Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Marco Lombardo
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Marco Lombardo (Partito Democratico)."Grazie Presidente!Venerdì scorso il nuovo Presidente degli Stati uniti d’America, Donald Trump, ha firmato due ordinanze immediatamene esecuti...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Marco Lombardo (Partito Democratico).
"Grazie Presidente!
Venerdì scorso il nuovo Presidente degli Stati uniti d’America, Donald Trump, ha firmato due ordinanze immediatamene esecutive. Con la prima, ha vietato l’ingresso negli Stati Uniti per almeno 90 giorni di persone con nazionalità provenienti da 7 Stati a maggioranza musulmana. Stiamo parlando di Paesi come l’Iraq, la Siria, l’Iran, la Libia, la Somalia, il Sudan e lo Yemen: Paesi rientranti in una legge federale del 2016 come “countries of concern”.
Con un secondo provvedimento di immediata esecutività, il Presidente Trump ha bloccato le ammissioni di tutti i rifugiati verso gli Stati Uniti per i prossimi 4 mesi ed ha aggiunto nuove stringenti disposizioni al Programma per ottenere il permesso di soggiorno, introducendo l’intervista personale come condizione aggiuntiva ed un data-base per registrare tutte le informazioni personali utili alla sicurezza degli Stati Uniti.
Come si legge dal testo del provvedimento, lo scopo è quello di proteggere la popolazione americana dagli attacchi terroristici, vietando l’ingresso nel territorio americano a tutti coloro che possono costituire una minaccia alla sicurezza o all’interesse nazionale.
Il Presidente Trump ha dichiarato che le proteste negli aeroporti, le condanne degli attivisti per i diritti umani e le misure di ritorsione adottate da alcuni dei Paesi della black list, dimostrano che i provvedimenti adottati sono validi ed efficaci.
Io chiedo che tutta questa aula consiliare, al di là delle appartenenze politiche e partitiche, nel rispetto della tradizione garantista per la tutela dei diritti umani della Città di Bologna, in osservanza delle parole di pace enunciate solo pochi giorni fa in questa stessa Aula durante la giornata della memoria, nello spirito della vocazione universalistica di libertà che traspare dalla storia della Città di Bologna, levi con una sola voce la sua ferma indignazione per un atto che rappresenta una flagrante violazione dello Stato di diritto ed un passo indietro verso l’oscurantismo.
Presidente Trump, la storia contemporanea ci insegna che nessun Stato è un’isola.
La globalizzazione va governata dalla politica, non demonizzata. Lei ha dichiarato che l’America non finirà invasa come l’Europa. L’Europa ha i suoi limiti evidenti ed attraversa una profonda crisi di anima che è ancora più preoccupante della crisi economica e sociale che ha attraversato negli ultimi anni. Ma può stare tranquillo perché noi europei non ci rassegneremo all’indifferenza. Non ci rassegneremo alla paura. La storia del genere umano ci ha già insegnato che i dazi ed i muri non possono essere mai la soluzione.
Il provvedimento di Trump è profondamente sbagliato. Si tratta di un provvedimento contrario ai valori della Costituzione americana e la Corte Suprema sarà chiamata presto a giudicare la sua (il)legittimità sulla base del I.mo emendamento della Costituzione americana, sulla libertà di religione.
Si tratta di un provvedimento discriminatorio. Parafrasando le parole pronunciate ieri sera dal Governatore Cuomo di New York, la città più multietnica del mondo, come cittadini di Bologna, siamo tutti musulmani, ebrei, neri, gay perché come cittadini di Bologna siamo membri di una comunità che vuole abbracciare l’idea di un genere umano che non conosce la razza e la distinzione sulla base dell’orientamento sessuale e del credo religioso.
Per questo, credo che la città di Bologna debba mandare un forte messaggio di solidarietà e speranza, in primis, a tutta la comunità musulmana che vive nel nostro territorio. A tutti i cittadini bolognesi di origine straniera che vivono nel nostro territorio e rappresentano più di 1/10 della nostra comunità va la nostra vicinanza.
Si tratta di un Provvedimento contrario tanto ai valori cattolici, come ha ricordato ieri l’arcivescovo di Chicago, il cardinale Blaise Cupich, quanto a quelli americani. Come è inciso nella statua della libertà e nella storia di un grande Paese come gli Stati Uniti d’America che sono stati sempre patria di libertà e sogno per molti emigranti.
Si tratta di un Provvedimento ingiusto perché contrario al diritto internazionale. Contrario alla Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati. Quelle immagini di attivisti dei diritti civili negli aeroporti non sono la misura dell’efficacia dei provvedimenti; sono l’immagine che ci ricorda la bellezza della lotta per i diritti. Sono un’immagine di speranza del genere umano contro la tirannia della maggioranza.
Si tratta di un provvedimento illegittimo perché colpendo indiscriminatamente tutti i cittadini provenienti dai 7 Paesi, viola il principio di proporzionalità non andando a colpire le persone che costituiscono una minaccia reale e concreta alla sicurezza nazionale.
Si tratta di un provvedimento inefficace perché la nazionalità dei terroristi islamici che hanno ucciso gli americani riguardano l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, l’Egitto, il Libano. Tutti paesi esclusi dalla black list. Pensateci: anche se fosse stato adottato questo atto prima del 11 settembre non si sarebbe applicato ad Osama Bin Laden ed agli attentatori di Al-Quayda.
Si tratta di un provvedimento fatale perché comporterà la radicalizzazione dell’odio islamico, dimenticando l’ammonimento di Papa Francesco: “la misura che usiamo per gli altri sarà la misura che il tempo userà per noi”.
Mi avvio alla conclusioni. Perché parlare di questo in Aula del Consiglio comunale di Bologna? Per rispetto alla tradizione storica e culturale di questa Città che ha due volte la parola “libertas” incisa nel suo stemma. Voglio dirlo qui, in quest’aula, perché questo per me è un punto di chiarezza con tutte le forze politiche presenti. Ho sentito politici nazionali affermare che quanto viene fatto oltre l’oceano andrebbe fatto anche in Italia perché stiamo subendo un’invasione che merita di essere fermata. Ho sentito un silenzio assordante da parte di esponenti di movimenti politici e partiti che si definiscono liberali.
Qui voglio sentire parole di chiarezza e di verità.. La lotta contro il terrorismo internazionale deve essere portata avanti con durezza ed inflessibilità. I terroristi islamici che disprezzano la vita umana costituiscono una minaccia contro la sicurezza nazionale e vanno combattuti con tutti i mezzi. Ma l’equazione migranti uguale terrorista è inaccettabile! Non dimentichiamoci mai che la sovranità appartiene al popolo. E’ giusto ed una conquista di civiltà che sia così. Ma non è senza limiti. Senza la difesa dello Stato di diritto, senza l’equilibrio dei poteri, la sovranità popolare si trasforma nella tirannia della maggioranza".