Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulle politiche abitative

L'assessore alla Casa, Virginia Gieri, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 Stelle) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui dati emersi dalla ricerca sugli utenti delle Politiche abitative. Domanda d'attu...

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L'assessore alla Casa, Virginia Gieri, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Massimo Bugani (Movimento 5 Stelle) e Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui dati emersi dalla ricerca sugli utenti delle Politiche abitative.


Domanda d'attualità del consigliere Bugani:

"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alle graduatorie degli alloggi Erp, che rispecchiano un calo delle domande;
vista la sfiducia espressa dai cittadini nel sistema di assegnazione;
visto l'aumento della richiesta da parte di cittadini dagli stranieri.
Pone la seguente domanda di attualità per:
avere dalla Giunta una valutazione politico amministrativa sull'argomento;
sapere come l'Amministrazione abbia intenzione di arginare il divario che si creato fra cittadini italiani e stranieri nell'assegnazione di alloggi popolari".

Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni:

"Più poveri, più stranieri, più famiglie numerose e tanti giovani. Rispetto a sette anni fa, è completamente cambiata la platea di chi chiede al Comune di Bologna un aiuto per la casa". Una ricerca appena uscita dell'Alma Mater sui dati ERP, consegna un quadro nuovo su chi fa o non fa più richiesta di un alloggio pubblico. Sono a chiedere al Sindaco e alla Giunta una valutazione politica amministrativa in senso generale e più in particolare se l'amministrazione ne terrà conto.

Risposta dell'assessore Virginia Gieri:

"Sono contenta che le domande prendano spunto da articoli giornalistici che riportano i dati che io ho fortemente voluto fossero resi pubblici, rispetto a questa ricerca commissionata dal Comune di Bologna all'Alma Mater, per verificare qual è veramente il bisogno abitativo ERP, che poi è una fotografia parziale del bisogno abitativo, e quali sono le persone che a noi chiedono casa nel 2015. Effettivamente ho visto che l'interesse è stato grande perché sono dati interessanti, che danno plasticamente conto della mutata situazione della nostra città, dei nostri bisogni e anche dei nostri bisogni abitativi. Direi nessuna grossa sorpresa, ma certo un dato scritto nero su bianco che ci interpella soprattutto prima ancora che sull'analisi che potrebbe divertirci e anche essere particolarmente affascinante, cioè ragionare e discutere fra di noi sul perché di questa situazione, ma per quello che è il mio compito cerco di trovare la modalità di soluzione di questo problema.
Credo di vedere piuttosto chiaramente che abbiamo due esigenze forti, la prima quella di ampliare l'offerta, base elementare della legge dell'economia che è quella che quando un bene è così raro e c'è tanta richiesta bisogna quando è possibile ampliare l'offerta. Dall'altra parte anche costruire regole, perché non basta osservare la realtà, i fatti sono argomenti molto testardi, quindi vanno valutati, ma possono anche essere in qualche modo osservati e le norme servono anche a gestire e a condurre a soluzioni particolari. Quindi da una parte l'ampliamento dell'offerta e quindi ragionare su un ripristino consistente del nostro patrimonio pubblico, e perché no, anche qualche nuova costruzione, solo 5 o 6 anni fa sarebbe stato impensabile, già in comparti delineati, ma dall'altra anche costruire regole diverse.
Per quanto riguarda le mutate esigenze vi leggo due note molto tecniche, perché voglio essere molto puntuale rispetto al lavoro sull'ampliamento dell'offerta. Noi stiamo già ampliando l'offerta, in particolare nel 2017 verranno mobilitati circa 15 milioni di euro per ristrutturazioni e ripristini, finanziamenti ex legge 80 del 2014, e anche riqualificazione energetica con un cofinanziamento regionale. Questi sono per ristrutturare 700 alloggi ricompresi in edifici ERP e per poterli dare in assegnazione. Ci sono anche in atto degli interventi straordinari, uno è stato citato anche nei giornali a seguito di una mia intervista, questi sono investimenti più importanti, su via Gandusio e via Marchioni e sono di oltre 5 milioni i euro, finanziamenti nazionali, e sono importanti. Abbiamo anche fatto richiesta perché all'interno del Patto per Bologna sia anche finanziata in modo consistente la nuova edificazione dei lotti H e N di edilizia pubblica, non dico ERP perché capite, 300 alloggi sono tanti, lungi da noi l'idea di creare un luogo senza il giusto mix. Lo dico perché credo che intanto ci sia stato negli ultimi due anni un intervento consistente e spero che continuerà, anche a livello nazionale e regionale, sulla nuova edilizia popolare e sul riconoscimento che il bisogno abitativo è anche temporaneo, cosa che sembrava superata. Solo 10 anni fa pensavamo tutti d diventare piccoli proprietari, ci si è accorti poi che per varie ragioni, la crisi ma non solo, non diventeremo tutti piccoli proprietari e quindi bisogna su questo investire molto.
Sulle regole, nella domanda del consigliere Bugani si chiede "come fare in modo per riequilibrare", la realtà ci trascina, andiamo a offrire più abitazioni, ma i criteri devono essere oggettivi e quindi non possiamo costruire criteri che siano non oggettivi. Voi sapete bene, lo scorso mandato è stato cambiato il regolamento in un articolo proprio per allungare il termine di residenza a fronte anche di un intervento regionale; questo non basta perché ormai abbiamo una immigrazione che non è temporanea, è una cambio della nostra società che è li e che va in qualche maniera accompagnato con molta attenzione. Sono molto convinta che noi dobbiamo lavorare molto sui mix, non solo su etnie diverse, ma anche su generazioni diverse, questo è un altro tema importante.
Il consigliere Buigani ha detto una cosa a cui tengo moltissimo, ed è il tema dei 539 nuclei che saranno in decadenza. Se leggete la ricerca, valuterete anche con attenzione spero, di quant'è l'importo del reddito Isee di cui parliamo. Mi spiego, 24.000 euro soglia di decadenza per i 539 nuclei, la media dei redditi Isee delle persone in lista,. italiani e non, è 4.900 euro di reddito Isee. Lo dico perché all'interno di quei 539 il 30% ha oltre 100.000 euro di patrimonio di risparmi, oltre al reddito Isee. Quindi cosa sta valutando il Comune, valuterà le situazioni di bisogno sociale o sanitario, ma non mettiamo le cose sullo stesso piano, vi prego. Lo dico proprio perché come dice bene il consigliere Bugani è necessario che noi su questo tema ragioniamo molto bene, è con grande libertà e con grande chiarezza, con gli interlocutori giusti, ne parliamo, e non ho nessun problema a ragionare con molta chiarezza. Ma diamo il nome giusto alle cose, perché quando io leggo guerra fra i poveri mi spiace; non è guerra fra poveri perché chi ha quel reddito di 4.900 euro di Isee ha una certa povertà, chi ne ha oltre i 30.000 o 40.000, ha un altro genere di povertà, magari sanitaria, magari una fragilità legata all'età, ma non è povertà. Deve essere molto chiaro perché senno mettiamo insieme cose diverse e questo non ci aiuta a trovare le soluzioni. Quindi l'emergenza è una cosa,le situazioni di altri tipo di necessità sono altre.
Chiudo sull'emergenza abitativa. Credo che noi dovremmo anche ragionare su cosa è emergenza, transizione abitativa, cosa sono i bisogno abitativi temporanei e non. Cedo però, e qui vi invito anche ad avere questo punto di vista, che sia necessario fare un approfondimento, una valutazione e una costruzione di regole e di percorsi metropolitani. Lo dico senza nessuna retorica, ma davvero i cittadini che hanno bisogno di casa ruotano, girano, e noi facciamo ancora fatica a relazionarci fra comune di Bologna e altri comuni della cintura, anche per le cose minime, seguendo spesso gli stessi nuclei. E' utile che abbiamo una contezza, un quadro di regia, regole che siano il più possibile uguali in tutta l'area metropolitana. Ci aiuterebbe molto anche ad affrontare a costruire anche risposte che lavorino su percorsi di autonomia di uscita dal bisogno, di grande fiducia nelle possibilità che non tutti i nuclei hanno, ma che molti nuclei e molti singoli hanno. Ieri sera alla presentazione del PON metro io ho parlato housing first, sono molto convinta che sia un sistema interessantissimo per approcciare i temi del bisogno abitativo estremo. Ci lavoriamo, però dobbiamo davvero lavorare i un ottica metropolitana, larga, individuando ogni bisogno, provando a dare risposte diverse a bisogno diversi, sennò diventa tutto un calderone dove non si capisce bene quali siano le risposte che si possono mettere in campo".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
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