Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoni


Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoninidi (Partito Democratico) sui nuovi criteri di accesso proposti per i Nidi d'infanzia.
“La Giunta ha licenziato la scorsa settimana la delibera che contiene le line...

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Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Mazzoninidi (Partito Democratico) sui nuovi criteri di accesso proposti per i Nidi d'infanzia.

“La Giunta ha licenziato la scorsa settimana la delibera che contiene le linee di indirizzo e orientamento per la definizione delle modifiche al regolamento comunale dei nidi di infanzia che regolerà il nuovo bando dell'imminente primavera. Questa notizia si inserisce in un contesto nel quale il mondo dell'infanzia e i servizi educativi sono stati al centro dell'azione recente dei legislatori: infatti il Consiglio dei Ministri ha approvato a metà gennaio gli schemi di 8 decreti legislativi di attuazione della legge 107, denominata Buona Scuola, tra i quali quello per l'istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni; l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna lo scorso novembre ha approvato la Riforma dei servizi educativi 0-3, inserendo - tra le varie cose- l'obbligo per i genitori di vaccinare i propri figli per iscriverli al nido.

Tornando al nostro ambito comunale, bene quindi che si ragioni anche a Bologna su come aggiornare e sempre più migliorare i servizi educativi e il loro accesso per i bambini e le loro famiglie. Le novità più rilevanti della Delibera sono a mio avviso due, una di contenuto e una di metodo.

Per quello che riguarda i cambiamenti sostanziali proposti si evidenzia che dall'attuale sistema di valutazione dei criteri di accesso basato su due scaglioni ISEE e sulla condizione lavorativa dei genitori, si passa ad un nuovo sistema a punteggio, composto da tre ambiti: i carichi familiari, la situazione occupazionale dei genitori e la condizione economica del nucleo familiare. L'esplicita volontà è quella di vedere, contemplare le trasformazioni socio-economiche per rendere più equo l'accesso ai nidi, prendendo meglio in considerazione i cambiamenti delle famiglie di oggi.

Nello specifico, per quello che riguarda i carichi familiari, i punteggi verranno assegnati alle situazioni che vedono un genitore solo, i casi di invalidità in famiglia e la presenza di altri fratelli o sorelle.

Riguardo alle condizioni di lavoro, si individuano due grandi categorie: il lavoro autonomo continuativo o subordinato sia indeterminato che determinato, e il lavoro occasionale. Il punteggio che sarà assegnato terrà conto della presenza di part time o tempo pieno, se il lavoro è organizzato su turni, oppure se viene svolto almeno 50 chilometri lontano da casa. Poi, ulteriore novità, è che anche lo studio è rilevato come un impegno similare a quello lavorativo.

Terzo ambito rimane quello relativo alla condizione economica del nucleo familiare, per il quale verrà attribuito un punteggio in base alla fascia di ISEE di appartenenza.

Appare evidente che gli esiti delle ammissioni ai nidi che verranno decretati con questo nuovo metodo e con questi criteri dipenderanno dal come verranno attribuiti i punteggi, dal peso che si deciderà di assegnare ai diversi fattori in gioco; per questo sarà indispensabile ben modulare il peso di ciascuno di questi elementi, trovando un punto di equilibrio.

Nel complesso la nuova rimodulazione sottolinea, da un lato, quanto i nidi siano e debbano sempre più essere dei luoghi di educazione, apprendimento, socialità e accudimento per i bambini e le bambine; dall'altro lato si sancisce una volta in più che per far stare bene i bambini è imprescindibile anche occuparsi delle condizioni di vita in cui si muovono i loro genitori. Infine, il fatto che tenendo in considerazione questi elementi multidimensionali venga incentivato l'incontro e l'inserimento al nido tra bambini e bambine provenienti da famiglie diverse per condizioni socio-economiche è un grande valore.

La seconda novità che rilevo con favore è il percorso di partecipazione che è stato avviato; infatti per la prima volta dopo la riforma del decentramento la delibera dovrà essere trattata in ognuno dei nostri sei Quartieri che potranno dire la loro e formulare proposte integrative o alternative. Auspico che anche il Consiglio comunale possa essere allo stesso modo coinvolto per dare il proprio contributo.

Infine, voglio sottolineare l'importanza del riuscire a mettersi in contatto, come Amministrazione, in maniera strutturale e organica con tutti i nuovi genitori, sarebbe molto utile a mio avviso raccogliere le loro domande e le loro esigenze, in modo da capire realmente lo spaccato sociologico di fronte al quale noi dobbiamo proporre ed eventualmente tarare servizi e politiche. Contestualmente, da mamma, ho avuto modo di scoprire che molti neo genitori non sono a conoscenza dell'intera gamma dei servizi educativi di cui il Comune si è meritoriamente dotato negli anni e che funzionano benissimo, penso ai Centri Bambini e Genitori, ai Piccoli Gruppi Educativi. A volte, tra l'altro si pensa al nido perché non si conoscono le alternative che potrebbero maggiormente rispondere alle proprie esigenze e/o al disegno educativo che si vuole dare ai propri figli.

Anche in questo senso analizzare come cambiano le nuove mamme, i nuovi papà e le famiglie di Bologna, raccogliere le loro voci e predisporre nuovi criteri di accesso per i Nidi corrisponde a combattere le disuguaglianze sociali, garantire eque opportunità a tutti i bambini, non perdendo mai il contato con la realtà che ci circonda”.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
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