Question Time, chiarimenti sull'assistenza per la compilazione delle domande per l'assegnazione degli alloggi
La doma...
L'assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli ha risposto oggi in aula alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord) sull'assistenza per la compilazione delle domande per l'assegnazione degli alloggi.
La domanda della consigliera Scarano
"Il Comune di Bologna si avvale dal 2006 dei sindacati per l'assistenza alla compilazione delle domande on line per l'assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, sostenendo un costo di circa 70/80mila euro all'anno...Pare che tale collaborazione, dopo 10 anni debba cessare. Sono a chiedere al Sindaco ed alla Giunta quali motivazioni hanno indotto la Giunta a sospendere tale collaborazione e se con tale decisione si avranno ripercussioni negli uffici ACER con sovraffollamento e magari insoddisfazioni che poi si riversano sugli uffici comunali".
La risposta dell'assessore Malagoli
"Mi fa molto piacere questa domanda perché posso dare qualche argomento per preparare la discussione del Consiglio. Lei partiva dal fatto del 2006, dal 2006 in poi è cambiato il mondo, mentre dal 2006 l'ISEE era un'autodichiarazione, oggi è diventata un'altra cosa, è diventata una dichiarazione vidimata in una percentuale dall'Inps ma questo sistema però ancora non è propriamente a regime tant'è che noi ci siamo accorti nell'ultimo anno che dall'1 luglio all'1 febbraio quindi neanche in un anno abbiamo chiamato 1088 famiglie per l'accesso alla casa, di queste sono stati esclusi o declassati 924 pari all'84.93% e sono stati assegnati 164 alloggi per un 15,7 di percentuale.
Ora, come vede, un'amministrazione attenta deve valutare i risultati di alcune cose, solo dal 2012 noi abbiamo accesso ai dati dell'Agenzia delle Entrate ed è dal 2012 che noi, partendo dai controlli delle dichiarazioni ISEE di chi risultava assegnatario, stiamo facendo i controlli, oggi anche in ingresso, al 100% delle domande, cosa che non riuscivamo a fare negli anni in cui non avevamo queste banche dati.
Visto e considerato che in questo mandato abbiamo modificato la forma in cui i cittadini si rivolgono all'Amministrazione, dando all'Acer una serie di competenze che prima erano all'interno del Comune di Bologna, questo ci consente di dire che con questa manovra noi chiudiamo il cerchio, il cittadino andrà all'Acer a presentare la propria domanda, chiaramente prima dovrà fare la richiesta dell'ISEE all'Inps, noi la controlleremo, e se ci sarà qualcosa che non funziona, saremo in grado di chiarirci subito perché poi molti di questi declassamenti ed esclusioni hanno poi la necessità di capire perché quella domanda non andava bene, non è che tutte queste 924 famiglie sono in qualche modo dei delinquenti, assolutamente no. E' che dal momento in cui si fa la domanda al momento in cui si viene chiamati, possono cambiare le condizioni socioeconomiche di quelle famiglie, possono migliorare in alcuni casi e possono peggiorare.
Quindi il problema è solamente che nel momento in cui facciamo le nuove graduatorie - che ricordo cambiano ogni sei mesi - noi abbiamo la necessità di avere la certezza che almeno le prime 1000 domande che, se avessimo 1000 case, riusciamo ad assegnare, perché tutto questo lavoro porta ad un aggravio di tempo. Tutto questo lavoro che stiamo facendo ora per verificare, chiamare, declassare, non so se vi rendete conto cosa vuol dire chiamare 1088 famiglie, dando anche delle aspettative a queste famiglie, non stiamo parlando poi di famiglie che non hanno bisogno della casa popolare ma che evidentemente si sposta da un gradino all'altro della graduatoria e quindi non ne hanno diritto in quel momento ma possono averne diritto dopo sei mesi ma è un lavoro immane, noi con questo vogliamo dire che nessuno ha fatto un brutto lavoro, è una questione di strumenti, gli strumenti che noi abbiamo in questo momento ci paiono maggiormente efficaci per permetterci di dire che, una volta che la graduatoria è approvata, (nell'ultima graduatoria sono stati esclusi 2000 nuclei familiari e questi 2000 nuclei familiari dovranno in qualche modo presentarsi per capire che cos'è che non è andato. E' un lavoro immane, noi crediamo che con questa modalità riusciamo a recuperare i tempi. Quello che noi vogliamo è accelerare al massimo l'assegnazione degli appartamenti che noi abbiamo per le persone che veramente ne hanno diritto, quindi - poi avremo modo di discuterne in Consiglio comunale - credo che questa sia una possibilità che noi ci diamo di essere più celeri e più veloci, credo che l'efficienza di un'amministrazione si vede anche nel momento in cui si accorge che c'è un problema e prova a porci mano".