Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni
Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) su "Fiera, un accordo per il lavoratori e il suo rilancio""Su BolognaFiere e i suoi lavoratori e lavoratrici ci sono state recenti buone notizie. La ri...
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Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni (Partito Democratico) su "Fiera, un accordo per il lavoratori e il suo rilancio"
"Su BolognaFiere e i suoi lavoratori e lavoratrici ci sono state recenti buone notizie.
La ripresa della trattativa in Città Metropolitana tra BolognaFiere e le Organizzazioni Sindacali, con la mediazione fondamentale del Comune di Bologna, ha portato alla firma di un'ipotesi di accordo che prevede, d'ora in avanti, che ci sia un costante confronto tra le parti come base di un nuovo modo di procedere e di dare i doverosi risvolti concreti al Piano di Sviluppo approvato nel dicembre scorso sui temi del lavoro, del personale e degli appalti che prevede importanti interventi di carattere infrastrutturale, commerciale e gestionale.
Comune di Bologna e Città metropolitana si impegnano inoltre a convocare il Tavolo istituzionale ogni qual volta si renda necessario. In ogni caso, se il confronto aziendale dovesse interrompersi, verrà convocato il suddetto Tavolo istituzionale.
Per quello che riguarda i lavoratori e le lavoratrici che sono stati al centro di una vertenza durata mesi, le parti hanno concordato che l'eventuale uscita possa avvenire solo su base volontaria e con incentivi.
Entro fine mese ci sarà un nuovo incontro per definire tali incentivi, che potrà iniziare già da quest'anno; contestuale sarà la valutazione congiunta sugli interventi necessari per rendere più efficiente l'organizzazione del lavoro.
Si è inoltre convenuto che se emergeranno fabbisogni aggiuntivi di personale, BolognaFiere si impegnerà ad avvalersi dei contratti a tempo determinato regolati secondo i contratti vigenti.
Sugli appalti si prevede la definizione di un Protocollo di Sito con particolare attenzione alla qualità e alla sicurezza del lavoro e nel rispetto del Codice Etico di BolognaFiere S.p.A..
Le parti si impegnano ad una verifica sui costi complessivi con l’obiettivo di liberare risorse da destinare allo sviluppo ed efficientamento del quartiere fieristico nel suo complesso.
Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha dichiarato: "A conferma di quanto ho ripetuto in questi mesi, nessun lavoratore sarà licenziato. (...) Ed è significativo che questo accordo sia stato raggiunto a pochi giorni dalla sottoscrizione dell'aumento di capitale che ha portato i soci pubblici a essere maggioranza nella compagine sociale di BolognaFiere" ed è questo il punto politico che vorrei sottolineare, perché non è un caso che l'azione politico- istituzionale sia stata tutta volta a mantenere una forte regia pubblica della Fiera, che in qualità di ente partecipato, non può trascurare le condizioni e la qualità del lavoro dei propri dipendenti.
Come ho avuto modo di dire in sede di Commissione, in occasione di un'udienza conoscitiva, lo scorso luglio, appena insediati, resto convinta che le decisioni strategiche dell'Ente Fiera di Bologna non possano essere a scapito delle condizioni lavorative dei dipendenti, tanto più che loro stessi hanno mostrato la volontà di trovare accordi in grado di rimodulare il proprio lavoro, pur di salvaguardarlo per tutti e tutte.
La decisione di mesi fa di ritirare in via definitiva le procedure di mobilità per 123 dipendenti di BolognaFiere è stata una decisione saggia, a maggior ragione perché giunta in seguito a precise richieste in tal senso da parte del Sindaco Merola. Tuttavia, ne eravamo consapevoli al tempo e lo siamo tuttora, il giusto e doveroso ritiro dei licenziamenti non poteva che essere la premessa per ampliare il discorso sull’intero quartiere fieristico, sulla visione della Fiera di Bologna nei prossimi anni, per capire quale ruolo strategico di BolognaFiere nell’economia cittadina e metropolitana, in quella regionale e in quella nazionale; della valorizzazione di filiere consolidate come quelle della cosmesi, dell’edilizia, della meccanica, dell’editoria per ragazzi, ma anche della loro necessaria innovazione, fino alla ricerca di nuove fette di mercato da intercettare.
Anche in questo senso sono arrivati segnali positivi:
Cosmprof a partire dal prossimo anno lancerà altre svariate edizioni nel mondo soprattutto in Sudamerica e India.
BolognaFiere sta trattando l'acquisto di nuovi saloni, segnali di una programmazione che punti al rilancio e al consolidamento del nostro polo fieristico incardinato nel sistema economico, produttivo e turistico di Bologna;
Uno speciale apprezzamento per la Children's Book Fair, appena conclusa che con la presenza di 26.473 di operatori (+ 2% rispetto al 2016) e 11.572 visitatori (+15% rispetto al 2016) confermando la leadership di Bologna nel settore dello scambio e della commercializzazione dei diritti d'autore nel campo dell'editoria.
Inoltre è notizia recente che la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna sbarcherà nel 2018 a New York, ottima notizia sul versante dell'internazionalizzazione della Fiera.
Tutti questi sono primi segnali di una logica industriale sana che deve muovere i vertici della Fiera, che non si possono limitano a pensare al risanamento dell'ente contemplando una mera riduzione dei dipendenti, alla messa in ordine dei conti e al risparmio attraverso licenziamenti di lavoratori e lavoratrici che non sono mai stati esuberi, ma persone altamente specializzate nell’accoglienza dei visitatori, nella gestione del quartiere fieristico e della sua sicurezza; tutti elementi che compongono la competitiva e la qualità della Fiera.
Quindi ora attendiamo che siano gli stessi lavoratori e lavoratrici ad esprimersi al riguardo di questo accordo, gia siglato da Cgil, Cisl, Uil, Sgb, Usb e dal Consiglio d'azienda.
Prendiamo atto che le decisioni strategiche dei vertici di BolognaFiere non possano essere a scapito delle condizioni lavoratori dei dipendenti, in una loro riduzione di diritti".