Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sull'allarme terrorismo in Bolognina

L'assessore Riccardo Malagoli ha risposto oggi in aula alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcellli (Lega nord) sull'allarme terrorismo in Bolognina. 

La domanda della consigliera Cocconcelli
"Da quanto si evince dall...

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L'assessore Riccardo Malagoli ha risposto oggi in aula alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcellli (Lega nord) sull'allarme terrorismo in Bolognina. 
La domanda della consigliera Cocconcelli
"Da quanto si evince dalla cronaca di un quotidiano sull'allarme terrorismo rilevato al Quartiere Bolognina che sta diventando una nuova banlieu islamica, ossia una zona di Bologna ad altissima concentrazione di immigrati, con una malavita apprezzabile ad "occhio nudo" e dove i pochi italiani rimasti non sono bene accetti e lo dimostrano le numerose rapine nei confronti dei negozianti italiani, al fine di farli "sloggiare".
Il dipartimento del Tesoro degli USA ha stilato una "lista nera" in cui sono compresi 10 uomini ritenuti potenziali finanziatori ISIS e 6 di questi abiterebbero  proprio in uno stabile della Bolognina (come affermato dal giornale). In aggiunta la Direzione nazionale antimafia ha avviato a Bologna 9 indagini definendo la città come "territorio privilegiato per lo svolgimento di proselitismo da parte di esponenti di gruppi terroristici internazionali di matrice jihadista".
Chiedo pertanto al Sindaco cosa pensi nel merito riguardo a queste informative/relazioni da parte degli organi di sicurezza e che misure si intendano porre in essere per evitare che la Bolognina diventi una enclave islamica impenetrabile dalle Istituzioni locali come Molenbeek".
La risposta dell'assessore Malagoli
"Giusto per non allarmare parliamo di terrorismo, parliamo di finanziatori. Parliamo di cose che creo facciano parte dell'immaginario collettivo, dati i tempi e della paura della gente rispetto ad alcuni avvenimenti che purtroppo sono capitati in Europa. In Europa non eravamo abituati a questo genere di terrorismo, in Italia abbastanza a Bologna in particolare, terrorismo che non proveniva da islamici o da altre persone ma da cittadini italiani.
Cosa può fare un'Amministrazione? intanto credo che in questo momento l'allarme terrosismo sia al massimo anche in Italia e le indagini sono  sicuramente delle indagini serie. Intanto non parliamo di un quartiere mussulmano come Molenbeek, parliamo di un quartiere che ha 30.000 abitanti di cui il 75% italiani, di cui circa il 25% stranieri ma di tante nazionalità che vanno dai rumeni, ai peruviani, ai cinesi, perchè alle volte lo chiamate Chinatown lo stesso quartiere. Bisogna che ci mettiamo d'accordo, un quartiere mussulmano deve avere una presenza mussulmana molto forte, qui non c'è una presenza mussulmana diversa dalle altre parti della città. E associare i mussulmani al terrorismo è il più grande delitto che possiamo compiere noi occidentali, bisogna che noi capiamo che le persone possono avere fede e come tali vanno rispettate, non bisogna mai associare una religione a fenomeni che hanno altri interessi come vediamo. Perchè l'Isis ha interessi nel traffico delle armi, nel traffico della droga, in tutti i traffici di questo mondo, compresi i reperti storici. Quindi non stiamo parlando della stessa cosa, una religione è una cosa intima di una persona, gli atteggiamenti rispetto a quella religione sono un'altra cosa, e quelli vanno perseguiti, non vanno perseguiti i mussulmani in quanto tali, credo.
Credo che una città come la nostra, come dice spesso il sindaco, debba rimanere aperta alla contaminazione, perchè è così da centinaia di anni, eppure abbiamo subito anche tanti attentati, questo non significa che ci siamo chiusi in noi stessi come alcuni vorrebbero che facesse Bologna. Perché i turisti vanno bene ma vanno bene i turisti con i soldi, non vanno bene i turisti che casomai vengono col sacco a pelo. Allora bisogna che abbiamo chiaro che stiamo facendo tutto il possibile, non è campagna elettorale, perchè cambiare l'illuminazione in una città vuol dire dare una sicurezza maggiore, ma va programmata, vanno fatti degli investimenti, non si fa in un giorno. Così come la sperimentazione delle telecamere che stiamo facendo proprio alla Bolognina, e oggi abbiamo inaugurato, e abbiamo visto che funziona e da una buona immagine, può permettere alla prossima Giunta se estenderla a tutta Bologna, ma sono sperimentazioni che vanno fatte con il pensiero che noi dobbiamo controllare la città non un gruppo di cittadini, perchè altrimenti facciamo delle discriminazioni, e un'Amministrazione non può discriminare, non deve discriminare. Quindi vadano queste elezioni io credo che Bologna saprà essere libera, come lo è da tanti anni molto prima di tante parti d'Italia e d'Europa, e ci teniamo a rimanere liberi. Faremo tutto il possibile per assicurare ai cittadini la tranquillità e la sicurezza necessarie senza cavalcare cose che sono da condannare ma che sono accadute da altre parti e che riguardano un terrorismo che come il terrorismo italiano va debellato, va debellato con le forze dell'ordine, va isolato. Credo che la stessa comunità mussulmana stia isolando, se eventualmente ci fossero delle persone che hanno delle intenzioni non democratiche, come più volte ha detto il loro rappresentante sono una comunità che si vuole integrare e che però deve avere la possibilità di pregare. Ho visto oggi 'che andremmo a rivoltare le moschee che ci sono alla Bolognina', pensiamo di fare con questo un'opera di convivenza civile? pensiamo che mettendo all'indice delle persone che possono essere diverse da noi facciamo un buon servizio a questa città? io non credo. Io credo che queste persone vadano ascoltate, vadano ascoltati i loro bisogni, vadano messi in relazione ai bisogni della città. Non ci sono persone che hanno più bisogni ma tutti hanno la possibilità, in questa città, di mettere i loro bisogni all'attenzione dell'Amministrazione. 
La mia storia mi ha fatto capire che per avere un'integrazione ci vuole il passaggio delle generazioni, i loro figli che stanno con i nostri figli, che si capiscono, che parlano la stessa lingua, non è una cosa automatica, ci vuole un percorso culturale ed è quello che noi vogliamo fare con queste comunità, non solo con la comunità islamica, perchè sono cittadini bolognesi, vengono qua lavorano, mangiano, pagano le tasse, qualcuno paga anche i fondi pensionistici che poi farà fatica ad avere. Quindi vogliamo per favore parlare di cose concrete, nel senso che agitare le paure della gente fa male solo a noi stessi".     

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:33
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