Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Raffaele Persiano
Si trasmette l'intervento d'inizio seduta del consigliere Raffaele Persiano (Partito Democratico).
“Grazie presidente,dopo la violenza a cui i sedicenti studenti del CUA hanno sottoposto la città di Bologna, su cui non torno se non pe...
Si trasmette l'intervento d'inizio seduta del consigliere Raffaele Persiano (Partito Democratico).
“Grazie presidente,
dopo la violenza a cui i sedicenti studenti del CUA hanno sottoposto la città di Bologna, su cui non torno se non per sottolineare lo sdegno e la solidarietà agli studenti 'veri' costretti a subire la prepotenza di questa gente, si è passati alla gogna mediatica.
Emilia Garuti, una studentessa che lo scorso anno ha svolto un tirocinio proprio nella biblioteca di via Zamboni 36 ha provato a fare chiarezza sulle motivazioni che hanno indotto l'Università ad installare i tornelli per regolare e non limitare gli accessi.
Infatti, dopo lo sgombero si sono levate molte voci che inneggiavano alla libertà della fruizione di uno spazio di cultura come è una biblioteca. Tutte queste voci ignoravano che nessuna libertà era stata lesa, che alla biblioteca si poteva accedere tramite badge universitario, tessera delle biblioteche o semplicemente lasciando all'ingresso la propria carta d'identità.
Con questi presupposti Emilia ha provato a raccontare la sua esperienza, narrando episodi che ha vissuto in prima persona: minacce, siringhe nei bagni, vetrine spaccate, atti osceni ed inciviltà diffusa. Il suo racconto non è piaciuto ai paladini della libertà e della democrazia che hanno postato sulla loro pagina facebook la foto di Emilia senza però avere la dignità di provare a smentire le sue parole o comunque a dare una versione diversa. L'unica colpa che le è stata attribuita è quella di essere componente dell'esecutivo regionale del Partito Democratico, come se questo fosse un marchio di infamia che non potesse permettere ad una studentessa di esprimere un'opinione che, essendo largamente condivisa, è diventata virale. Sono arrivati anche commenti sul presunto stipendio che le pagherebbe il PD pur di screditarla. Per inciso chi fa parte dell'esecutivo PD lo fa a titolo completamente gratuito e volontario.
A questi violenti proprio non va giù che qualcuno possa far emergere la verità, nessuna discussione va fatta con chi la pensa in maniera diversa, per questa gente per bene che non usa violenza meglio il metodo fascista della gogna mediatica che ricorda molto le liste di proscrizione.
E' d'obbligo oggi riportare in quest'aula parole di verità: i tornelli servivano e serviranno a garantire la libertà di studiare a chiunque vorrà farlo nella Biblioteca di lettere e non di limitarla. E la libertà di studiare si garantisce tutelando chi vuole farlo, dalla maleducazione e dall'inciviltà, se qualche "sedicente" studente del CUA ha proposte migliori dei tornelli per garantire questa libertà si faccia avanti e la presenti, se invece hanno nell'arco solo comportamenti fascisti come quelli che abbiamo visto negli ultimi tempi, sappiano che Bologna, le sue Istituzioni, i suoi cittadini, i suoi studenti non si fanno e non si faranno intimidire da simili comportamenti.
Cara Emilia a te va il mio personale abbraccio e penso quello di tutta l'aula del Consiglio comunale di Bologna, puoi camminare tranquilla e a testa alta e continuare a vivere la tua quotidianità senza cambiarla, come oggi rivendichi sulle pagine di un quotidiano locale, Bologna è con te”.