Question Time, chiarimenti sull'episodio che, nell'Istituto Aldini-Valeriani, ha portato a intonare l'inno d'Italia cambiando una parola alla presenza dell'Anpi
L'assessora alle Pari opportunità Susanna Zaccaria ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sull'episodio che, nell'Istituto Aldini-Valeriani, ha portato a intonare l'inno di Italia cambiando una parola in segno di accoglienza, alla presenza dell'Anpi.
La domanda della consigliera Lucia Borgonzoni:
Visto che alle Aldini Valeriani pare sia stato ritoccato l'inno di "Fratelli d'Italia" sono a chiedere se l'amministrazione è a conoscenza di ciò che è avvenuto alle Aldini Valeriani dove l'ANPI sembra avere ritoccato le parole dell'inno i d'Italia per esprimere "solidarietà e accoglienza ai clandestini/richiedenti asilo", cosa ne pensa l'amministrazione se non ritiene che atteggiamenti del genere siano diametralmente opposti al concetto di integrazione e se pensa rivedere le sovvenzioni date ai progetti o ad alcune iniziative dell'Anpi stessa.
La risposta dell'assessora Susanna Zaccaria:
"Rispetto agli articoli di stampa, come sappiamo tutti, è stata sostituita la frase fratelli d'Italia con fratelli in Italia. Dagli articoli di stampa che avete citato, si capisce inoltre molto bene, ed è stato confermato anche dalla scuola, che l'idea è nata dagli studenti, sia italiani, sia stranieri di seconda generazione, dalla loro professoressa, con l'intento di dare vita a un gesto di accoglienza e solidarietà per gli studenti stranieri. Questo lo spirito con cui è nata l'idea di questa piccolissima modifica all'inno. La mia risposta parte dal presupposto che si debba assoluto rispetto a un simbolo patriottico quale l'inno nazionale, e al significato di unità e identità nazionale da attribuire ad esso, però, non penso che questo gesto possa pregiudicare in nessun modo il sentimento patriottico degli italiani né fare sentire nessuno meno italiano. Sottolineo che nel concetto di integrazione trova senz'altro spazio quello di accoglienza, concetto al quale si può certamente dare vita mediante gesti simbolici che hanno l'obiettivo di fare sentire maggiormente coinvolti e ben accolti i migranti.
Quello che vorrei sottolineare, visto che me ne viene data l'occasione, è che questo fatto si verifica in una scuola come le Aldini Valeriani, dove c'è una forte presenza di studenti di origine straniera e dove quotidianamente i ragazzi affrontano la questione della multiculturalità. A me sembra importante invece che questo gesto, proprio tra studenti, ed è questo che io vorrei sottolineare, nasca qui, dove loro hanno questioni quotidiane. Credo che faccia parte dell'integrazione e per questo rispetto alla domanda che è stata formulata la Giunta ovviamente non prenderà nessun tipo di provvedimento nei confronti di Anpi. Sul fatto se si debba rispetto alle tradizioni, non credo minimamente che vi sia la necessità di mettere in discussione i valori fondamentali per accogliere e integrare. Ci sono punti di partenza che sono quello della lingua, l'inno, che non prescindono minimamente da un'opera di accoglienza e integrazione, che può esser attuata indipendentemente. Ci tengo a sottolineare come secondo me sia stato dato molto risalto ad un fatto che invece andrebbe letto proprio nell'ottica degli studenti. Credo proprio quindi che si possano smorzare completamente i toni su questa questione".