Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla condanna della street artist Alicè

L'assessore alla Cultura e rapporti con l'Università, Davide Conte, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Bugani (M5S) in merito alla condanna da parte del Tribunale di Bologna della street artist Alicè. 

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L'assessore alla Cultura e rapporti con l'Università, Davide Conte, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Bugani (M5S) in merito alla condanna da parte del Tribunale di Bologna della street artist Alicè. 

Domanda d'attualità del consigliere Bugani:

"Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi alla condanna da parte del Tribunale di Bologna della street artist romana Alice Pasquini;

Pone la seguente domanda di attualità:

Per avere dal Sindaco e dalla Giunta una valutazione politico amministrativa su questa vicenda;
Per sapere dal Sindaco e dalla Giunta se non ritengano di dover avviare, in collaborazione con le associazioni dei proprietari immobiliari, l’Università e gli operatori culturali, un censimento degli spazi pubblici e privati da poter destinare a questi artisti".

Risposta dell'assessore Conte:

"Ringrazio come sempre il consigliere Bugani per questa domanda che è molto importante. Il tema della Street Art è un tema che ha caratterizzato in modo significativo il recente dibattito sull'Arte contemporanea degli ultimi decenni a livello internazionale e vede Bologna coinvolta in questo contesto internazionale con alcuni autori e artisti di chiara fama. Quanto avvenuto nell'ambito della condanna ad Alicè è ovviamente argomento da approfondire, da capire nel dettaglio e quindi da studiare nello specifico. Ovviamente come Amministrazione il punto fondamentale rimane sempre il rispetto delle regole e della norma. Il riconoscimento artistico e l'elemento del collegamento tra l'illegalità e questa forma artistica è un altro elemento oggettivo, riconosciuto dagli storici dell'Arte  e dallo studio sociale legato proprio al fenomeno della Street art. 
Per quanto riguarda il Comune di Bologna, l'impegno fortissimo verso la valorizzazione di queste forme si è concretizzato negli ultimi anni, sia attraverso una mappatura realizzata credo ormai otto anni fa di tutte le forme di Street art, da quelle più articolate e complesse fino a quella più specifica e che più caratterizza il degrado delle città che è quella delle tag che teniamo in continuo monitoraggio. E' inoltre estremamente importante il fatto che l'Amministrazione comunale abbia lavorato con alcuni degli storici dell'arte della nostra Università per valorizzare questo patrimonio attraverso due progetti estremamente significativi:  il primo è Frontier e il secondo è Cheap. Abbiamo cercato di riportare la riflessione e la possibilità di esercitare forme artistiche all'interno di un quadro legale e riconoscibile anche dal punto di vista del percorso che ha affiancato la promozione della nostra proposta culturale, creando un bel dialogo tra Street art e proposte culturali della città, l'ultimo esempio è Cheap che ha interagito con il progetto Pasolini o altre esperienze molto  interessanti di Frontier legate allo sviluppo e valorizzazione del patrimonio edilizio pubblico, attraverso l'abbellimento di alcuni spazi. Mi affascina sempre molto entrare nella zona San Donato scendendo dal ponte ed essere accolto dalle opere sulle pareti degli edifici che sono estremamente belle o nella zona di via Libia altrettanto valorizzata. 
Quindi l'elemento per me importante è questo, che le regole bisogna rispettarle e possiamo eventualmente ragionarci insieme. A me farebbe estremamente piacere anche nell'ambito del dibattito degli ultimi mesi sul tema dei writer avviare un incontro anche con gli artisti stessi per capire come migliorarci e come il Comune di Bologna può lavorare in questa direzione. Insieme all'Università inoltre stiamo ragionando su come valorizzare lo straordinario patrimonio artistico di alcuni capolavori presenti nel loro spazio ed è stato straordinario il lavoro fatto dall'Accademia con il Quartiere e con l'Università per la valorizzazione del murales di Gutierrez in via Zamboni. Quindi colgo il suggerimento del consigliere Bugani come un'indicazione operativa e strategica, proprio perché dalla valorizzazione di opere d'arte anche di questa natura dipende un po'il futuro della nostra città. Saper cogliere questa loro bellezza e le indicazioni che provengono da queste forme artistiche è fondamentale, ma nello stesso tempo rimane anche fondamentale lavorare all'interno di un quadro normativo che deve essere rispettato. Per quanto riguarda  Frontier e Cheap a loro va il ringraziamento dell'Amministrazione per l'ottimo lavoro svolto in questi anni. Confermo dunque la disponibilità di questa Amministrazione ad aprire un momento di discussione pubblico sul futuro di queste opere e sulle eventuali possibili innovazioni sulle politiche future della nostra città"




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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:33
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