Comunicati stampa

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Consiglio comunale, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani

Di seguito gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico). "Passante di Bologna: un Osservatorio ambientale e sanitario.La conferenza della VIA (Valutazione di impatto ambientale) del ministero dell’Ambien...

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Di seguito gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).

"Passante di Bologna: un Osservatorio ambientale e sanitario.
La conferenza della VIA (Valutazione di impatto ambientale) del ministero dell’Ambiente ha dato il parere positivo al progetto del Passante di Bologna. Nel verbale sono presenti anche le prescrizioni che società Autostrade dovrà inserire nel progetto definitivo.
Regione e Comune dovranno ora esercitare il massimo sforzo per far rispettare le prescrizioni, dal progetto esecutivo alla realizzazione dell’opera. Le preoccupazioni dei cittadini sugli aspetti ambientali e di salute sono legittime e comprensibili, ed è giusto approfondire ogni questione e realizzare tutte le opere di protezione e mitigazione ambientale contro smog e rumore.
Per questo è importante, come richiesto dal Comune di Bologna, istituire prima possibile l’Osservatorio ambientale e sanitario permanente che avrà il compito di validare gli studi atmosferico ed acustico, monitorare e gestire criticità e problemi che inevitabilmente si presenteranno, dialogando in modo costante con i cittadini. L’osservatorio ambientale, con il supporto di Università, ARPA e ASL, dovrà accompagnare la realizzazione dell’opera e la prima fase di esercizio con il compito di intervenire su situazioni di non conformità rispetto agli studi progettuali o a specifiche criticità:
dovrà redigere il Piano di monitoraggio ambientale (qualità dell'aria, rumore, vegetazione/assetto del territorio) ed eseguire campagne di misura prima della esecuzione dei lavori (Ante Operam), in modo da disporre di un riferimento per quanto riguarda la qualità dell'aria e l'inquinamento acustico attuale;
dovrà redigere periodiche relazioni sui dati di monitoraggio, confrontando i risultati della fase In Opera e Post Operam con quelli Ante Operam;
dovrà verificare il rispetto delle prescrizioni e ricercare le soluzioni ai problemi e alle criticità che inevitabilmente ci troveremo ad affrontare, e che saranno segnalate dai cittadini;
dovrà controllare tutti gli interventi di compensazione e di valorizzazione del territorio (interventi di naturalizzazione, di deimpermeabilizzazione, di realizzazione e potenziamento di parchi urbani, di completamento della rete viaria, etc.).
Dal punto di vista del metodo, credo importante disporre di un sito web per informare i cittadini in modo trasparente e continuo.
Inoltre, è importante mantenere un confronto e dialogo costante con il Consiglio comunale e i Quartieri nel merito di un progetto che avrà un forte impatto sulla nostra città dal punto di vista trasportistico, urbanistico, ambientale e soprattutto per la salute dei cittadini.
Il Consiglio comunale e le Commissioni consiliari competenti dovranno essere coinvolte sempre, preventivamente e in via istruttoria, in ogni ulteriore fase significativa del progetto esecutivo del Passante di Bologna, in modo trasparente".


“Vestirsi dentro” è una raccolta benefica per i detenuti della Casa Circondariale di Bologna.
L'iniziativa è promossa dall'Associazione Nazionale Magistrati, dalla Camera Penale, dall'Ordine degli Avvocati, dal Garante dei detenuti della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna, grazie all'impegno del mondo del volontariato e delle associazioni AVOC, Antigone e Chiusi Dentro.
C’è bisogno tutto in carcere: tute, felpe, maglioni, t-shirt, jeans, calze, biancheria intima, scarpe e ciabatte, oltre a lenzuola e asciugamani. La raccolta continua anche oggi e domani in via Farini 1, presso il Tribunale di Bologna dalle 9.30 alle 13.
L’Unione Europea ha condannato l’Italia per le condizioni in cui vivono le persone nel sistema detentivo del nostro paese. Uno stato democratico ha il dovere di garantire condizioni di vita dignitose anche in un luogo di restrizione. Il carcere non dovrebbe infatti punire, ma rieducare.
Bologna dimostra ancora una volta di essere una città solidale, capace di creare reti e collaborazione con il territorio. Il carcere non è extraterritoriale, una terra di confine senza relazioni con la città, ma è parte della città di Bologna, e l’esperienza del carcere deve proporsi come un tempo di riprogettazione di vita, ad esempio attraverso l'opportunità di imparare un mestiere.
Ci sono esperienze che confortano questa prospettiva: l'esperienza musicale del coro diretto dal maestro Napolitano; il laboratorio sartoriale operante all’interno della sezione femminile; il laboratorio per il trattamento di materiali elettronici in collaborazione con l'azienda Hera; l'officina meccanica promossa dalle imprese metalmeccaniche bolognesi IMA, GD e Marchesini Group; la serra per la produzione agricola e il nuovo caseificio.
Da parte nostra, occorre valorizzare queste esperienze e moltiplicarle. Serve un impegno attivo delle istituzioni, una collaborazione con le realtà economiche, le cooperative sociali e le associazioni di volontariato. Occorre che il carcere possa essere vissuto come dovere, ma anche come diritto di pagare per un’azione ingiusta commessa nei confronti della società, di cui si è però legittimamente ancora parte, e c’è la necessità che anche questa esperienza drammatica lasci intravedere una prospettiva, un futuro possibile".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:39
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