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Question time, chiarimenti sulle criticità dell'impianto di teleriscaldamento in zona Barca

L'assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 stelle) sulle criticità dell'impianto di teleriscaldamento in zona Barca. Domanda d'attualità de...

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L'assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Malagoli, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Elena Foresti (Movimento 5 stelle) sulle criticità dell'impianto di teleriscaldamento in zona Barca.

Domanda d'attualità della consigliera Foresti
"Visto l'articolo apparso sulla stampa - Carlino Bologna del 19 novembre, Corriere Bologna online del 18 novembre, relativo ai disagi, provocati dal malfunzionamento di un impianto di teleriscaldamento, che hanno colpito una ottantina di famiglie della zona Barca, pone la seguente domanda di attualità per:
avere dall'Amministrazione una valutazione politica amministrativa sul tema;
richiedere un parere sulle criticità emerse dalla gestione da parte di Hera dei servizi legati al teleriscaldamento".

Risposta dell'assessore Malagoli
"Le premetto che le leggerò la risposta alla sua interpellanza, che le ha mandato ieri il nostro ufficio rispetto a questa stessa domanda, quindi un'interrogazione e una domanda d'attualità io le posso rispondere solo nello stesso modo.
In relazione all'interrogazione, ma anche alla domanda d'attualità, le posso dire che il sistema di teleriscaldamento denominato “Cogen-Barca” è composto dai seguenti poli di produzione calore: impianto Cogen di via Nanni Costa 10; impianto “Riva Calzoni” di via Segantini; impianto “Barca” di via Rigola.
Grazie a questo assetto impiantistico la rete primaria può essere alimentata con priorità diversa degli impianti consentendo una certa flessibilità di tipo bidirezionale. In condizioni ordinarie l’impianto principale è il “Cogen” di via Nanni Costa, attualmente in fase di avviamento dopo l’importante revamping impiantistico realizzato.
Il nuovo impianto è realizzato con apparecchiature di ultima generazione, che permettono di raggiungere elevati standard di affidabilità, miglioramento del rendimento e minor impatto ambientale. Il lavoro è in fase di ultimazione e le fasi impiantistiche saranno ultimate e rese operative entro il mese di novembre; questo permetterà di soddisfare tutta la richiesta termica della rete consentendo agli impianti di Riva Calzoni e Barca di rimanere in modalità di soccorso, coerentemente con il progetto a suo tempo presentato.
Attualmente la richiesta di calore della rete di Barca viene soddisfatta con le centrali di “Riva Calzoni” di via Segantini e “Barca” di via Rigola che saranno prossimamente tenute in modalità di soccorso.
Gli interventi di manutenzione sulla rete che hanno interessato gli edifici di via Pizzirani e via de Carolis sono stati i seguenti: il 31 ottobre è stato eseguito un intervento di riparazione sulla rete che ha prodotto un’interruzione di servizio di circa 12 ore; il 9 novembre è stato eseguito un intervento di riparazione sull’ allacciamento dell’edificio di via de Carolis che ha prodotto un’interruzione di servizio di circa 8 ore. A seguito di questi interventi e per evitare il verificarsi di ulteriori disagi che potessero coinvolgere tutte le utenze, si è proceduto a separare la rete in due aree.
In seguito, nella giornata del 16 novembre, si è ridotta la producibilità di energia termica della centrale di Riva Calzoni con conseguente disagio di alcune utenze di prossimità alla centrale stessa (via Ferriera e via Gino Cervi). L’intervento di pronto intervento è stato immediato ma non ha consentito di ripristinare i livelli standard di set point, per cui è stato necessario provvedere, nella giornata del 17 novembre, alla sostituzione completa dello scambiatore numero 1 di “Riva Calzoni”.
A fronte della criticità rilevata il personale tecnico di Hera ha eseguito un’attività di monitoraggio continuo, sulle sotto centrali di scambio, interfacciandosi anche con il manutentore del condominio, per ridurre al minimo i disagi dei clienti.
Tutto ciò in quanto si è potuto constatare che alcuni impianti privati non erano in condizioni manutentive adeguate con conseguente ulteriore peggioramento delle condizioni. Nel caso della sottocentrale 25 di via delle Ferriere lo stato degli scambiatori lato cliente era talmente compromesso che per poter ripristinare il servizio è stato necessario sostituire lo scambiatore. Hera si è resa disponibile, allo scopo di ridurre il disagio, a provvedere direttamente alla sostituzione di questo componente, anche se di competenza del cliente.
Simile attività di pulizia è stata eseguita anche nella sottostazione 20 di via Gino Cervi a cura del manutentore, in quanto la stessa presentava analoga criticità come la precedente.
Nella rete del sistema “Coge Barca”, negli ultimi tre anni, sono state investite diverse centinaia di migliaia euro ogni anno, su attività di manutenzione sia ordinaria sia straordinaria. Le utenze servite sono 38 e tutte di tipo centralizzato; il numero di appartamenti non è un informazione in nostro possesso in quanto sono chiaramente contratti tra un privato e il gestore di questo contratto.
La sostituzione della centrale “Coge Barca” è un'attività molto importante per quel comparto, poi si può sempre dire che possiamo fare meglio, ma ad esempio quando si interviene su immobili privati ci vuole il contributo del privato, quindi la riqualificazione di condomini che neanche fanno la manutenzione nella propria sottocentrale diventa complicato, anche se ci fosse una ESCo (Energy Service Company) vorrebbe dire avere da investire diversi milioni di euro in quel comparto, cosa non semplice oggi in Italia, glielo assicuro. Le Esco oggi in Italia sono molto piccole e non strutturate per interventi di questo genere. La centrale Coge potrà supplire due centrali molto grosse, collocate all'interno di un abitato e sicuramente caleranno i numeri di emissioni di Co2 e di tutti gli altri componenti della combustione in atmosfera.
E' un investimento molto grosso, è un investimento condiviso con l'Amministrazione comunale perchè in questo modo ci mette al paso con i tempi, abbiamo centrali che producono di più, meglio e possono essere a supporto dei cittadini che hanno, obbligatoriamente o no, accettato di entrare a far parte di quel contesto in modo molto più funzionale. Credo che questa sia una delle possibilità che avevamo, certo non l'unica, ma posso dire che la riqualificazione è molto attesa dai cittadini di quelle zone, io abito in quella zona e ad esempio la centrale di via Segantini era da tempo che si chiedeva di chiuderla, ecco ci siamo riusciti".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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