Cordoglio del Sindaco Virginio Merola e della Vicesindaco Marilena Pillati per la scomparsa del Prof. Giovanni Sedioli.
“Abbiamo appreso con estremo dolore della scomparsa del Prof. Giovanni Sedioli. A nome nostro, dell'Amministrazione comunale e della città tutta esprimiamo alla moglie Laura, alla figlia Olga e a tutti i famigliari profondo cordoglio e sincera vicinanza.
Giovanni Sedioli, bolognese di adozione, per oltre trent’anni è stato il più autorevole promotore del valore formativo della cultura tecnica legata al fare impresa. Un impegno svolto innanzitutto come preside della più antica e prestigiosa scuola tecnica di Bologna, le Aldini Valeriani, che Sedioli ha guidato dal 1983 al 2007, dopo avervi insegnato Fisica per una decina d'anni.
Bologna da oggi è orfana del suo "Maestro” - così lo chiamano i suoi ex studenti - simbolo della scuola per oltre vent'anni. Vulcano di idee sperimentali e innovative, che mettevano al centro del processo di formazione professionale la persona. Pioniere delle strategie formative attente alle necessità delle nuove generazioni e in grado di intercettare le esigenze del mondo imprenditoriale.
La grande esperienza e autorevolezza di Giovanni Sedioli lo ha portato a ricoprire il ruolo di Assessore alla Scuola, Formazione, Università e Lavoro della Regione Emilia-Romagna tra il 2009 e il 2010.
Nel 2012 lo abbiamo premiato con il Nettuno d'Oro, un attestato di stima da parte della città di Bologna che si aggiunge ai tanti ricevuti dal professore nella sua lunga e brillante carriera.
Dietro al grande professore, il cui lavoro è stato riconosciuto a livello regionale e nazionale, vogliamo ricordare oggi il grande uomo, il suo coraggio e la sua forza, che si è espressa anche nei momenti più difficili. Ha affrontato la vita con entusiasmo e con il sorriso sulle labbra, quel sorriso che non è mancato mai, nemmeno nell'ultimo periodo della sua vita, quando ha combattuto con determinazione la malattia.
Ospiteremo domani a Palazzo d'Accursio la camera ardente per l'ultimo saluto della città al suo “Maestro”."