La presidente del Consiglio comunale, Luisa Guidone, è intervenuta a inizio seduta per ricordare le vittime dgli attentati di quest'ultima settimana a Stoccolma, in Egitto e a San Pietroburgo.
Al termine dell'intervento l'Aula ha osservato un minuto di silenzio.


"Penso che sia imprescindibile per il Consiglio comunale iniziare questa seduta con il ricordo, che è un ricordo particolare di tutte le vittime dei fatti avvenuti a Stoccolma, in Egitto, a San Pietroburgo, e di tutte le vittime di quello che ormai è diventato un teatro di guerra molto importante come la Siria.
A Stoccolma il 7 aprile un camion ha investito una folla di persone scagliandosi contro i passanti, in una strada centralissima della città, in una zona pedonale dedicata allo shopping come ormai ve ne sono in tutte le città europee. Le quattro persone che hanno perso la vita nell'attentato sono di cittadinanza varia, ve ne sono di svedesi, un britannico e un belga, e vi sono anche 15 feriti. Questo attentato è un attentato che ci tocca molto da vicino perché Stoccolma è una città che potrebbe essere benissimo assimilabile a Bologna in tanti aspetti, e quindi il sindaco di Bologna ha fatto bene subito a dare a nome di tutta l'Amministrazione la solidarietà al sindaco di Stoccolma e alla nazione svedese.
Il 9 aprile invece in Egitto vi è stato un doppio attentato alle chiese cristiano copte egiziane, appunto nella Domenica delle Palme. Il primo attacco è avvenuto nel primo mattino all'interno della chiesa a Tanta, città sul delta del Nilo e ha provocato 27 morti e 78 feriti. Il secondo attentato messo a segno da un kamikaze ha avuto luogo qualche ora dopo ad Alessandria, che è la capitale copta egiziana, fuori dalla chiesa di San Marco dov'era presente il patriarca della chiesa copta egiziana Tawadros II. Il bilancio fornito dal Ministero della Salute è di 17 morti e 48 feriti. Questi attentati sono stati rivendicati dall'Isis.
Il 3 aprile a San Pietroburgo vi è stato invece un attentato alla metropolitana causato dall'esplosione di un ordigno all'interno di un vagone. Il numero totale dei morti è di 14 mentre quello dei feriti è di 47. Il kamikaze è un russo originario del Kirghizistan e le indagini sono orientate verso il terrorismo islamico interno, proveniente da una delle repubbliche ex sovietiche.
Di fronte a tutto questo da Bologna è d'obbligo inviare un segnale forte e chiara, un messaggio corale contro le violenze e il terrorismo che devono essere combattuti con le armi della democrazia, prima di tutto.
Ci stringiamo intorno alle comunità che hanno subito questi lutti osservando un minuto di silenzio".