Consiglio comunale, l'intervento di inizio seduta del consigliere Michele Campaniello
Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Michele Campaniello (Partito democratico)"Grazie Presidente, è a tutti noto che Legge di Stabilità 2015, ha previsto per le amministrazioni dello Stato: “… il rilascio...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Michele Campaniello (Partito democratico)
"Grazie Presidente, è a tutti noto che Legge di Stabilità 2015, ha previsto per le amministrazioni dello Stato: “… il rilascio di immobili condotti in locazione passiva in modo da garantire per ciascuna amministrazione…” a partire dal 2016 un risparmio di spesa.
È altresì noto che all'Agenzia del Demanio sono state attribuite le funzioni di indirizzo e di impulso per l'attività di razionalizzazione delle attività della amministrazioni dello Stato, anche mediante la diretta elaborazione da parte del Demanio di piani di razionalizzazione.
Il tema dello spostamento degli uffici giudiziari del Comune di Bologna è diventato dunque di centrale importanza atteso che, nella città di Bologna è stata individuata l’area della ex caserma STAMOTO ove dovrebbero essere trasferiti gli uffici giudiziari che attualmente sono condotti in locazione.
Come Consiglio Comunale di Bologna abbiamo svolto sull’argomento diversi incontri, in particolare nel corso dell’udienza conoscitiva del 16 gennaio 2017 abbiamo preso atto delle forti criticità espresse da più parti sull’ipotesi di trasferimento parziale e totale degli uffici giudiziari nell’area della ex caserma STAMOTO.
Inoltre, proprio su questo argomento lo scorso 20 marzo 2017 si è svolta l’assemblea generale dell’avvocatura bolognese nella quale gli avvocati del foro di Bologna hanno espresso alla quasi unanimità, parere negativo rispetto all’ipotesi di trasferimento nell’area della ex caserma STAMOTO.
Tengo a sottolineare che tutte le categorie che si sono pronunciate sul tema hanno posto delle problematiche serie che hanno tutte pari dignità di essere affrontatene e risolte:
- è stata anzitutto, espressa l’esigenza che non si effettui uno spostamento parziale degli uffici giudiziari bolognesi, ricordo al proposito, che il primo progetto di cui si è discusso parlava dell’eventuale spostamento esclusivamente del Tribunale di Bologna mentre lasciava invariata l’organizzazione ed il dislocamento delle altre strutture giudiziarie.
Rispetto a questa ipotesi è stato espresso da più parti un parere assolutamente negativo, parere cui mi associo con fermezza.
- allo stato però, né il demanio, né il ministero, hanno presentato uno studio di fattibilità dell’eventuale trasferimento presso l’area della ex caserma STAMOTO, né tanto meno hanno presentato una valutazione di impatto ambientale dell’opera.
Prima di avviare ogni ragionamento però è necessario sapere di cosa stiamo parlando ad esempio: è fondamentale sapere quante persone ogni giorno frequentano gli uffici giudiziari nel loro complesso.
Non credo infatti, che sia di secondaria importanza per la cittadinanza tutta ed in particolare per i cittadini del quartiere San Vitale sapere negli uffici giudiziari si recano (e pertanto di recheranno) 3.000, 4.000 o 5.000 persone ogni giorno.
Ricordo a tutti che l’area del Quartiere S. Vitale, in cui si trova l’ex caserma STAMOTO già oggi presenta forti problematiche legate alla mobilità.
Non credo che sia secondario sapere se il trasferimento degli uffici giudiziari riguarderà tutti o solo una parte degli uffici giudiziari bolognesi.
Ancora: prima di assumere ogni decisione è importante sapere se nell’eventuale progetto che verrà presentato alla cittadinanza dal Ministero e dal Demanio, saranno previste o meno delle opere complementari come ad esempio la previsione di nuove linee di autobus e nel caso chi si farà carico dei relativi costi: se il Ministero, il Demanio o il Comune di Bologna.
Credo, infatti, che sia importante sapere se il risparmio di spesa del Ministero costituirà o meno un aggravio di costi per i cittadini bolognesi.
Non da ultimo, c’è un tema altrettanto importante che ci riguarda più da vicino come amministrazione comunale, relativo a cosa faremo dei Palazzi che attualmente ospitano gli uffici giudiziari che eventualmente verranno trasferiti.
Il tema del contesto urbano nel quale attualmente si trovano gli uffici giudiziari e soprattutto di cosa avverrà all’indomani del loro trasferimento deve essere infatti centrale nel nostro dibattito.
Mi rendo conto che tutti questi argomenti non possono essere affrontati in sede di Consiglio, presenterò pertanto, al termine del mio intervento un ordine del giorno che chiedo che vada in commissione, onde poter esaminare più compiutamente le questioni che ho testé anticipato".
"Grazie Presidente, è a tutti noto che Legge di Stabilità 2015, ha previsto per le amministrazioni dello Stato: “… il rilascio di immobili condotti in locazione passiva in modo da garantire per ciascuna amministrazione…” a partire dal 2016 un risparmio di spesa.
È altresì noto che all'Agenzia del Demanio sono state attribuite le funzioni di indirizzo e di impulso per l'attività di razionalizzazione delle attività della amministrazioni dello Stato, anche mediante la diretta elaborazione da parte del Demanio di piani di razionalizzazione.
Il tema dello spostamento degli uffici giudiziari del Comune di Bologna è diventato dunque di centrale importanza atteso che, nella città di Bologna è stata individuata l’area della ex caserma STAMOTO ove dovrebbero essere trasferiti gli uffici giudiziari che attualmente sono condotti in locazione.
Come Consiglio Comunale di Bologna abbiamo svolto sull’argomento diversi incontri, in particolare nel corso dell’udienza conoscitiva del 16 gennaio 2017 abbiamo preso atto delle forti criticità espresse da più parti sull’ipotesi di trasferimento parziale e totale degli uffici giudiziari nell’area della ex caserma STAMOTO.
Inoltre, proprio su questo argomento lo scorso 20 marzo 2017 si è svolta l’assemblea generale dell’avvocatura bolognese nella quale gli avvocati del foro di Bologna hanno espresso alla quasi unanimità, parere negativo rispetto all’ipotesi di trasferimento nell’area della ex caserma STAMOTO.
Tengo a sottolineare che tutte le categorie che si sono pronunciate sul tema hanno posto delle problematiche serie che hanno tutte pari dignità di essere affrontatene e risolte:
- è stata anzitutto, espressa l’esigenza che non si effettui uno spostamento parziale degli uffici giudiziari bolognesi, ricordo al proposito, che il primo progetto di cui si è discusso parlava dell’eventuale spostamento esclusivamente del Tribunale di Bologna mentre lasciava invariata l’organizzazione ed il dislocamento delle altre strutture giudiziarie.
Rispetto a questa ipotesi è stato espresso da più parti un parere assolutamente negativo, parere cui mi associo con fermezza.
- allo stato però, né il demanio, né il ministero, hanno presentato uno studio di fattibilità dell’eventuale trasferimento presso l’area della ex caserma STAMOTO, né tanto meno hanno presentato una valutazione di impatto ambientale dell’opera.
Prima di avviare ogni ragionamento però è necessario sapere di cosa stiamo parlando ad esempio: è fondamentale sapere quante persone ogni giorno frequentano gli uffici giudiziari nel loro complesso.
Non credo infatti, che sia di secondaria importanza per la cittadinanza tutta ed in particolare per i cittadini del quartiere San Vitale sapere negli uffici giudiziari si recano (e pertanto di recheranno) 3.000, 4.000 o 5.000 persone ogni giorno.
Ricordo a tutti che l’area del Quartiere S. Vitale, in cui si trova l’ex caserma STAMOTO già oggi presenta forti problematiche legate alla mobilità.
Non credo che sia secondario sapere se il trasferimento degli uffici giudiziari riguarderà tutti o solo una parte degli uffici giudiziari bolognesi.
Ancora: prima di assumere ogni decisione è importante sapere se nell’eventuale progetto che verrà presentato alla cittadinanza dal Ministero e dal Demanio, saranno previste o meno delle opere complementari come ad esempio la previsione di nuove linee di autobus e nel caso chi si farà carico dei relativi costi: se il Ministero, il Demanio o il Comune di Bologna.
Credo, infatti, che sia importante sapere se il risparmio di spesa del Ministero costituirà o meno un aggravio di costi per i cittadini bolognesi.
Non da ultimo, c’è un tema altrettanto importante che ci riguarda più da vicino come amministrazione comunale, relativo a cosa faremo dei Palazzi che attualmente ospitano gli uffici giudiziari che eventualmente verranno trasferiti.
Il tema del contesto urbano nel quale attualmente si trovano gli uffici giudiziari e soprattutto di cosa avverrà all’indomani del loro trasferimento deve essere infatti centrale nel nostro dibattito.
Mi rendo conto che tutti questi argomenti non possono essere affrontati in sede di Consiglio, presenterò pertanto, al termine del mio intervento un ordine del giorno che chiedo che vada in commissione, onde poter esaminare più compiutamente le questioni che ho testé anticipato".