Question Time, chiarimenti sulle liste di attesa per l'iscrizione ai nidi d'infanzia
La vicesindaco con delega all'Istruzione, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (M5S) sulle liste d'attesa per l'iscrizione ai nidi d'infanzia per l'anno scolastico 2016-17.Domanda d'attualit&ag...
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La vicesindaco con delega all'Istruzione, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (M5S) sulle liste d'attesa per l'iscrizione ai nidi d'infanzia per l'anno scolastico 2016-17.
Domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (M5S)
"Visto l'articoli apparso sulla stampa - Corriere di Bologna del 14 settembre - relativi alle liste di attesa al nido, pone la seguente domanda di attualità:
per sapere dalla Giunta come valuta politicamente la notizia e se ritiene che esista uno specifico problema;
per sapere dalla Giunta quali azioni intende eventualmente mettere in campo per risolvere il problema".
Risposta della vicesindaco Pillati
"Gentile consigliera Foresti
nella nostra città la domanda di nido d’infanzia è sempre molto sostenuta e in occasione dell’anno scolastico che è appena iniziato si è registrato un ulteriore aumento. Questo spiega il fatto che quello accade a Bologna è in totale controtendenza rispetto a quello che avviene in molti Comuni del centro nord e della nostra Regione in cui si registra un netto calo della domanda da alcuni anni.
Sono di qualche giorno fa dati presentati dalla Vicepresidente della Regione a mostrare come la domanda di nido dal 2011 ad oggi diminuisca ogni anno e questo non sia unicamente legato alla riduzione dei bambini in età da 0 a 2 anni. La situazione bolognese è certamente differente, e questo è legato al fatto che i nostri servizi sono servizi di qualità, nei quali si rispetta il rapporto numerico stabilito da una legge della Regione Emilia Romagna. I servizi sono molto richiesti, ma certamente c'è anche l'effetto di una politica tariffaria differente da Comune a Comune che a Bologna, consente di far corrispondere alle diverse famiglie rette differenziate in ragione della capacità economica delle famiglie.
E' vero il dato della lista di attesa ci dice che ci sono delle domande non soddisfatte, voglio però ricordare che l’impegno costante dell’Amministrazione – non scontato negli anni di contrazione dei bilanci comunali che in altre realtà si è tradotta in tagli in questo ambito, in riduzione dell'offerta – ha consentito a questo Comune non solo di mantenere l’offerta ma in questo ultimo anno siamo riusciti anche a incrementarla. Dunque la lista d'attesa c'è perchè c'è una domanda in aumento, non perchè c'è una riduzione di posti nei nidi d'infanzia
E questo impegno è ancora più evidente se lo riferiamo all’offerta complessivamente intesa di servizi per la prima infanzia, i piccoli gruppi educativi, i centri bambini e genitori, sezioni primavera, spazio bambino e le altre opportunità di conciliazione. Siamo una città che solo con i nidi d’infanzia copre il 33% dell'utenza potenziale che diventa di oltre il 40% se consideriamo tutti gli altri servizi educativi.
Di fronte a questa domanda in crescita, che certamente non potrà trovare integralmente una risposta immediata, i servizi educativi dovranno continuare ad essere una priorità anche nel prossimo mandato, che ci dovrà vedere fortemente impegnati a cercare di espandere l'offerta di servizi nell'ambito del sistema integrato. Oltre alle realizzazioni già previste di alcuni nidi che potranno dare un supplemento di risposta, però solo nel medio periodo, ci impegneremo a potenziare le differenti opportunità educative all'interno di un sistema integrato che dovrà cercare di rispondere in modo adeguato ai differenti bisogni delle famiglie".
Domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (M5S)
"Visto l'articoli apparso sulla stampa - Corriere di Bologna del 14 settembre - relativi alle liste di attesa al nido, pone la seguente domanda di attualità:
per sapere dalla Giunta come valuta politicamente la notizia e se ritiene che esista uno specifico problema;
per sapere dalla Giunta quali azioni intende eventualmente mettere in campo per risolvere il problema".
Risposta della vicesindaco Pillati
"Gentile consigliera Foresti
nella nostra città la domanda di nido d’infanzia è sempre molto sostenuta e in occasione dell’anno scolastico che è appena iniziato si è registrato un ulteriore aumento. Questo spiega il fatto che quello accade a Bologna è in totale controtendenza rispetto a quello che avviene in molti Comuni del centro nord e della nostra Regione in cui si registra un netto calo della domanda da alcuni anni.
Sono di qualche giorno fa dati presentati dalla Vicepresidente della Regione a mostrare come la domanda di nido dal 2011 ad oggi diminuisca ogni anno e questo non sia unicamente legato alla riduzione dei bambini in età da 0 a 2 anni. La situazione bolognese è certamente differente, e questo è legato al fatto che i nostri servizi sono servizi di qualità, nei quali si rispetta il rapporto numerico stabilito da una legge della Regione Emilia Romagna. I servizi sono molto richiesti, ma certamente c'è anche l'effetto di una politica tariffaria differente da Comune a Comune che a Bologna, consente di far corrispondere alle diverse famiglie rette differenziate in ragione della capacità economica delle famiglie.
E' vero il dato della lista di attesa ci dice che ci sono delle domande non soddisfatte, voglio però ricordare che l’impegno costante dell’Amministrazione – non scontato negli anni di contrazione dei bilanci comunali che in altre realtà si è tradotta in tagli in questo ambito, in riduzione dell'offerta – ha consentito a questo Comune non solo di mantenere l’offerta ma in questo ultimo anno siamo riusciti anche a incrementarla. Dunque la lista d'attesa c'è perchè c'è una domanda in aumento, non perchè c'è una riduzione di posti nei nidi d'infanzia
E questo impegno è ancora più evidente se lo riferiamo all’offerta complessivamente intesa di servizi per la prima infanzia, i piccoli gruppi educativi, i centri bambini e genitori, sezioni primavera, spazio bambino e le altre opportunità di conciliazione. Siamo una città che solo con i nidi d’infanzia copre il 33% dell'utenza potenziale che diventa di oltre il 40% se consideriamo tutti gli altri servizi educativi.
Di fronte a questa domanda in crescita, che certamente non potrà trovare integralmente una risposta immediata, i servizi educativi dovranno continuare ad essere una priorità anche nel prossimo mandato, che ci dovrà vedere fortemente impegnati a cercare di espandere l'offerta di servizi nell'ambito del sistema integrato. Oltre alle realizzazioni già previste di alcuni nidi che potranno dare un supplemento di risposta, però solo nel medio periodo, ci impegneremo a potenziare le differenti opportunità educative all'interno di un sistema integrato che dovrà cercare di rispondere in modo adeguato ai differenti bisogni delle famiglie".