Question Time, chiarimenti sull'aiuola Donata
Domanda della consigliera La Torre
"Con riferimento a quanto accaduto lunedì 8 febbraio co...
L'assessore Patrizia Gabellini, nella seduta odierna di Question time ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Cathy La Torre
Domanda della consigliera La Torre
"Con riferimento a quanto accaduto lunedì 8 febbraio come riportato dagli articoli di stampa apparsi sugli organi di informazione locali, premesso che:
- dal 2012 lo spazio alla confluenza tra via Zamboni e via Irnerio che versava in condizioni di abbandono è stato riqualificato con un intervento autorganizzato da cittadini e cittadine e trasformato un'aiuola ricca di piante e fiori battezzata Donata;
- da quattro anni lo spazio viene curato quotidianamente da volontari e attivisti e rappresenta un'esperienza forte e simbolica di cura della città, di possibilità di sviluppo della biodiversità in città, di sviluppo sostenibile;
- il progetto coinvolge molte realtà che si occupano di riqualificazione urbana attraverso l'orticoltura e il giardinaggio.
Considerato che da notizie di stampa apprendiamo che proprio nell'area occupata oggi dall'aiuola Donata dovrebbe sorgere una centralina Crealis interrata con conseguente sbancamento del terreno e sradicamento delle piante si chiede al Sindaco: se conosca il progetto Donata; se sia a conoscenza del progetto di creazione di una centralina interrata a servizio del filobus Crealis da parte di Tper; se non ritenga opportuno, per la salvaguardia del progetto e dello spazio riqualificato, valutare insieme a Tper soluzioni e collocamento alternativi per la centralina in questione; quali siano le valutazioni del Sindaco e della Giunta in merito.
Risposta dell'assessore Gabellini
"Siamo si al corrente, anzi le posso anche dire che questa aiuola e la sua sistemazione è sui tavoli di diversi uffici dell'amministrazione da diverso tempo. L’Amministrazione ha ovviamente ricevuto la lettera dei cittadini e ho voluto anche per l'occasione l'informazione specifica sulle ragioni per le quali non si sono trovate alternative e come anche si è deciso di uscire da questa impasse. Le confermo che verrà collocata nell'aiuola localizzata nei pressi di porta San Donato (cod. 151V) non una vera e propria centralina ma una sottostazione per l'elettrificazione non solo del Crealis ma anche delle linee filoviarie che sono quelle che verranno potenziate che passano anche per via Irnerio e che rientrano in quell'operazione di miglioramento del trasporto pubblico finanziato con i fondi della metrotramvia, quindi non c'è solo il Crealis.
Se voi ricordate bene, queste sottostazioni sono piuttosto ingombranti, una è quella che ha portato via il sottopasso di Marconi-Ugo Bassi, quindi non è una centralina semplice.
Comincio con le ragioni della mobilità, viene fatta, una volta individuato il percorso, la verifica di caduta di tensione, cioè si deve verificare se alla distanza massima dalla centralina, la tensione della linea elettrica non cada al di sotto di un limite fissato per legge che è il meno 30% del valore nominale, quindi vengono fatte delle verifiche in tal senso. Anche in considerazione di queste verifiche tecniche, in via Irnerio si è identificato uno spazio con degli arbusti, uno spazio verde ma questo è stato considerato il minor male, perché non si deve abbattere nessuno degli alberi (grandi platani) presenti nel filare storico che accompagna via Irnerio.
Ma c'è stato un ulteriore ragionamento, che è stato l'esito di una iniziativa spontanea che non rientra in alcun patto di collaborazione, inizialmente lì era prevista una mini isola interrata per la raccolta differenziata, ma quella è stata spostata perché sulla costruzione delle mini isole non ci sono dei vincoli tecnici così stringenti come per la costruzione di una stazione per l'elettrificazione. C'è stata una Conferenza dei Servizi nel cui ambito, peraltro, era stata inizialmente proposta la pavimentazione in pietra della superficie anziché una copertura verde, per avere maggiori garanzie rispetto alle possibili infiltrazioni d’acqua (ricordiamo che sotto c'è l'alta tensione).
Però in seguito anceh a tutta una serie di valutazioni che hanno riconosciuto al cura dei cittadini si è arrivati ad una soluzione: verrà collocato - nonostante le iniziali e forti resistenze, dato che il tetto della stazione verrà gestito da Tper per motivi di sicurezza - una coltre di terra che consenta di nuovo di piantare di nuovo degli arbusti con uno zoccolo di terra contenuto ma che possano vedere
A quel punto l'interlocuzione dei cittadini che volessero riprendere è con Tper perché non può più essere presa in carico dall'amministrazione comunale per i motivi di sicurezza che vi ho spiegato. E dio auspico che questa presa di contatto avvenga e che non ci sia una ripappropriazioen spontanea di questo spazio da parte dei cittadini per questi motivi di sicurezza.