Question time, chiarimenti sulla presenza di eternit in un capannone di via Bignardi
Domanda d'attualità...
L'assessore alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Addolorata Palumbo (Movimento 5 stelle) sulla presenza di eternit all'interno di un capannone in via Bignardi.
Domanda d'attualità della consigliera Palumbo
"Visto l'articolo apparso sulla stampa - Repubblica Bologna del 20 novembre - relativo all'allarme lanciato dall'Associazione Aea sulla presenza di eternit in un capannone sito a Bologna in via Bignardi, pone la seguente domanda di attualità per:
per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politica amministrativa su questo tema;
sapere quali siano le azioni che l'Amministrazione comunale intende adottare in relazione al caso specifico, ponendo fine ad uno stato di evidente pericolo per la salute pubblica".
Risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"E' noto alla Giunta la situazione dell'immobile a cui si fa riferimento, sito in via Bignardi 14. Abbiamo avuto una segnalazione, inviata tramite formale richiesta, sulle modalità di vigilanza sull'amianto e la modifica dello stesso per alcuni immobili siti a Bologna, tra i quali figurava anche l'edificio industriale dismesso di via Bignardi. In data 4 febbraio 2016, in risposta a questo sollecito, abbiamo risposto come tutte le procedure di vigilanza e bonifica sono eseguite in ottemperanza al “Piano comunale di bonifica e amianto” che prevede la richiesta ai soggetti privati della valutazione dello stato di conservazione dell'amianto. Viene poi richiesta la bonifica dello stesso o un piano di manutenzione e controllo nel caso di condizioni discrete. Le segnalazioni sono gestite dall'Amministrazione che provvede a richiedere la valutazione dello stato delle coperture.
A tal fine, non solo con riferimento all'immobile di via Bignardi, ma a una serie di altri immobili, nell'ottobre 2016 nell'attuazione del Piano Amianto, sono state inoltrate ad oltre un centinaio di proprietari (tra persone fisiche e persone giuridiche) apposite lettere tese a richiedere la valutazione dello stato della copertura in cemento amianto di loro proprietà.
In tali lettere si richiede di fornire una valutazione entro il 30 dicembre 2016, specificando che, in caso non perverrano documentazioni o risulteranno insufficienti, si provvederà ad emettere solleciti e provvedimenti, finanche le ordinanze che lei richiamava un attimo fa.
Si ricorda anche che in questa fase (fase uno del piano) sono stati identificati i proprietari degli immobili che erano collocati in prossimità di scuole, ospedali e altre strutture sanitarie, a cui sono state aggiunte le ulteriori segnalazioni pervenute; c'è dunque una priorità rispetto a queste situazioni vicine a luoghi sensibili (oltre a quelle segnalate). Teniamo dunque monitorata la situazione e in attuazione del piano, ove entro la data che richiamavo, non ci fossero fornite sufficienti indicazioni circa la volontà di provvedere a una rimozione o a una manutenzione della copertura in cemento amianto, provvederemo come il piano prevede, emettendo solleciti o provvedimenti diretti e immediati ove si verificasse puntualmente una situazione di pregiudizio imminente che quella copertura possa comportare".