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Question Time, chiarimenti sulle truffe agli anziani

L'assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulle truffe agli anziani.
La domanda della consigliera Borgonzoni"Alla ...

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L'assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli ha risposto questa mattina, in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sulle truffe agli anziani.


La domanda della consigliera Borgonzoni
"Alla luce del fatto che le truffe verso le persone più anziane sono in crescita anche nel nostro territorio e che tale reato ha bisogno di essere fermato anche attraverso una rete sociale di informazione che non può limitarsi a dei corsi informativi nelle sedi di quartiere fatte dalla forze dell'ordine, chiedo quali politiche vuole mettere in campo l'amministrazione e se non ritiene che sarebbe essenziale fare un accordo con gli amministratori di condominio per poter pubblicizzare i reati commessi e le buoni pratiche da tenere per non cadere in tali reati anche all'interno di palazzi di proprietà comunali e se non ritiene che sia il caso di fare accordi anche con i negozi di vicinato o quali altri soluzioni vuole mettere in campo".

 

La risposta dell'assessore Malagoli
"Il fenomeno delle truffe è ben presente all'Amministrazione comunale. Credo ci siano tante modalità di intervento con le quali stiamo operando.
La prima, diretta, passa attraverso gli assistenti sociali, che sono la nostra prima linea rispetto al tema della vicinanza agli anziani.
Poi ci sono altre linee: uno è il lavoro istituzionale fatto dai quartieri con le forze dell'ordine, che ci aiutano nel trasmettere a questi cittadini sia le modalità con cui i truffatori agiscono, sia come evitare di essere aggirati.
Poi ci sono i sindacati dei pensionati, che sono una postazione vicina per tanti motivi, da loro gli anziani vanno a fare il 730 piuttosto che a chiedere informazioni sui servizi. Proprio in questi giorni c'è un sindacato che sta facendo delle iniziative puntuali con gli anziani e con le sedi territoriali, per dare loro degli strumenti.
Poi c'è la rete dei famigliari che deve essere attenta a far sì che un anziano non tenga 10 mila euro in contanti in casa. Se non ci pensa una rete famigliare è difficile che lo possa fare un'amministrazione. Capisco che un anziano possa avere delle modalità di conservazione del denaro obsolete, ma credo che la rete famigliare lo possa aiutare e convincerlo a non tenere valori e contanti in casa.
C'è una grande attività anche delle forze dell'ordine, ad esempio è stata di recente sgominata una rete di avvocati finti che facevano truffe di questo genere, con la solita scusa del figlio che ha avuto un problema e richiedeva una cifra per risolverlo.
Inoltre lavoriamo attraverso la polizza anziani anti scippo e anti borseggio, che prevede, per chi subisce un furto, sia un aiuto psicologico che la possibilità di riparare la serratura.

Interveniamo in tanti modi e penso soprattutto che ognuno di noi debba nel proprio ambito e nella propria scala essere anche promotore, se c'è un anziano solo, di un discorso di prevenzione, perché possiamo suonare alla nostra vicina di casa di 80 anni per chiedere come sta e possiamo anche passarle alcune informazioni e metterla in guardia dall'aprire a sconosciuti.

Chiaro che il rapporto tra Comune, forze dell'ordine, assistenti sociali e sindacati dei pensionati è continuo, poi se ci sono altri modi di intervenire, sono ben lieto di ascoltare e imparare".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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