Associazione Laminarie e assessore Gambarelli, il Sindaco Virginio Merola interviene in Consiglio
Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, è intervenuto in Consiglio comunale nel corso del dibattito su un ordine del giorno in merito all'attività dell'associazione Laminarie e al ruolo dell'assessore alla cultura Bruna Gambarelli. Di s...
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Il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, è intervenuto in Consiglio comunale nel corso del dibattito su un ordine del giorno in merito all'attività dell'associazione Laminarie e al ruolo dell'assessore alla cultura Bruna Gambarelli. Di seguito pubblichiamo i due interventi integrali.
Primo intervento del Sindaco Virginio Merola
“Siamo di fronte a un ordine del giorno che ci invita a valutare le ragioni di opportunità quindi non si pone un tema di conflitto di interessi né si adombra qualcosa che abbia a che fare con l'anticorruzione. E' la costruzione stessa dell'ordine del giorno che dovrebbe tranquillizzare i proponenti.
L'associazione culturale Laminarie, che gestisce lo spazio teatrale denominato DOM- La cupola del Pilastro, dal 1996 è un'attività riconosciuta dal Comune di Bologna quindi ben prima della nomina da parte mia di Bruna Gambarelli al ruolo di assessore. L'associazione culturale Laminarie riceve un contributo economico da parte del settore Sistema culturale e Università. Ma non lo decide l'assessore Gambarelli, lo decide il settore, i dirigenti e i tecnici preposti. Non c'è possibilità per nessuno nel Comune di Bologna che un assessore decida quanti soldi dare a una associazione. Questo vale per Gambarelli come per qualsiasi assessorato del Comune di Bologna, ma vale anche per la legge. Non si procede in questo modo. Le delibere sono delibere di indirizzo politico, indirizzo amministrativo. La valutazione dei progetti, dei punteggi e di quant'altro appartiene da sempre in questo Comune alle strutture tecniche. Poi c'è un marito, certo: ma l'assessore Gambarelli è una persona che non fa parte più di quella associazione perché si è dimessa e nel caso ci siano dei provvedimenti, se mai ci saranno, che riguarderanno direttamente il teatro DOM e l'associazione che gestisce il teatro DOM, come da Codice Civile e da sensibilità politica, basterà non partecipare a quel voto di giunta, perché un assessore propone degli indirizzi ma non se li approva da solo, li approva la giunta stessa. Siccome il Sindaco ha dichiarato che queste assegnazioni competono esclusivamente ai tecnici, qui c'è un gioco di parole: gli assessori mantengono il ruolo di indirizzo, non è dato a nessun assessore dare un indirizzo specifico, dire che questa persona con nome e cognome e questa associazione devono per forza essere finanziati. Quindi, se vogliamo giocare con le parole bene, altrimenti ci rimane solo da valutare l'opportunità.
Per quanto riguarda l'opportunità, stiamo parlando di un assessorato che si occupa dell'insieme delle politiche culturali del Comune di Bologna, che per nostra fortuna non sono riducibili alle attività solo del DOM ma riguardano tutte le attività culturali di questa amministrazione. Quindi se io avessi ravvisato, nel momento in cui ho nominato l'assessore Gambarelli, la possibilità di un comportamento scorretto secondo le leggi esistenti, e il Codice Civile esistente, sicuramente non lo avrei fatto. Se poi invece vogliamo parlare di opportunità, l'opportunità è relativa a eventuali delibere che non ci sono state finora, e che potrebbero riguardare direttamente il DOM. Mi pare che in questo modo segnaliamo all'universo mondo quello che sapevamo già: nel caso ci fosse una delibera di questo tipo l'assessore Gambarelli, non per questione legale ma per questione di opportunità, si asterrà dal partecipare a quelle votazioni di giunta. Ribadisco quindi che tutto viene assegnato per avviso pubblico e per bando, ribadisco come le norme prevedono e come noi pratichiamo da anni, che c'è una chiara distinzione tra indirizzo politico e organismi tecnici di valutazione, e a questa ci atterremo. Anche perché il contrario, voglio sottolinearlo, farebbe venire in gioco altri valori che il nostro legislatore ha preso. Io penso che l'assessore Gambarelli abbia diritto di fare politica e amministrazione, applicando le leggi esistenti e comportandosi di conseguenza. Se in nome dell'opportunità si generalizza talmente dicendo che deve evitare di dare il suo contributo come assessore alla cultura di questa amministrazione, io credo che facciamo venir meno anche un diritto costituzionale riconosciuto. Resta il fatto che gli assessori sono di nomina del Sindaco, quindi è mia la responsabilità piena sull'operato degli assessori, di ogni assessore, e quindi confermo che quando ho proceduto a questa nomina avevo ben chiara la necessità per opportunità e per rispetto delle norme che l'assessore Gambarelli si dimettesse da quella associazione ma resta il fatto che penso che ci sia la tranquillità di andare avanti sapendo che non c'è possibilità di aggirare le norme per qualsiasi interesse parentale. Quindi intervengo semplicemente per dire che mi pare che non ci siano estremi di nessun tipo per accogliere questo invito rivolto all'assessore Gambarelli perché l'assessore Gambarelli sta agendo legittimamente e bene”.
Secondo intervento del Sindaco Virginio Merola
“Nessuno qui dice che c'è un conflitto di interessi sancito in base delle leggi vigenti. Mi permetto di dire, senza sminuire tutte le questioni che ho sentito, che appunto si tratta di valutare il caso concreto in cui si crea questa opportunità. Vorrei chiarire che non ho detto che non c'è un ruolo della politica negli indirizzi. Quello che però affermo con cognizione di causa è che per quanto riguarda la quantità dei finanziamenti e chi prende i finanziamenti in concreto non può essere in base alle nostre normative un assessore a deciderlo, e né tanto meno una giunta. Non è così. Questa separazione esiste da una vita nel nostro ordinamento. Si può dare un indirizzo su quali sono i settori sui quali investire, però io vi richiamo e mi richiamo, perché non ho voglia di fare polemica, se entriamo nella polemica c'è un campo sconfinato sui conflitti di interesse e l'opportunità di diverse amministrazioni, quello che io intendo semplicemente dire è che non c'è nulla di illegale, lo abbiamo sancito e nessuno lo ha sollevato, non c'è un conflitto di interesse in atto, ci sono strutture del nostro Comune che da sempre controllano tutto questo e mi pare di poter dire che fino ad ora si è sempre, in passato come nel presente, affermata questa capacità dei dirigenti del Comune di Bologna di essere autonomi rispetto alle pressioni e agli indirizzi.
Se si creerà, io non so neanche se si creerà, perché una delibera che riguarda il DOM è nella precedente amministrazione e riguarda l'indirizzo sui teatri, decisa dall'amministrazione precedente e che è a tempo indeterminato. La convenzione specifica sul DOM scadrà nel 2019, le convenzioni non passano in giunta ma sono fatte sulla base di questo indirizzo, quello dei teatri, fatte direttamente dai tecnici, non posso che dirvi con la più completa tranquillità, vi ringrazio per questa segnalazione. Ne eravamo già consapevoli nel momento in cui ho nominato l'assessore Gambarelli, ricordo a me stesso prima di tutto e poi a tutti voi che le politiche culturali si occupano di tantissime cose, se capiterà un caso concreto che riguarda il DOM l'assessore Gambarelli così come prevedono le norme e le opportunità si asterrà dal votarlo e abbiamo ottemperato a tutte le questioni richieste. Perché altrimenti l'opportunità cosa significa? E' questa la cosa sulla quale vorrei attirare la vostra attenzione. Opportunità significa che una persona siccome lavora in un'impresa, anzi lavorava in un'impresa che ha rapporti col Comune di Bologna non può esercitare un ruolo amministrativo? Io non credo che i nostri comportamenti e i nostri atti permettano di valutare come non opportuna questa cosa. E' troppo generico e soprattutto è anche ingiusto. Ingiusto rispetto a quello che effettivamente è accaduto finora e che potrebbe accadere un domani.
Quindi stiamo parlando di una questione molto concreta sulla quale tutte le norme ci permettono di agire nella migliore trasparenza. Non vedo quali incidenti di percorso si possano creare da questo punto di vista. Se le valutazioni comporteranno una convenzione rinnovata con il DOM si farà la convenzione rinnovata con il DOM ma sarà una decisione di giunta, non sarà una decisione dell'assessore Gambarelli. E ci siamo segnalati che esiste questa cosa, potevamo evitare di segnalarcelo perché lo sapevamo, gli indirizzi delle persone e i domicili privati, ma non voglio su questo aggiungere altro. Non mi pareva di aver giocato sulle parole perché ho letto l'ordine del giorno, non solleva un tema di conflitto di interesse, né solleva un tema di legalità. Invita a valutare l'opportunità. Allora, le ragioni di opportunità perché io chieda all'assessore Gambarelli di dimettersi non le vedo. E quindi credo che non ci siano gli estremi per rinunciare da parte mia alla collaborazione dell'assessore Gambarelli. Che fino a prova contraria, credo vada valutata per quello che fa, non per le relazioni di parentela, nel senso che nessun incarico è stato assegnato a nessun parente dell'assessore Gambarelli ad oggi e quindi mi sembra che ci stiamo anticipando delle potenzialità che non ci sono. Non possiamo basarci su questo per valutare l'operato di un amministratore e di un singolo assessore. Oggi la situazione in cui siamo è molto semplice. Nel 2014 una delibera di giunta ha indicato sette teatri compreso il DOM come teatri che fanno parte del sistema teatrale cittadino. Quindi in modo molto antecedente alla nomina dell'assessore Gambarelli. Io credo che vada valutata questa cosa sapendo che stiamo parlando di sette teatri, compreso il DOM, e che questa convenzione per quanto riguarda il DOM specifico scadrà nel 2019. Sulla base della delibera approvata nel 2014, vengono definite convenzioni con i gestori delle attività. Tali convenzioni sono atti di competenza del dirigente e non necessitano di ulteriori passaggi in giunta. Anche con l'associazione Laminarie è quindi in essere una convenzione che attribuisce contributi. Il quantum dei contributi da assegnare alle attività viene definito nell'ambito delle compatibilità di bilancio sulla base di un continuo monitoraggio delle attività svolto dagli uffici e in relazione ai progetti artistici presentati, anch'essi valutati in sede esclusivamente tecnica. Ora, non vorrei trovarmi di fronte al caso di un'attività che va bene, che è riconosciuta da premi nazionali e internazionali, in una periferia importante della nostra città per il fatto che uno di questi gestori di uno dei sette teatri ha rinunciato alla sua attività per venire a fare l'assessore in Comune. Dopo di che l'opportunità in cosa consiste? Non è che tutte le attività della cultura si basano sull'esistenza o meno del DOM. Nel 2019 scade la convenzione e se la giunta non fa un'altra delibera che revoca quanto fatto nel 2014, cioè riconoscere anche il DOM all'interno del sistema teatrale cittadino, gli uffici tecnici procederanno a valutare se ci sono i margini e i presupposti per rinnovare la convenzione. A quella data accenderemo tutti i riflettori e faremo in modo che questa discussione sia la più trasparente possibile. Questo ci capiterà. Non è che su ogni atto delle politiche culturali del Comune di Bologna dovremo preoccuparci in specifico delle possibili parentele dell'assessore Gambarelli. Quindi, francamente non avete mai avuto un Comune mi pare poco attento ai temi dei conflitti di interesse e della trasparenza e della correttezza. Sono stati fatti anche esposti, mi permetto di dire che a tutti questi esposti ci ha dato ragione la Magistratura, compresi quelli che hanno riguardato i nostri dirigenti, quindi atteniamoci ai fatti perché questo fatto è semplicemente questo. Perché se non è semplicemente questo, diventa un'altra questione, cioè alludere alla possibilità che ci siano delle cose non trasparenti. Se si allude alla possibilità che ci siano cose non trasparenti bisogna produrre dei fatti e assumersi delle responsabilità a testa alta anche nei confronti della magistratura. Siccome tutto questo non c'è, ma siamo all'indicazione di un assessore attraverso un meccanismo che purtroppo conosciamo bene, di uso dei social, eccetera, dove sta passando l'idea che l'assessore Gambarelli lavora per il marito, io francamente non vi seguo. E di questo ognuno si assuma le proprie responsabilità. E non entro nel merito di polemiche. Questo non c'è. E se questo non c'è, a proposito di giocare con le parole, è responsabilità di ognuno, secondo me, non prestarsi a giocare con le parole. Perché si fa presto, con le parole, a far passare cose che nei fatti non esistono. Quindi io starei molto attento anche al tema delle parole. Questo ordine del giorno chiede di valutare un'opportunità, se l'italiano ha un senso, non ci chiede di analizzare un conflitto di interessi e non ci chiede di verificare altro. Noi comunque abbiamo già risposto sia sul conflitto di interessi sia su altro, e credo che sia nella mia responsabilità e in quella della mia squadra garantire che non ci sarà da parte di questa giunta nessun atto di ingerenza sul fatto che sia possibile creare una corsia privilegiata per il DOM. Però nient'altro che questo. Perché altrimenti verrebbe da sancire il concetto che uno che esce da un'impresa nel proprio settore non può assumere ruoli amministrativi semplicemente perché è uscito da un'impresa: no, grazie. Non è una cosa sostenibile. Perché qui si parla di persone e della loro buona fede. E siccome il Codice Civile nonché tutta la pratica del Comune di Bologna in questi casi è molto semplice, perché lo stesso Lisei accennava agli incarichi precedenti dell'assessore Zaccaria, è molto semplice: non credo che noi non discuteremo mai in giunta dei finanziamenti alla Casa delle donne per non subire violenza. Ok? E se discutiamo dei finanziamenti per la Casa delle donne, non è che poi ci poniamo il tema dell'opportunità, del fatto che l'assessora Susanna Zaccaria ha fatto parte come Presidente della Casa delle donne per non subire violenza. Perché altrimenti noi veniamo con questa idea di opportunità a limitare fortemente la libertà delle persone, fino a prova contraria di fare, di esercitare il proprio diritto a fare politica anche attraverso l'amministrazione. Quindi, piena sensibilità sulle vostre segnalazioni, il caso attualmente non c'è, dal punto di vista legale, dell'anticorruzione, del conflitto di interessi eccetera. Vi ho detto quali sono le scadenze e credo che su questo ci diamo una rispettiva garanzia che su questo tema noi valuteremo complessivamente cosa fare, se e quando ci sarà un'occasione nella quale sarà opportuno che l'assessore Gambarelli non partecipi alle deliberazioni di giunta. Così come per qualsiasi altro assessore, normalmente avviene. Perché normalmente avviene? Sarà stato previsto dal Codice Civile e dalle norme che regolano la funzione pubblica, che questi casi possono avvenire e ci si può comportare di conseguenza. Ribadisco, non sto affatto dicendo che non ci sarà un ruolo forte e di indirizzo dell'amministrazione sulle questioni teatrali come su tutte le altre. Ma non sta in piedi che uno debba rinunciare a priori a fare un'attività sulla base di una valutazione che potrà capitare un domani, dove c'è l'impresa da cui uno proviene. Francamente non insegnatelo a noi, questo. Ne abbiamo parlato tante volte, dei conflitti di interesse. Stiamo sul pezzo della situazione concreta. Quindi sarò io il primo, se vedo che ci sono dei comportamenti non opportuni, a risolvere la questione. Ma questa questione oggi è in questi termini, non è una questione altra che da questa. Se poi come avviene per ogni assessorato, anche alla luce di questa discussione che stiamo facendo sui social e sui giornali cominciano ad arrivare associazioni che sollevano il tema al DOM sì e a me no, io mi affido al vostro buonsenso e alla vostra capacità di controllo, potete chiedere tutti gli incontri che volete a tutti gli uffici, su cose che è bene segnalare anche mettendoci il nome e il cognome. Si fanno molti danni inseguendo un determinato tipo di comportamento. Quindi davvero io penso di essere stato al merito e di non aver sollevato altre questioni se non quella di merito che è stata sollevata. Non volevo giocare sulle parole perché qui non si dice che c'è conflitto di interesse, in questo ordine del giorno scritto in italiano. Se si ha paura che ci sia un conflitto di interesse si fanno udienze conoscitive ed esposti per vedere se c'è un conflitto di interesse. Ovviamente prima di nominare l'assessore Gambarelli ci abbiamo guardato e non a caso le ho chiesto di dimettersi. Quindi francamente grazie per l'attenzione, non sto facendo due pesi e due misure su niente, ovviamente non condivido il giudizio di conflitto di interesse sulle assessore Zaccaria e Priolo, quello che però chiedo è che non si affermi che noi stiamo sottovalutando questo problema. Se non accettiamo la richiesta delle dimissioni non vuol dire che stiamo sottovalutando questo problema, stiamo semplicemente dicendo che non ci sono estremi per vedere una questione di opportunità in questa questione”.
Primo intervento del Sindaco Virginio Merola
“Siamo di fronte a un ordine del giorno che ci invita a valutare le ragioni di opportunità quindi non si pone un tema di conflitto di interessi né si adombra qualcosa che abbia a che fare con l'anticorruzione. E' la costruzione stessa dell'ordine del giorno che dovrebbe tranquillizzare i proponenti.
L'associazione culturale Laminarie, che gestisce lo spazio teatrale denominato DOM- La cupola del Pilastro, dal 1996 è un'attività riconosciuta dal Comune di Bologna quindi ben prima della nomina da parte mia di Bruna Gambarelli al ruolo di assessore. L'associazione culturale Laminarie riceve un contributo economico da parte del settore Sistema culturale e Università. Ma non lo decide l'assessore Gambarelli, lo decide il settore, i dirigenti e i tecnici preposti. Non c'è possibilità per nessuno nel Comune di Bologna che un assessore decida quanti soldi dare a una associazione. Questo vale per Gambarelli come per qualsiasi assessorato del Comune di Bologna, ma vale anche per la legge. Non si procede in questo modo. Le delibere sono delibere di indirizzo politico, indirizzo amministrativo. La valutazione dei progetti, dei punteggi e di quant'altro appartiene da sempre in questo Comune alle strutture tecniche. Poi c'è un marito, certo: ma l'assessore Gambarelli è una persona che non fa parte più di quella associazione perché si è dimessa e nel caso ci siano dei provvedimenti, se mai ci saranno, che riguarderanno direttamente il teatro DOM e l'associazione che gestisce il teatro DOM, come da Codice Civile e da sensibilità politica, basterà non partecipare a quel voto di giunta, perché un assessore propone degli indirizzi ma non se li approva da solo, li approva la giunta stessa. Siccome il Sindaco ha dichiarato che queste assegnazioni competono esclusivamente ai tecnici, qui c'è un gioco di parole: gli assessori mantengono il ruolo di indirizzo, non è dato a nessun assessore dare un indirizzo specifico, dire che questa persona con nome e cognome e questa associazione devono per forza essere finanziati. Quindi, se vogliamo giocare con le parole bene, altrimenti ci rimane solo da valutare l'opportunità.
Per quanto riguarda l'opportunità, stiamo parlando di un assessorato che si occupa dell'insieme delle politiche culturali del Comune di Bologna, che per nostra fortuna non sono riducibili alle attività solo del DOM ma riguardano tutte le attività culturali di questa amministrazione. Quindi se io avessi ravvisato, nel momento in cui ho nominato l'assessore Gambarelli, la possibilità di un comportamento scorretto secondo le leggi esistenti, e il Codice Civile esistente, sicuramente non lo avrei fatto. Se poi invece vogliamo parlare di opportunità, l'opportunità è relativa a eventuali delibere che non ci sono state finora, e che potrebbero riguardare direttamente il DOM. Mi pare che in questo modo segnaliamo all'universo mondo quello che sapevamo già: nel caso ci fosse una delibera di questo tipo l'assessore Gambarelli, non per questione legale ma per questione di opportunità, si asterrà dal partecipare a quelle votazioni di giunta. Ribadisco quindi che tutto viene assegnato per avviso pubblico e per bando, ribadisco come le norme prevedono e come noi pratichiamo da anni, che c'è una chiara distinzione tra indirizzo politico e organismi tecnici di valutazione, e a questa ci atterremo. Anche perché il contrario, voglio sottolinearlo, farebbe venire in gioco altri valori che il nostro legislatore ha preso. Io penso che l'assessore Gambarelli abbia diritto di fare politica e amministrazione, applicando le leggi esistenti e comportandosi di conseguenza. Se in nome dell'opportunità si generalizza talmente dicendo che deve evitare di dare il suo contributo come assessore alla cultura di questa amministrazione, io credo che facciamo venir meno anche un diritto costituzionale riconosciuto. Resta il fatto che gli assessori sono di nomina del Sindaco, quindi è mia la responsabilità piena sull'operato degli assessori, di ogni assessore, e quindi confermo che quando ho proceduto a questa nomina avevo ben chiara la necessità per opportunità e per rispetto delle norme che l'assessore Gambarelli si dimettesse da quella associazione ma resta il fatto che penso che ci sia la tranquillità di andare avanti sapendo che non c'è possibilità di aggirare le norme per qualsiasi interesse parentale. Quindi intervengo semplicemente per dire che mi pare che non ci siano estremi di nessun tipo per accogliere questo invito rivolto all'assessore Gambarelli perché l'assessore Gambarelli sta agendo legittimamente e bene”.
Secondo intervento del Sindaco Virginio Merola
“Nessuno qui dice che c'è un conflitto di interessi sancito in base delle leggi vigenti. Mi permetto di dire, senza sminuire tutte le questioni che ho sentito, che appunto si tratta di valutare il caso concreto in cui si crea questa opportunità. Vorrei chiarire che non ho detto che non c'è un ruolo della politica negli indirizzi. Quello che però affermo con cognizione di causa è che per quanto riguarda la quantità dei finanziamenti e chi prende i finanziamenti in concreto non può essere in base alle nostre normative un assessore a deciderlo, e né tanto meno una giunta. Non è così. Questa separazione esiste da una vita nel nostro ordinamento. Si può dare un indirizzo su quali sono i settori sui quali investire, però io vi richiamo e mi richiamo, perché non ho voglia di fare polemica, se entriamo nella polemica c'è un campo sconfinato sui conflitti di interesse e l'opportunità di diverse amministrazioni, quello che io intendo semplicemente dire è che non c'è nulla di illegale, lo abbiamo sancito e nessuno lo ha sollevato, non c'è un conflitto di interesse in atto, ci sono strutture del nostro Comune che da sempre controllano tutto questo e mi pare di poter dire che fino ad ora si è sempre, in passato come nel presente, affermata questa capacità dei dirigenti del Comune di Bologna di essere autonomi rispetto alle pressioni e agli indirizzi.
Se si creerà, io non so neanche se si creerà, perché una delibera che riguarda il DOM è nella precedente amministrazione e riguarda l'indirizzo sui teatri, decisa dall'amministrazione precedente e che è a tempo indeterminato. La convenzione specifica sul DOM scadrà nel 2019, le convenzioni non passano in giunta ma sono fatte sulla base di questo indirizzo, quello dei teatri, fatte direttamente dai tecnici, non posso che dirvi con la più completa tranquillità, vi ringrazio per questa segnalazione. Ne eravamo già consapevoli nel momento in cui ho nominato l'assessore Gambarelli, ricordo a me stesso prima di tutto e poi a tutti voi che le politiche culturali si occupano di tantissime cose, se capiterà un caso concreto che riguarda il DOM l'assessore Gambarelli così come prevedono le norme e le opportunità si asterrà dal votarlo e abbiamo ottemperato a tutte le questioni richieste. Perché altrimenti l'opportunità cosa significa? E' questa la cosa sulla quale vorrei attirare la vostra attenzione. Opportunità significa che una persona siccome lavora in un'impresa, anzi lavorava in un'impresa che ha rapporti col Comune di Bologna non può esercitare un ruolo amministrativo? Io non credo che i nostri comportamenti e i nostri atti permettano di valutare come non opportuna questa cosa. E' troppo generico e soprattutto è anche ingiusto. Ingiusto rispetto a quello che effettivamente è accaduto finora e che potrebbe accadere un domani.
Quindi stiamo parlando di una questione molto concreta sulla quale tutte le norme ci permettono di agire nella migliore trasparenza. Non vedo quali incidenti di percorso si possano creare da questo punto di vista. Se le valutazioni comporteranno una convenzione rinnovata con il DOM si farà la convenzione rinnovata con il DOM ma sarà una decisione di giunta, non sarà una decisione dell'assessore Gambarelli. E ci siamo segnalati che esiste questa cosa, potevamo evitare di segnalarcelo perché lo sapevamo, gli indirizzi delle persone e i domicili privati, ma non voglio su questo aggiungere altro. Non mi pareva di aver giocato sulle parole perché ho letto l'ordine del giorno, non solleva un tema di conflitto di interesse, né solleva un tema di legalità. Invita a valutare l'opportunità. Allora, le ragioni di opportunità perché io chieda all'assessore Gambarelli di dimettersi non le vedo. E quindi credo che non ci siano gli estremi per rinunciare da parte mia alla collaborazione dell'assessore Gambarelli. Che fino a prova contraria, credo vada valutata per quello che fa, non per le relazioni di parentela, nel senso che nessun incarico è stato assegnato a nessun parente dell'assessore Gambarelli ad oggi e quindi mi sembra che ci stiamo anticipando delle potenzialità che non ci sono. Non possiamo basarci su questo per valutare l'operato di un amministratore e di un singolo assessore. Oggi la situazione in cui siamo è molto semplice. Nel 2014 una delibera di giunta ha indicato sette teatri compreso il DOM come teatri che fanno parte del sistema teatrale cittadino. Quindi in modo molto antecedente alla nomina dell'assessore Gambarelli. Io credo che vada valutata questa cosa sapendo che stiamo parlando di sette teatri, compreso il DOM, e che questa convenzione per quanto riguarda il DOM specifico scadrà nel 2019. Sulla base della delibera approvata nel 2014, vengono definite convenzioni con i gestori delle attività. Tali convenzioni sono atti di competenza del dirigente e non necessitano di ulteriori passaggi in giunta. Anche con l'associazione Laminarie è quindi in essere una convenzione che attribuisce contributi. Il quantum dei contributi da assegnare alle attività viene definito nell'ambito delle compatibilità di bilancio sulla base di un continuo monitoraggio delle attività svolto dagli uffici e in relazione ai progetti artistici presentati, anch'essi valutati in sede esclusivamente tecnica. Ora, non vorrei trovarmi di fronte al caso di un'attività che va bene, che è riconosciuta da premi nazionali e internazionali, in una periferia importante della nostra città per il fatto che uno di questi gestori di uno dei sette teatri ha rinunciato alla sua attività per venire a fare l'assessore in Comune. Dopo di che l'opportunità in cosa consiste? Non è che tutte le attività della cultura si basano sull'esistenza o meno del DOM. Nel 2019 scade la convenzione e se la giunta non fa un'altra delibera che revoca quanto fatto nel 2014, cioè riconoscere anche il DOM all'interno del sistema teatrale cittadino, gli uffici tecnici procederanno a valutare se ci sono i margini e i presupposti per rinnovare la convenzione. A quella data accenderemo tutti i riflettori e faremo in modo che questa discussione sia la più trasparente possibile. Questo ci capiterà. Non è che su ogni atto delle politiche culturali del Comune di Bologna dovremo preoccuparci in specifico delle possibili parentele dell'assessore Gambarelli. Quindi, francamente non avete mai avuto un Comune mi pare poco attento ai temi dei conflitti di interesse e della trasparenza e della correttezza. Sono stati fatti anche esposti, mi permetto di dire che a tutti questi esposti ci ha dato ragione la Magistratura, compresi quelli che hanno riguardato i nostri dirigenti, quindi atteniamoci ai fatti perché questo fatto è semplicemente questo. Perché se non è semplicemente questo, diventa un'altra questione, cioè alludere alla possibilità che ci siano delle cose non trasparenti. Se si allude alla possibilità che ci siano cose non trasparenti bisogna produrre dei fatti e assumersi delle responsabilità a testa alta anche nei confronti della magistratura. Siccome tutto questo non c'è, ma siamo all'indicazione di un assessore attraverso un meccanismo che purtroppo conosciamo bene, di uso dei social, eccetera, dove sta passando l'idea che l'assessore Gambarelli lavora per il marito, io francamente non vi seguo. E di questo ognuno si assuma le proprie responsabilità. E non entro nel merito di polemiche. Questo non c'è. E se questo non c'è, a proposito di giocare con le parole, è responsabilità di ognuno, secondo me, non prestarsi a giocare con le parole. Perché si fa presto, con le parole, a far passare cose che nei fatti non esistono. Quindi io starei molto attento anche al tema delle parole. Questo ordine del giorno chiede di valutare un'opportunità, se l'italiano ha un senso, non ci chiede di analizzare un conflitto di interessi e non ci chiede di verificare altro. Noi comunque abbiamo già risposto sia sul conflitto di interessi sia su altro, e credo che sia nella mia responsabilità e in quella della mia squadra garantire che non ci sarà da parte di questa giunta nessun atto di ingerenza sul fatto che sia possibile creare una corsia privilegiata per il DOM. Però nient'altro che questo. Perché altrimenti verrebbe da sancire il concetto che uno che esce da un'impresa nel proprio settore non può assumere ruoli amministrativi semplicemente perché è uscito da un'impresa: no, grazie. Non è una cosa sostenibile. Perché qui si parla di persone e della loro buona fede. E siccome il Codice Civile nonché tutta la pratica del Comune di Bologna in questi casi è molto semplice, perché lo stesso Lisei accennava agli incarichi precedenti dell'assessore Zaccaria, è molto semplice: non credo che noi non discuteremo mai in giunta dei finanziamenti alla Casa delle donne per non subire violenza. Ok? E se discutiamo dei finanziamenti per la Casa delle donne, non è che poi ci poniamo il tema dell'opportunità, del fatto che l'assessora Susanna Zaccaria ha fatto parte come Presidente della Casa delle donne per non subire violenza. Perché altrimenti noi veniamo con questa idea di opportunità a limitare fortemente la libertà delle persone, fino a prova contraria di fare, di esercitare il proprio diritto a fare politica anche attraverso l'amministrazione. Quindi, piena sensibilità sulle vostre segnalazioni, il caso attualmente non c'è, dal punto di vista legale, dell'anticorruzione, del conflitto di interessi eccetera. Vi ho detto quali sono le scadenze e credo che su questo ci diamo una rispettiva garanzia che su questo tema noi valuteremo complessivamente cosa fare, se e quando ci sarà un'occasione nella quale sarà opportuno che l'assessore Gambarelli non partecipi alle deliberazioni di giunta. Così come per qualsiasi altro assessore, normalmente avviene. Perché normalmente avviene? Sarà stato previsto dal Codice Civile e dalle norme che regolano la funzione pubblica, che questi casi possono avvenire e ci si può comportare di conseguenza. Ribadisco, non sto affatto dicendo che non ci sarà un ruolo forte e di indirizzo dell'amministrazione sulle questioni teatrali come su tutte le altre. Ma non sta in piedi che uno debba rinunciare a priori a fare un'attività sulla base di una valutazione che potrà capitare un domani, dove c'è l'impresa da cui uno proviene. Francamente non insegnatelo a noi, questo. Ne abbiamo parlato tante volte, dei conflitti di interesse. Stiamo sul pezzo della situazione concreta. Quindi sarò io il primo, se vedo che ci sono dei comportamenti non opportuni, a risolvere la questione. Ma questa questione oggi è in questi termini, non è una questione altra che da questa. Se poi come avviene per ogni assessorato, anche alla luce di questa discussione che stiamo facendo sui social e sui giornali cominciano ad arrivare associazioni che sollevano il tema al DOM sì e a me no, io mi affido al vostro buonsenso e alla vostra capacità di controllo, potete chiedere tutti gli incontri che volete a tutti gli uffici, su cose che è bene segnalare anche mettendoci il nome e il cognome. Si fanno molti danni inseguendo un determinato tipo di comportamento. Quindi davvero io penso di essere stato al merito e di non aver sollevato altre questioni se non quella di merito che è stata sollevata. Non volevo giocare sulle parole perché qui non si dice che c'è conflitto di interesse, in questo ordine del giorno scritto in italiano. Se si ha paura che ci sia un conflitto di interesse si fanno udienze conoscitive ed esposti per vedere se c'è un conflitto di interesse. Ovviamente prima di nominare l'assessore Gambarelli ci abbiamo guardato e non a caso le ho chiesto di dimettersi. Quindi francamente grazie per l'attenzione, non sto facendo due pesi e due misure su niente, ovviamente non condivido il giudizio di conflitto di interesse sulle assessore Zaccaria e Priolo, quello che però chiedo è che non si affermi che noi stiamo sottovalutando questo problema. Se non accettiamo la richiesta delle dimissioni non vuol dire che stiamo sottovalutando questo problema, stiamo semplicemente dicendo che non ci sono estremi per vedere una questione di opportunità in questa questione”.