoscere dal vivo e 'in carne ed ossa', come amava dire, la storia della Seconda Guerra Mondiale, la lotta della Resistenza e la nascita della Costituzione Italiana. La sentiva un po' come una propria figlia la Carta costituzionale perché, come lui stesso affermò: 'noi della Resistenza, uomini e donne, ci riteniamo - insieme ai militari e ai politici internati nei lager nazisti ed ai gruppi di combattimento che hanno ridato onore all'esercito italiano - i genitori della Costituzione Italiana'. Fu uomo fattivo Michelini; resta memorabile il discorso in cui invita
alla concretezza dell'impegno: 'Basta chiacchiere, c'è da lavorare... Basta, basta guerre! Dovrà pur esserci un altro modo di vivere, senza violenza, senza guerre, senza terrorismo, senza vendette etniche che ci portano indietro di secoli, senza ignobili arricchimenti con droga, con armi, con ricatti, con malasanità, con mercificazione di donne e uomini, con la corruzione dentro la politica: la Resistenza non è finita! La Democrazia, come partecipazione, va alimentata continuamente'.
Sono questi convincimenti e questa sollecitudine propulsiva la migliore eredità di William Michelini: raccoglierla e portarla avanti con onore è il modo migliore per festeggiare il 25 aprile. Con le sue parole ed in sua memoria auguro buona Resistenza a tutte e a tutti voi, a Bologna e all'intera Città metropolitana".